BELLOTTI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
ogni problema riguardante il Po diviene una questione ad interesse nazionale, dato che coinvolge una delle aree più produttive del Paese;
il fiume Po, come è possibile evincere da un articolo de Il Resto del Carlino di Rovigo del 2 agosto 2012, a seguito della mancanza di precipitazioni, che hanno portato alla diminuzione del suo livello idrotermico di 8,5 metri, ha visto trasformarsi rapidamente la peggiore secca degli ultimi 15 anni in una vera e propria minaccia per l'agricoltura, per l'industria e la navigazione;
la Coldiretti, come emerge dallo stesso articolo, ha stimato in soli 15 giorni l'autonomia della riserva idrica;
la mancanza di irrigazione ha già portato, danni gravissimi all'agricoltura che, priva di acqua, vede perdere quantità ingenti di derrate per l'arsura e la conseguente siccità;
l'associazione sopra citata stima in oltre un miliardo e mezzo di euro le perdite nel settore;
il problema, che si estende a molte zone del nord Italia, ha già portato la provincia di Rovigo a chiedere di anticipare una quota della politica agricola comune per far fronte ai danni della siccità, come emerge da un articolo de il Gazzettino di Rovigo del 2 agosto 2012 -:
quali concrete iniziate di competenza intendano adottare affinché si possa provvedere ad incrementare, anche tramite un rilascio di acque trattenute per la produzione di energia, la portata d'acqua del fiume Po, al fine di consentite l'irrigazione delle zone limitrofe;
se sia intenzione del Governo avviare analisi per verificare eventuali soluzioni alla diminuzione, ormai sistematica, della portata dei principali corsi d'acqua che attraversano la pianura padana;
se si intenda destinare specifici aiuti all'agricoltura della pianura padana colpita da siccità. (4-17285)