ROSATO, STRIZZOLO e MARAN. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici svolge, tra le altre, importanti competenze in materia di autorizzazione dell'esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sui beni culturali, di espressione di pareri nelle conferenze di servizi, di controllo e amministrazione dei beni in consegna;
la soprintendenza istruisce le pratiche per l'espressione dei pareri obbligatori o per il rilascio delle autorizzazioni, necessari ai soggetti privati e alle pubbliche amministrazioni per poter intervenire su alcune strutture e alcuni beni paesaggistici;
nonostante il periodo di recessione, sono molte le pratiche richieste da privati e dalle pubbliche amministrazioni, agli uffici della soprintendenza del Friuli Venezia Giulia;
secondo alcuni dati, riportati anche dalla stampa locale, circa i due terzi del territorio sono sottoposti a vincolo paesaggistico, e a quello monumentale sottostanno tutti gli edifici pubblici con più di 50 anni, numerosi specie nella provincia di Trieste;
si fa presente, quindi, che la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia è oberata di pratiche, e i soggetti privati e le pubbliche amministrazioni sono costrette ad attendere tempi molto lunghi per poter ottenere i pareri o le autorizzazioni necessarie; i silenzi dell'ente, quindi, incidono sulle attività edilizie;
a questo si aggiunge che, dal 13 giugno 2012, l'apertura al pubblico degli uffici è stata limitata a due ore e mezza a settimana; e la direzione della soprintendenza ha precisato che in orario e giorni diversi il ricevimento da parte dei funzionari non è più possibile;
questo orario molto limitato crea non pochi disagi agli utenti che devono interfacciarsi con la soprintendenza;
alcune segnalazioni, apparse anche sulla stampa locale, hanno manifestato le forti perplessità di alcuni professionisti in merito alle nuove regole definite dalla direzione e anche l'ANCI regionale ha manifestato preoccupazione e disagio per la lentezza con cui vengono trattate le pratiche pendenti e, di conseguenza, il ritardo con cui arrivano le risposte;
inoltre, è accaduto ad alcuni professionisti, che, raggiunta la sede nell'orario di apertura al pubblico, non sia stato dato loro modo di depositare alcune pratiche in quanto il responsabile d'ufficio riferito alla provincia specifica fosse assente dalla sede perché in ferie;
in un momento in cui vi è bisogno che le imprese possano produrre ricchezza, nel settore edile è importante che gli uffici pubblici non ostacolino le attività delle aziende; quindi, si ritiene indispensabile che anche la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia possa garantire tempi di apertura al pubblico più consoni e un'organizzazione interna che riesca garantire un rapido svolgimento delle istruttorie necessarie -:
se il Governo è a conoscenza della situazione di difficoltà nella quale versa la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, e quali iniziative intende avviare affinché sia possibile garantire tempi di apertura al pubblico più ampi e un rapido svolgimento delle istruttorie necessarie. (4-17450)