ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17474

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 681 del 06/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: SBROLLINI DANIELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/09/2012
Stato iter:
06/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2012
FERRARA GIOVANNI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/12/2012

CONCLUSO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17474
presentata da
DANIELA SBROLLINI
giovedì 6 settembre 2012, seduta n.681

SBROLLINI e ROSATO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

a Vicenza, il 12 agosto 2012, due vigili del fuoco, nonostante indossassero i guanti di protezione, sono rimasti ustionati alle mani mentre spegnevano un incendio;

non si tratta di un caso isolato poiché si sono verificati altri episodi di ustioni alle mani a Viterbo, Modena e Pesaro;

si tratta di episodi gravi, che fanno nutrire dei seri dubbi sulla qualità dei dispositivi di protezione individuale che vengono forniti al personale in servizio;

la nota informativa allegata ai guanti in dotazione ai vigili del fuoco, alla voce «istruzioni per la pulizia e l'immagazzinamento» detta prescrizioni paradossali, ovvero ne impone la conservazione «lontano da fonti di calore» e impone un massimo di «cinque cicli di lavaggio a 40 gradi con detergenti neutri», con l'avvertenza che eventuali procedimenti di lavaggio diversi da quelli consigliati potrebbero alterare e compromettere le caratteristiche di sicurezza del dispositivo. Nonostante queste siano prescrizioni che riguardano la conservazione e la pulizia dei guanti e non l'uso operativo, ci si chiede come possano dei guanti resistere alle continue sollecitazioni degli incendi, se il lavaggio degli stessi dev'essere fatto a basse temperature e con detergenti delicati affinché non vengano rovinati;

gli episodi sopra citati riguardanti la sicurezza del lavoro si collocano all'interno di una materia ampia che denota l'inadeguata attenzione che si dedica alle necessità dei vigili del fuoco e che concerne anche gli effetti dei tagli relativi ai capitoli di spesa che incidendo sul funzionamento del comando, portano al collasso il soccorso -:

se non ritenga di intervenire, nell'ambito delle sue competenze, per dare risposte tempestive sulle cause che hanno provocato gli episodi di cui sopra, per avviare uno studio trasparente sulla situazione dei sistemi di protezione utilizzati in Italia, senza esimersi dal collocare la questione sicurezza sul lavoro nella discussione dei tagli che stanno indebolendo il soccorso pubblico. (4-17474)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 6 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 730
All'Interrogazione 4-17474 presentata da
DANIELA SBROLLINI

Risposta. - Con l'interrogazione indicata in oggetto, l'interrogante chiede di conoscere quali verifiche ed iniziative intenda porre in essere il Governo in merito ai casi di ustioni riportate alle mani da personale di alcuni comandi provinciali dei vigili del fuoco.
Tali episodi hanno interessato in particolare alcuni vigili del fuoco dei Comandi Provinciali di Vicenza, Viterbo, Modena, Pesaro ed Arezzo.
Al riguardo, il dipartimento dei vigili del fuoco ha disposto l'immediato avvio di tutti gli accertamenti necessari a verificare le circostanze e la dinamica degli incidenti, nonché le condizioni tecniche dei guanti da intervento, al fine di assicurare la garanzia dell'incolumità degli operatori del soccorso pubblico.
È stato pertanto disposto l'immediato prelievo, presso i comandi provinciali interessati, di campioni di guanti appartenenti alla medesima partita di quelli utilizzati dai vigili rimasti infortunati.
I predetti campioni sono stati consegnati a un laboratorio certificato, segnalato dall'istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), che li ha sottoposti alle prove di resistenza al calore, al fine di verificare il possesso delle condizioni tecniche prescritte dalla normativa di settore.
Le prove hanno confermato i livelli di protezione indicati dal fabbricante e verificati dalla commissione di collaudo: i dispositivi raggiungono valori di resistenza al calore superiori a quelli richiesti dalla normativa europea.
Contemporaneamente alle analisi sui guanti, è stata disposta la costituzione di apposita commissione di verifica, composta da dirigenti del dipartimento dei vigili del fuoco, con specifica competenza in materia, con il compito di acquisire ogni utile elemento di conoscenza in ordine agli episodi di infortunio.
La commissione si è recata presso i comandi provinciali in cui si sono verificati gli incidenti ed ha effettuato specifiche indagini su ogni singolo episodio.
Al termine delle ispezioni, la commissione ha ritenuto che gli infortuni si sono verificati a causa di condizioni operative più severe rispetto al livello di protezione offerto dal dispositivo di protezione individuale e del superamento dei tempi ammissibili di contatto o di esposizione.
Alcuni degli episodi analizzati hanno evidenziato come, anche in scenari d'incendio del tutto ordinari, si possa verificare un superamento del limite protettivo offerto dai guanti e, soprattutto, che il superamento di detto limite può essere avvertito dall'operatore solo dopo la compromissione dell'epidermide e del derma.
La tecnologia nella produzione dei dispositivi di protezione individuale ha dei limiti oggettivi nell'elevare il grado di isolamento termico di un indumento protettivo, che deve salvaguardare le esigenze ergonomiche e di destrezza connesse all'attività del vigile del fuoco. Un livello di isolamento maggiore mediante un ispessimento del tessuto sarebbe, infatti, controproducente per la sicurezza dell'operatore sia a causa della diminuita capacità di articolazione delle mani, sia per la maggiore capacità di accumulo di energia termica dell'indumento.
La sicurezza e l'incolumità degli operatori dei vigili del fuoco, quotidianamente impegnati in rischiosi interventi di soccorso, costituiscono un obiettivo prioritario ed imprescindibile. Nella circostanza, in particolare, la risposta del dipartimento dei vigili del fuoco è stata tempestiva ed efficace.
A seguito delle risultanze delle indagini effettuate, l'amministrazione dell'interno porrà in essere ogni ulteriore iniziativa per salvaguardare la salute degli operatori, prevedendo ove necessario sia modifiche delle procedure operative standard, sia mirati interventi in sede formativa ed informativa.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Giovanni Ferrara.