ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17490

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 681 del 06/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 06/09/2012
Stato iter:
23/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/10/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/10/2012

CONCLUSO IL 23/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17490
presentata da
MAURIZIO TURCO
giovedì 6 settembre 2012, seduta n.681

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


una agenzia stampa dell'ANSA del 4 settembre 2012 ha reso noto che: «ANSA/PERDITA CHEROSENE SU LITORALE ROMANO, DECINE DI INTOSSICATI AD AEROPORTO PRATICA DI MARE. RESIDENTI, È DISASTRO AMBIENTALE (di Luca Laviola e Lorenzo Attianese) (ANSA) - ROMA, 4 SET - Come quattro anni fa, peggio di quattro anni fa. Di nuovo il cherosene nel canale tra le case, i malori, gli svenimenti, i ricoveri per le esalazioni. E le polemiche, perché il carburante che fuoriesce da una cisterna dell'aeroporto militare di Pratica di Mare, sul litorale romano, fa infuriare chi vive a Campo Ascolano, frazione di Pomezia, a sud di Roma. Poco più di cinquemila persone che ieri si sono svegliate di mattina presto con quella puzza insopportabile nell'aria. Nel fosso che taglia la litoranea, attraversa il borgo e finisce in mare ancora quella chiazza marroncina dell'idrocarburo. A decine si sono sentiti male, in casa e fuori, sporgendosi dal ponticello sopra il canale o semplicemente aprendo le finestre. Intossicati, come una madre con il figlio piccolo, gli unici finiti in ospedale. Gli altri sono stati soccorsi da quattro ambulanze del 118. I responsabili dello scalo militare - uno dei più grandi d'Europa, che ospita reparti di diversi Corpi - hanno fatto intervenire le autobotti con le idrovore per risucchiare il cherosene, sono state posizionate delle barriere galleggianti per tentare di arginare il danno. Sul posto sono intervenuti anche i pompieri. È stato un deposito in dotazione alla Guardia di Finanza a perdere il carburante, ha spiegato oggi l'Aeronautica militare. Un giorno dopo l'incidente la situazione «sta tornando verso la normalità», è stato assicurato. Ma il Comitato di quartiere di Campo Ascolano parla di «disastro ambientale» e annuncia un esposto alla procura di Velletri, per chiarire cosa sia successo e individuare eventuali responsabili. «Il cherosene dal canale è finito anche in mare e sta uccidendo, pesci, tartarughe, rane», accusa la vicepresidente del comitato. Lucia Campese. «È già successo nel 2008 - dice il presidente Marco Brunetti - e allora il comandante dell'aeroporto scrisse una breve lettera di scuse, stavolta non ci basterà, c'è un pericolo per la salute». L'Aeronautica parla di «probabile malfunzionamento dell'impianto, da subito completamente svuotato e messo in sicurezza grazie all'intervento del personale della base e di una ditta specializzata in bonifiche ambientali». Si attendono i risultati delle analisi dei tecnici dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa). Il sindaco di Pomezia ha convocato per domani un tavolo per discutere del problema. (ANSA). LAL-Y4J 04-SET-12 18:37 NNN» - :


quali siano state le cause della fuoriuscita del carburante e quali siano stati i provvedimenti siano stati adottati e se si siano verificati altri episodi simili e in tale caso quando e quali azioni furono intraprese. (4-17490)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 23 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 707
All'Interrogazione 4-17490 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - L'evento cui fa riferimento l'interrogante, verificatosi lo scorso 3 settembre, ha generato lo sversamento di cherosene avio in un canale delle acque di superficie aeroportuali - prossimo al piazzali del reparto di volo della Guardia di finanza - che affluisce, a sua volta, in un canale più grande, denominato Vaccareccia, che prosegue in direzione ovest e, in uscita dalla base, costeggia le abitazioni della località Campo ascolano, per poi confluire direttamente in mare.
Dalle indagini, effettuate in coordinamento con il personale della Guardia di finanza, è emerso che il carburante avio proveniva dalle vasche di contenimento delle cisterne di stoccaggio del menzionato reparto della Guardia di finanza, le quali, investite da un forte afflusso di acque meteoriche cadute incessantemente nelle ore precedenti l'inquinamento, oltre a una probabile lesione delle cisterne stesse, hanno riversato liquido nei canali di raccolta delle acque di prima pioggia dei piazzali di volo che confluiscono nel predetto canale.
Nella mattina dell'incidente, il personale del comando aeroporto segnalava alla locale sezione antincendi la presenza di forti esalazioni di idrocarburi nella zona aeroportuale adiacente alla Guardia di finanza.
Immediatamente - senza attendere alcuna segnalazione proveniente dall'esterno - sono iniziate le azioni per individuare sia le cause che la zona coinvolta.
Accertato lo stato dei fatti, in coordinamento con il personale della Guardia di finanza, sono state avviate le procedure per gli interventi di messa in sicurezza mediante posizionamento, in vari punti del canale, di specifiche panne oleoassorbenti per contenere il deflusso dell'agente inquinante.
Si è provveduto, quindi, a coinvolgere il locale reparto chimico del centro sperimentale volo per la campionatura delle acque, interno/esterno base, finalizzata a determinare l'agente inquinante e la sua provenienza.
Contestualmente, sono intervenuti la locale Polizia municipale, i Carabinieri della stazione di Torvaianica e il personale dell'agenzia regionale per la protezione ambientale Lazio che ha prelevato campioni di acqua nel tratto di canale interessato.
Nella tarda serata dello stesso 3 settembre, mediante l'intervento di una ditta specializzata nel campo delle bonifiche ambientali, si è provveduta all'aspirazione del fluido inquinato sul punto di origine e lungo il canale all'esterno della base, nella zona di Campo Ascolano.
Ciò posto, corre l'obbligo di evidenziare che la gestione delle predette vasche di contenimento delle cisterne di stoccaggio, da cui è derivato l'evento in questione, appartiene al Reparto di volo della Guardia di finanza, coubicato sul sedime aeroportuale di Pratica di Mare.
Il comando aeroporto di Pratica di Mare, entro le 24 ore dall'evento, con atto di notifica ha provveduto ad informare la regione Lazio, la Provincia di Roma e il Comune di Pomezia.
Conseguentemente, in data 5 settembre 2012, il sindaco di Pomezia ha convocato presso la sede comunale una riunione urgente con tutte le amministrazioni coinvolte nell'episodio, allo scopo di far luce sulle cause, e di conoscere le azioni messe in atto e quelle necessarie per fronteggiare l'eventuale impatto ambientale.
In tale consesso, il rappresentante dell'azienda sanitaria locale, riferendosi ad eventuali fenomeni d'intossicazione correlati, ha rappresentato che non risulta alcun caso di persone che abbiano fatto ricorso al pronto soccorso presso gli ospedali di Anzio, di Ostia o presso la clinica di Sant'Anna di Pomezia.
Un analogo caso di sversamento si è verificato, in forma più lieve, in data 26 giugno 2008, interessando il medesimo canale passante per la zona di Campo ascolano e coinvolgendo una zona d'origine diversa da quella attuale anche se, comunque, di competenza del reparto di volo della Guardia di finanza.
All'epoca del fatto, oltre all'adozione di misure immediate atte alla messa in sicurezza del sito, la Guardia di finanza ha provveduto ad implementare i sistemi di sicurezza per il trattamento delle acque meteoriche dell'area interessata.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.