ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17247

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 675 del 01/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/08/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17247
presentata da
LUISA BOSSA
mercoledì 1 agosto 2012, seduta n.675

BOSSA. -
Al Ministro per l'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

il testo unico in materia ambientale, decreto legislativo 152 del 2006, come modificato nel 2010, affida ai comuni l'onere di organizzare le raccolte differenziate e di raggiungere gli obiettivi minimi previsti;

gli obiettivi in esso indicati sono:

a) articolo 181. Riciclaggio e recupero dei rifiuti. Al fine di promuovere il riciclaggio di alta qualità e di soddisfare i necessari criteri qualitativi per i diversi settori del riciclaggio, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, le regioni stabiliscono i criteri con i quali i comuni provvedono a realizzare la raccolta differenziata in conformità a quanto previsto dall'articolo 205;

b) articolo 205. Misure per incrementare la raccolta differenziata. Fatto salvo quanto previsto al comma 1-bis, in ogni ambito territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti: a) almeno il trentacinque per cento entro il 31 dicembre 2006; b) almeno il quarantacinque per cento entro il 31 dicembre 2008; c) almeno il sessantacinque per cento entro il 31 dicembre 2012;

i comuni che non raggiungono tali obiettivi sono fortemente penalizzati sul piano economico. Nel caso in cui a livello di ambito territoriale ottimale non siano conseguiti gli obiettivi minimi previsti dal presente articolo, è applicata un'addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica a carico dell'autorità d'ambito, istituita dall'articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, che ne ripartisce l'onere tra quei comuni del proprio territorio che non abbiano raggiunto le percentuali previste dal comma 1, sulla base delle quote di raccolta differenziata raggiunte nei singoli comuni;

in Campania, inoltre, tale penalizzazione si può spingere fino allo scioglimento dei consigli comunali dei comuni inadempienti ex articolo 142, comma 1-bis, del decreto legislativo 8 agosto 2000, n. 267;

a tutt'oggi nonostante promesse e sperimentazioni varie, i cittadini di Giugliano in Campania (provincia di Napoli) si vedono ancora privi di un regolare servizio di raccolta differenziata sul territorio e costretti a violare l'articolo 192 del decreto legislativo n. 152 del 2006, che pone il divieto d'abbandono di rifiuti, data l'assenza di cassonetti predisposti;

benché la situazione sia stata più volte segnalata all'amministrazione, alcun provvedimento è stato preso;

gravi disservizi riguardano anche la raccolta ordinaria dei rifiuti, carente e inefficiente;

la situazione persiste nel grave disagio stante il fatto che con l'omissione dell'amministrazione nell'avviare il servizio e stante l'approssimarsi della stagione estiva risultano palesarsi gravi disagi per la salute pubblica con i cumuli di rifiuti a volte non prelevati ed indifferenziati;

una petizione popolare di denuncia, con esposto-diffida, è stata inviata da un gruppo di cittadini al prefetto di Napoli, al Presidente della regione Campania, al presidente della provincia di Napoli, sindaco di Giugliano, al procuratore capo della Repubblica di Napoli, con esplicita denun- cia e invito formale all'avvio della raccolta differenziata -:

se sia a conoscenza della grave situazione di disservizio che riguarda la raccolta dei rifiuti nel comune di Giugliano in Campania, e quali iniziative intenda assumere, anche per il tramite del Comando Carabinieri per la tutela dell'ambiente, per verificare la situazione ambientale in tale area, ove il problema dei rifiuti cagiona un grave danno alla salute pubblica. (4-17247)