NASTRI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
i danni causati dall'eccezionale ondata di caldo africano, che ha caratterizzato l'intera stagione estiva, ha ulteriormente aumentato la già grave situazione del comparto agricolo e delle filiere di produzione;
la siccità unitamente alla carenza d'acqua hanno provocato un collasso dovuto al calore per decine di prodotti agricoli, con deperimento organico delle piante di mais, girasole, soia, bietola, pomodoro, uva e i raccolti sono stati falcidiati;
numerose organizzazioni di categoria come la Confagricoltura e la Coldiretti evidenziano, in particolare, come fra le regioni più colpite dal caldo record, il Piemonte risulta essere quella fra le più penalizzate;
in diverse aree del Piemonte sono stati compromessi i raccolti di cereali e foraggi ed i pascoli del cuneese risultano essere «sfrattati» dalla mancanza di foraggio, con le mandrie ed i greggi che si preparano a lasciare gli alpeggi con oltre un mese d'anticipo;
gli animali del territorio montano della regione, non riescono ad alimentarsi a causa dell'emergenza siccità e l'unica alternativa, secondo quanto sostengono le associazioni di categoria, è costituita dall'acquisto e dal trasporto negli alpeggi di foraggio, con costi insopportabili per le aziende agricole piemontesi;
alla grave situazione climatica, si aggiungono ulteriori problemi del comparto causati sia dalla presenza di lupi, che richiede una sorveglianza continua, che dalle speculazioni sulle assegnazioni degli alpeggi che fanno lievitare gli affitti -:
quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
quali iniziative intenda intraprendere, nell'ambito delle sue competenze, in aggiunta a quelle già previste dalla regione Piemonte, al fine di sostenere l'agricoltura piemontese, che come nelle altre regioni del Paese, è afflitta da una profonda situazione di crisi che desta forte preoccupazione. (4-17454)