ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17356

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 679 del 08/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: CAPARINI DAVIDE
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 08/08/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 08/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/08/2012
Stato iter:
20/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2012
FERRARA GIOVANNI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/12/2012

CONCLUSO IL 20/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17356
presentata da
DAVIDE CAPARINI
mercoledì 8 agosto 2012, seduta n.679

CAPARINI e VOLPI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il 3 agosto una circolare del dipartimento del Viminale ha disposto la partenza, per il 10 settembre, dei 32 capisquadra giunti in aprile alla caserma di via scuole per sopperire all'endemica mancanza di uomini. Brescia tornerà ai livelli di organico di quattro anni fa;

«È una situazione frustrante per noi vigili del fuoco di Brescia. Non si può reggere a lungo in queste condizioni. Siamo in pochi. Chi ha scarsa esperienza è gettato sul campo. Siamo amareggiati e preoccupati» così Matteo Angeletti portavoce dell'Unione sindacale di base dei vigili del fuoco di Brescia «Abbiamo lottato, manifestato, organizzato scioperi e atteso 4 anni e ora si è al punto di partenza. Ci vorranno 4, se non 5 mesi, per avere rimpiazzi. Intanto si faranno salti mortali per garantire le emergenze. La partenza dei 32 capisquadra preclude per ora l'apertura del distaccamento nella Bassa dopo l'accordo con l'Amministrazione di Leno». Si resta sotto organico con mole di lavoro raddoppiata per i pompieri di Brescia. «Siamo costretti a sobbarcarci turni massacranti. A ricoprire ruoli non nostri e con lo stesso stipendio dato che gli straordinari non vengono pagati per via dei tagli e della spending review. Nonostante le carenze garantiamo il massimo dell'efficienza e sicurezza ai cittadini. È giusto che si sappia in che condizioni ci hanno messo» aggiunge Angeletti che snocciola alcuni numeri. «A Brescia i vigili del fuoco dovrebbero essere 300 e siamo in 260. I capisquadra dovrebbero essere 60 e sono la metà. I capoturno 20 e ne abbiamo solo uno a disposizione. E concludo con gli ispettori. Dovrebbero essere 19 e non ce ne è neppure uno. Così diventa difficile insegnare il mestiere ai più giovani» conclude Angeletti rammaricato «potrebbero esserci altre partenze». Presto verranno messe in campo iniziative di sensibilizzazione anche dalle altre organizzazioni sindacali (Bresciaoggi 6 agosto 2012);

il vicesindaco e assessore alla sicurezza del comune di Brescia Fabio Rolfi alla notizia del mancato trasferimento di personale a Brescia ha dichiarato: «È veramente paradossale quanto accaduto. Dopo aver aspettato per 4 anni l'attuazione di un accordo difficilmente raggiunto con il ministero dell'interno, che prevedeva l'invio a Brescia di 32 capisquadra a corso concluso, per far fronte alle croniche e gravi carenze del comando bresciano, all'improvviso il nostro territorio viene ancora una volta scarificato dalle logiche romane. Oltre al danno la beffa, - prosegue il vicesindaco -. Un danno che si perpetua nel tempo e si fa sempre più grave, perché la carenza di personale con il tempo accresce e rende il nostro territorio particolarmente esposto in considerazione della sua estensione e della presenze di evidenti criticità ambientali e industriali che rendono una presenza adeguata dei vigili del fuoco non solo necessaria, ma direi vitale. Per di più i tagli lineari e ingiusti del Governo Monti, uniti all'effetto distorto del patto di stabilità, ci hanno imposto di chiudere il presidio di via Borgosatollo finanziato, di fronte all'insensibilità dello Stato, unicamente dal comune di Brescia. Oggi non è più rinviabile il tema di adeguare, in termini di professionalità previste dalla pianta organica, il comando di via Tirandi; l'impegno, la dedizione e la buona volontà degli agenti non possono colmare in eterno lacune evidenti e oggettive la cui responsabilità è solamente ascrivibile alle assurde scelte romane» (dichiarazioni pubblicate su il giornale di Brescia del 6 agosto 2012);

il vicesindaco Fabio Rolfi ha tempestivamente informato il Prefetto di Brescia evidenziando chiedendo il massimo impegno dello Stato affinché questa situazione venga al più presto sanata, facendosi portavoce delle istanze bresciane -:

quali iniziative intenda assumere con riferimento a quanto descritto in premessa. (4-17356)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 20 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 737
All'Interrogazione 4-17356 presentata da
DAVIDE CAPARINI

Risposta. - Con l'interrogazione indicata in esame l'interrogante chiede quali iniziative intenda assumere il Ministro dell'interno in merito alla asserita carenza di personale operativo con la qualifica di capo squadra del comando provinciale dei vigili del fuoco di Brescia.
Al riguardo, l'ultimo contingente di capo squadra, vincitori di un concorso bandito nel 2008, è stato assegnato al comando provinciale dei vigili del fuoco di Brescia il 20 giugno 2012.
Si precisa altresì che 32 capi squadra assegnati a Brescia sono stati trasferiti in altre sedi per le esigenze conseguenti l'emergenza sismica che ha investito l'Emilia Romagna, la Lombardia ed il Veneto lo scorso mese di maggio. Sedi che, in buona parte, presentano un organico operativo complessivo più carente, in percentuale, rispetto a Brescia, compreso il comando provinciale di Ferrara fortemente impegnato a causa dell'evento sismico.
Tale movimento rientra nell'ambito di una complessa operazione che persegue un duplice obiettivo: da un lato venire incontro alle esigenze del personale direttamente interessato, destinandolo a sedi maggiormente vicine ai luoghi di residenza, e dall'altro colmare le lacune di organico in sedi particolarmente carenti.
La sostenibilità di tali interventi è stata attentamente valutata, tenendo conto, anche, della situazione complessiva delle presenze operative nei vari comandi provinciali.
Tale movimento non determina, comunque, nel comando provinciale di Brescia un decremento di unità rispetto alla situazione iniziale esistente a giugno prima dell'ultima assegnazione.
Prossimamente si potrà comunque contare anche sulle nuove risorse che saranno acquisite a seguito dei concorsi interni a capi squadra che si svolgeranno con le procedure semplificate previste dal decreto legge n. 79 del 20 giugno 2012 e che determineranno, a livello nazionale, un aumento di oltre 3.000 unità nella qualifica.
Tali procedure avranno termine presumibilmente in tempi brevi, considerato che le quattro commissioni di esame stanno lavorando contemporaneamente.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Giovanni Ferrara.