ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17258

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 676 del 02/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: LOLLI GIOVANNI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 02/08/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17258
presentata da
GIOVANNI LOLLI
giovedì 2 agosto 2012, seduta n.676

LOLLI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

a seguito del terremoto verificatosi a L'Aquila il 6 aprile 2009, è stato emesso un primo decreto in data 9 aprile 2009 che, al comma 1 dell'articolo 1, prevedeva la sospensione dei termini relativi agli adempimenti ed ai versamenti tributari a favore dei «soggetti aventi la residenza nel territorio della provincia di l'Aquila»;

successivamente il decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito dalla legge 24 giugno 2009, n. 77 stabiliva che tutti gli interventi a favore delle popolazioni colpite dal sisma avevano effetto nei «confronti delle persone fisiche residenti nei comuni che avevano risentito di una intensità MSC uguale o superiore al sesto grado»;

in base a ciò i tanti cittadini stabilmente dimoranti nelle zone interessate hanno legittimamente usufruito della sospensione delle ritenute fiscali operate alla fonte dai sostituti di imposta;

con l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3780 del 9 giugno 2009 il riferimento alla residenza è stato sostituito con quello di domicilio fiscale;

conseguentemente l'Agenzia delle entrate, in mancanza di una specifica disposizione derogatoria, non ritiene si possano applicare i suddetti benefici ai soggetti aventi stabile dimora;

la stessa direzione legislazione tributaria del Ministero dell'economia e delle finanze ha convenuto sulla equiparabilità tra la stabile dimora e la residenza, confermando, tuttavia, la necessità della emanazione di un provvedimento ad hoc -:

se il Governo non ritenga necessario assumere le iniziative di competenza ai fini dell'adozione del provvedimento richiesto in modo da sanare una palese ingiustizia che si sta perpetrando nei confronti dei cittadini aquilani dalla stabile dimora, che inconsapevoli si vedrebbero costretti a riversare in maniera perentoria le somme percepite in perfetta buona fede, con forti disagi ed una ingiustificabile ingiustizia. (4-17258)