GRANATA e DI BIAGIO. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
secondo fonti di stampa (La Repubblica, 31 luglio 2012, Cronaca di Palermo), sarebbe stato disposto il trasferimento del comandante del nucleo investigativo del comando provinciale dei Carabinieri di Palermo, maggiore Antonio Coppola, al nucleo tutela patrimonio culturale di Roma;
il maggiore Coppola sta seguendo delicatissime indagini su Cosa nostra ed è unanimemente ritenuto la memoria storica degli ultimi dieci anni di indagini antimafia a Palermo;
inoltre, dopo l'estate, verranno trasferiti tutti i vertici del comando provinciale, e cioè il generale Teo Luzi e il colonnello Paolo Piccinelli, comandante del reparto operativo;
verranno trasferiti anche i colonnelli Giuseppe De Riggi e Pietro Salsano, che comandano rispettivamente il gruppo Palermo e il gruppo Monreale;
trentacinque magistrati della procura di Palermo hanno sottoscritto un appello per evitare tali trasferimenti, in quanto ritengono che ciò possa rappresentare un indebolimento, se non addirittura una brusca battuta d'arresto, per le delicate indagini su Cosa nostra proprio nel momento in cui le stesse si stanno avviando a conclusione;
pur nella certezza che gli attuali vertici dell'Arma dei Carabinieri nella provincia di Palermo saranno sostituiti da altrettanto validi ufficiali, sembra opportuno che, almeno fino alla conclusione delle indagini più delicate, quali ad esempio quella relativa all'omicidio di Davide Romano, boss del Borgo Vecchio, o quella relativa all'assassinio dell'avvocato Enzo Fragalà, gli ufficiali sopra menzionati non vengano trasferiti -:
se il Ministro interrogato intenda intervenire, per quanto di sua competenza, al fine di posticipare il trasferimento del maggiore Antonio Coppola, del generale Teo Luzi, del colonnello Paolo Piccinelli e dei colonnelli Giuseppe De Riggi e Pietro Salsano. (4-17315)