STUCCHI, CONSIGLIO e VANALLI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
l'articolo 117, comma 3, della Costituzione prevede che sono materie di legislazione concorrente la «tutela e sicurezza del lavoro» e la «tutela della salute»;
tali competenze spettavano, prima della riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione, all'ispettorato del lavoro - Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
gli operatori delle ASL e le regioni segnalano l'intenzione del Governo di centralizzare le attività di prevenzione e sicurezza del lavoro, per riconsegnarle al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, adducendo presunte inefficienze nella realizzazione delle attività di controllo;
i dati di attività delle ASL lombarde registrati nel sistema informativo regionale IMPresa@ documentano il pieno rispetto degli impegni assunti tra Governo, regioni e province autonome con il «Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro» e degli obiettivi previsti nel piano nazionale 2010-2012 per la prevenzione nei luoghi di lavoro;
l'eventuale riassegnazione della materia all'esclusiva competenza statale farebbe rivivere la situazione precedente alla riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione, con un'organizzazione centralizzata che si è dimostrata inadeguata ai bisogni di salute e di sicurezza del territorio -:
se non ritenga opportuno chiarire l'intenzione del Governo, evitando un inopportuno ritorno al passato;
quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere al fine di far funzionare adeguatamente il sistema sanitario, attraverso una razionalizzazione della spesa pubblica che non preveda tagli lineari alle regioni, ma sappia premiare quelle virtuose che offrono servizi efficienti ai cittadini. (4-17254)