ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17343

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 679 del 08/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 08/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 08/08/2012
Stato iter:
15/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/10/2012

CONCLUSO IL 15/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17343
presentata da
ALESSANDRO PAGANO
mercoledì 8 agosto 2012, seduta n.679

PAGANO. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

la marina militare americana ha avviato nella sua base di Niscemi, cittadina siciliana insistente nella provincia di Caltanissetta e sita all'interno della riserva naturale della Sughereta, attività di installazione di un nuovo sistema di telecomunicazioni satellitare, il cosiddetto Mobile user objective system (di seguito M.U.O.S.);

il M.U.O.S. è un sistema radar satellitare di ultima generazione formato da: a) tre antenne paraboliche, dal diametro di 18 metri e alte all'incirca 50 metri; b) un'antenna elicoidale, alta 148 metri usata per le comunicazioni dei sottomarini; c) quattro stazioni di terra - Niscemi, Virginia, Hawaii, Australia - collegate tra loro grazie all'ausilio di cinque satelliti geostazionari, la cui funzione consiste nel raccogliere e smistare i dati inviati dalle apparecchiature militari sul campo di battaglia, con particolare riguardo agli «utenti mobili» (i droni). Il M.U.O.S. è stato concepito per sostituire la rete già presente nella base di Niscemi, la Naval Radio Trasmitter Facility-8, costituita da 41 antenne aventi una potenza di emissione nell'ordine dei 500-2000 Kw e utilizzate per le comunicazioni in superficie e sott'acqua;

rilievi effettuati dall'Arpa Sicilia sulla stazione tra il 2008 e il 2010 hanno evidenziato che le emissioni di onde elettromagnetiche da essa generate si sarebbero poste al limite della soglia di attenzione di 6 V/m fissata dalla normativa vigente in materia di campi elettromagnetici (legge n. 36 del 2001; decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 luglio 2003). Le misurazioni, tuttavia, sarebbero avvenute in una fase in cui l'impianto non era pienamente funzionante e alla massima potenza;

la pericolosità per la salute dei cittadini e per l'ambiente circostante viene ben rappresentata dal parere espresso sui citati rilievi dell'Arpa Sicilia per conto del comune di Niscemi dal professor Massimo Zucchetti, docente di impianti nucleari del dipartimento energia del politecnico di Torino e dal ricercatore Massimo Coraddu: «... per un principio di salvaguardia della salute della popolazione e dell'ambiente, non dovrebbe essere permessa alcuna installazione di ulteriori sorgenti di campi e.m. presso la stazione NRTF di Niscemi, e anzi occorre approfondire lo studio delle emissioni già esistenti e pianificarne una rapida riduzione, secondo la procedura di "riduzione a conformità" prevista dalla legislazione italiana in vigore». In un'intervista successiva rilasciata ai mezzi di informazione il professor Zucchetti avrebbe inoltre affermato che il Muos «prevede una copertura radar globale a scopo bellico e che contrariamente ai normali radar, che si trovano negli impianti civili, ha la caratteristica di essere molto più potente», tanto che «di solito questi impianti vengono posizionati in zone disabitate oppure in isolotti»;

è ormai pacifico che le onde elettromagnetiche, in fase di «attività normale» di un'antenna, producano radiazioni, ma nel caso del M.U.O.S. la situazione è resa ancor più grave almeno da due circostanze. In fase di puntamento verso uno specifico bersaglio il sistema produce radiazioni che non si concentrano solo verso quella specifica direzione, ma si diffondono su ampio spettro. Inoltre il M.U.O.S., come pure le antenne NRTF, sarebbe posto a una distanza troppo esigua dal centro abitato con ripercussioni negative sulla salute degli abitanti, sia dirette (a causa dell'acclarata correlazione tra esposizione a onde elettromagnetiche e patologie tumorali) che indirette (interferenze con apparecchiature medicali elettroniche: pacemaker, defibrillatori, apparecchi acustici e altre attrezzature ospedaliere) anche a lungo termine;

oltre a quanto testé esposto le radiazioni emesse dal M.U.O.S. rischiano di compromettere gravemente l'equilibrio dell'ambiente circostante. È, infatti, già stato specificato che la base militare americana di Niscemi sorge all'interno di uno dei pochi parchi naturali con alberi da sughero ormai rimasti in Italia. La riserva della Sughereta, che dal 2000 è annoverata a pieno titolo quale sito di importanza comunitaria, è già oggetto di protezione da parte di leggi che vietano di danneggiare o deturpare alberi e ambiente e ai sensi del Piano territoriale della provincia di Caltanissetta non è concesso realizzare nuove costruzioni e infrastrutture presso il parco. Al contrario, e in spregio di tali norme, i lavori propedeutici all'installazione del (M.U.O.S.) (comprensivi di attività di disboscamento e spianamento di una collina) hanno cambiato gli equilibri naturali del paesaggio circostante. Nel contempo si stima che la potenza emissiva della stazione elettromagnetica sarebbe in grado di produrre effetti biologici su esseri umani, flora e fauna in un raggio di 140 chilometri;

altri dati possono essere citati a dimostrazione della pericolosità dell'installazione del M.U.O.S.: a) i vertici militari della base americana di Sigonella (SR), presso cui originariamente era prevista la creazione della stazione, hanno optato per lo spostamento a Niscemi dopo avere rilevato che le elevate emissioni elettromagnetiche avrebbero potuto determinare il rischio di innesco delle armi esplosive installate sui velivoli da battaglia; b) l'errato puntamento delle antenne o eventuali incidenti all'interno del M.U.O.S. potrebbero arrecare danni immediati e mortali ai civili residenti nelle zone limitrofe; c) in fase di puntamento delle antenne il fascio di onde emesse avrebbe ripercussioni sulle apparecchiature di bordo degli aeromobili, con conseguenze negative anche sul traffico aereo che ruota intorno al terminal catanese di Fontanarossa e al costruendo aeroporto di Comiso -:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

se il Governo non ritenga, in virtù del principio di cooperazione, di intervenire presso la marina militare statunitense affinché - anche in considerazione del fatto che recentemente l'Assemblea regionale siciliana ha espresso parere favorevole rispetto a due ordini del giorno miranti ad impegnare il governo regionale a bloccare qualsiasi installazione a fini di trasmissione, a revocare autorizzazioni già rilasciate per nuovi impianti e ad intervenire presso il Governo nazionale - non si realizzi il sistema MUOS nel comune di Niscemi. (4-17343)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 15 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 703
All'Interrogazione 4-17343 presentata da
ALESSANDRO PAGANO

Risposta. - Si conferma la realizzazione di uno dei quattro terminali terrestri muos (mobile user objective system) nell'area del demanio militare di Niscemi, già adibita a stazione radio in utilizzo alla Marina militare degli Stati Uniti, nel quadro degli accordi in vigore fra la Repubblica italiana e gli Stati Uniti d'America.
L'area interessata dal nuovo terminale terrestre ricade in una zona protetta ai fini della preservazione dell'habitat; tuttavia, in, considerazione di ciò è stato presentato lo studio di valutazione di incidenza ambientale e la relazione paesaggistica alla regione Sicilia per le approvazioni prescritte dalla normativa vigente (direttiva 92/43/CEE; decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 2003, n. 357).
In data 28 giugno 2011, con protocollo 43182, la regione Sicilia per il tramite dell'Assessorato del territorio ha autorizzato la realizzazione dell'opera in argomento.
In proposito occorre evidenziare che nel corso dell'istruttoria di approvazione da parte della regione Sicilia, l'Azienda regionale protezione ambientale (Arpa) della Sicilia, ovvero l'ente di garanzia per la salute pubblica, ha condotto una serie di rilevazioni e studi, riportati nei documenti n. 2535 del 18 febbraio 2009 ed integrazione n 9196 del 27 maggio 2009.
Le conclusioni ufficiali dell'Arpa indicano nel primo documento che: «nelle aree circostanti la base radio della Marina militare USA di Niscemi (ntrf) il contributo al campo elettromagnetico fornito dalle antenne paraboliche in progetto è trascurabile, a condizione che gli angoli di elevazione siano tali che l'asse di irradiazione principale non intercetti alcuna area accessibile alla popolazione» e nel secondo documento integrativo che: «i valori di campo elettromagnetico generati dalle antenne elicoidali TACO mod. H124 all'esterno del perimetro della base militare siano compatibili con il limite di esposizione, con il valore di attenzione e con l'obiettivo di qualità di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 luglio 2003».
La regione Sicilia ha acquisito inoltre un parere del Dipartimento di ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni della Facoltà di ingegneria di Palermo che ha confermato che il sistema di trasmissione muos non comporta condizioni di rischio per la salute dell'uomo.
Gli USA, nella relazione esplicativa dello specifico studio di impatto ambientale elettromagnetico hanno dichiarato che «... ai sensi del decreto ministeriale n. 381 del 1998 ... la misurazione dell'inquinamento da radiofrequenze ... sarà eseguita appena i sistemi saranno installati e pronti ad operare».
A garanzia e verifica della rispondenza di tale impianto di telecomunicazioni alla specifica normativa nazionale vigente in materia di missioni elettromagnetiche, il muos non potrà diventare operativo se prima non sarà sottoposto a collaudo.
In tale quadro, un'apposita commissione congiunta, a lavori ultimati, dovrà comparare le effettive emissioni elettromagnetiche con quelle previste dallo studio di progetto e l'eventuale incompatibilità del sistema con le leggi nazionali e le apparecchiature di telecomunicazioni già operanti in sito.
Non si è a conoscenza di eventuali studi riguardanti possibili interferenze con l'aeroporto di Comiso.
Tuttavia, per completezza di informazione, si evidenzia che nella lettera di approvazione del progetto, la Direzione generale delle telecomunicazioni della difesa specifica che «non si ravvisano elementi sufficienti a determinare significative interferenze sui sistemi di comunicazioni nazionali attualmente installati presso il sito».
L'ubicazione originariamente prevista dagli USA presso l'aeroporto di Sigonella era stata modificata in quanto dagli studi preliminari effettuati era emerso il rischio di interferenze tra il sistema muos e i sistemi operativi di telecomunicazione della base stessa e dei velivoli ivi operanti.
Tuttavia giova evidenziare che nei citati documenti ufficiali del 18 febbraio 2009 ed integrazione del 27 maggio 2009 dell'Arpa viene peraltro, già considerato il documento redatto nel gennaio 006 da space and Naval warfare systems center - Charleston, South Carolina - Task number E05121, nel quale viene dichiarato che nessuno dei numerosi trasmettitori locali o remoti presenti in un raggio fino a 75 chilometri dalla stazione radio di Niscemi (che include l'aeroporto di Comiso), subirà interferenza di natura elettromagnetica per effetto del muos.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.