ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17384

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 680 del 05/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: FORMISANO ANIELLO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 27/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 27/08/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17384
presentata da
ANIELLO FORMISANO
mercoledì 5 settembre 2012, seduta n.680

ANIELLO FORMISANO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

la stazione zoologica di Napoli, sorta nel 1873 dal sogno e dagli sforzi del grande naturalista prussiano A. Dohm, nacque in origine come ostello scientifico internazionale per ospitare i biologi marini di allora, che affascinati dalle teorie di Darwin trovavano nella stazione il supporto adeguato per studiare la fauna e la flora presente nel golfo, che in tempi moderni si possono definire ancora uno dei più ricchi contenitori per lo studio di alcuni aspetti della biodiversità marina;

dal punto di vista del sostentamento economico, la stazione zoologica è sempre stata una creatura fragile, tant'è che già nel 1923 dovette intervenire Benedetto Croce, allora Ministro della pubblica istruzione, affinché lo status giuridico dell'istituto, da carattere privato, assumesse la connotazione di ente morale, grazie al quale l'ente riuscì a sopravvivere con piccoli finanziamenti da parte di istituzioni pubbliche e private fino al 1982; infatti in tale data con il concorso unanime del personale e di quasi tutte le forze parlamentari la stazione zoologica riuscì finalmente, con la legge n. 886 del 20 novembre 1982, ad essere disciplinata e dichiarata persona giuridica di diritto pubblico e poi ente nazionale di ricerca a carattere non strumentale operante nel campo della biologia marina, in virtù del decreto del Presidente della Repubblica del 5 agosto 1991;

alla legge con la quale fu riconosciuto il carattere di soggetto pubblico seguì uno statuto e un regolamento del personale e dei servizi che definiva l'attività, gli organi di gestione e l'articolazione tecnica e amministrativa dell'ente; con la legge n. 886 del 1982 venne sancita l'autonomia di gestione dell'ente di cui tutt'oggi si invoca il mantenimento;

nel marzo 2011, a seguito di quanto previsto dalla legge n. 213 del 31 dicembre 2009, concernente il riordino degli enti pubblici di ricerca, la stazione zoologica approva e trasmette al Ministero vigilante (Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca) il nuovo statuto; a statuto approvato, nell'agosto 2011 avviene la nomina del nuovo presidente nella persona del professor Enrico Alleva e a seguire quella del nuovo consiglio d'amministrazione; la figura del direttore generale resta coperta alla suddetta data dall'ingegner Marco Cinquegrani, assunto con apposito contratto nel 2008 con scadenza 2013;

a tal riguardo, a tutt'oggi, risulterebbe che i nuovi organi di gestione, che a giudizio dell'interrogante sono stati solleciti nel rivendicare l'autonomia dell'istituto, non abbiano ancora fatto seguire allo statuto l'approvazione del nuovo regolamento del personale e dei servizi, la qual cosa lascia l'ente privo di una sua definitiva articolazione organizzativa scientifica, tecnica e amministrativa;

la pianta organica in vigore prevede a regime un istituto di 132 unità distribuite su varie qualifiche e livelli secondo il contratto nazionale degli enti di ricerca che è lo stesso del CNR;

il finanziamento attuale dell'ente da parte dello Stato è di 14 milioni di euro annui;

allo stato attuale, nell'istituto lavorano 38 ricercatori, impegnati in progetti che abbracciano i vari settori della biologia marina; a supporto della attività di ricerca e di alta formazione che l'istituto svolge, attualmente, oltre ai citati ricercatori, opera nella stazione il seguente personale: 19 tecnologi, 38 collaboratori TER, 3 funzionari amministrativi, 16 collaboratori amministrativi, 1 operatore amministrativo, 5 operatori tecnici; il personale menzionato è suddiviso per competenze e mansioni secondo le varie articolazioni del vecchio regolamento dei servizi; al citato personale vanno poi aggiunte a vario titolo alcune unità di precariato scientifico e tecnico;

recenti notizie di stampa indicavano che nell'ambito di «spending review» si prospettava l'incorporamento dell'istituto nel CNR, salvaguardandone il nome, le attività scientifiche ed il personale, prospettandosi un futuro idoneo a tutela del grande patrimonio scientifico ed umano che la stazione zoologica ha rappresentato e rappresenta per il Mezzogiorno e per l'intero Paese;

se il Governo abbia valutato tutte scelte per tutelare il futuro e la sopravvivenza della stazione zoologica ascoltando tutte le voci che la compongono e non solo quelle volte a rivendicare la sua autonomia gestionale, che ad avviso dell'interrogante riflettono l'interesse di pochi e non l'interesse scientifico nazionale;

se il Governo non intenda valutare l'opportunità di assumere iniziative per far rientrare la stazione zoologica dentro un organismo scientifico più grande, il quale salvaguardandone il nome, le attività, il personale in organico e il precariato avente diritto costituisca baluardo sicuro e base di lancio per nuove e più grandi avventure scientifiche. (4-17384)