ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17245

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 675 del 01/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: SANTORI ANGELO
Gruppo: MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Data firma: 01/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/08/2012
Stato iter:
15/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013
DE STEFANO CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013

CONCLUSO IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17245
presentata da
ANGELO SANTORI
mercoledì 1 agosto 2012, seduta n.675

SANTORI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

Cinecittà Est è un'area urbana del X municipio, formatasi intorno agli anni '80 quando furono costruiti un considerevole numero di edifici che hanno costituito il patrimonio immobiliare, ormai quasi completamente dismesso, degli enti previdenziali;

il 4 maggio 2011 «Il Corriere della Sera» ha dato notizia di un'importante operazione - coordinata dalla direzione distrettuale antimafia - intitolando l'articolo come segue «"Mala" romana e camorra gestivano un traffico milionario»;

secondo quanto riportato dal giornalista «L'organizzazione, nata tra Centocelle, Tor Bellamonaca e Tuscolano, puntava a conquistare l'intero mercato dello spaccio»;

nell'ambito della citata operazione, ormai nota come «Operazione Orfeo» dal nome di uno dei locali individuati come sede di incontri degli affiliati e da questi controllato, sono state effettuate perquisizioni in alcuni locali di Cinecittà Est come il solarium «Clever & sun» e l'agenzia di scommesse «intralot» - entrambi in via Ciamarra - ed il bar «Butera» in via Vignali;

l'operazione complessivamente si è sviluppata con 43 perquisizioni, altrettanti chili di stupefacenti sequestrati (25 di hashish, 15 di marijuana e tre di cocaina); 38 arresti, la chiusura dei relativi locali con l'apposizione dei sigilli a beni per complessivi cinque milioni di euro;

il 24 gennaio 2012 «Roma Today», quotidiano on-line, ha riportato la notizia del durissimo colpo inferto al «clan dei Casamonica, uno dei più potenti della Capitale, attivo particolarmente nella zona sud est di Roma» con un'operazione congiunta dei carabinieri e della polizia di Stato che hanno eseguito 39 ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti esponenti del citato clan;

molte altre operazioni si sono succedute in questi anni a conferma dell'ottimo lavoro svolto dalle forze di polizia;

e quindi verosimile pensare al quartiere in questione come una realtà borderline tra legalità ed illegalità;

in via Pietro Marchisio 237/235 si trova un circolo privato, la cui apertura risale a circa 10/12 anni fa, che è stato spesso sede di interventi delle forze di polizia per risse ed episodi di violenza su richiesta degli abitanti dei palazzi sovrastanti che hanno ripetutamente richiesto l'attenzione degli uffici preposti, auspicando anche la chiusura del citato locale;

tutti questi episodi sono stati più volte segnalati per iscritto al commissariato di PS «La Romanina» e alla stazione dei CC «Cinecittà» competenti per territorio all'ufficio di polizia amministrativa della questura di Roma, alla asl ed ai vigili urbani anch'essi competenti per territorio;

il circolo di cui sopra, a più riprese rimasto chiuso per lunghi periodi, ha recentemente riaperto i battenti, a quanto pare cambiando ulteriormente gestione;

è ormai aumentata, nell'opinione pubblica, la percezione del pericolo, ulteriormente alimentata dall'ormai cronica mancanza di mezzi e risorse che affligge le forze dell'ordine -:

se non ritenga opportuno verificare il rispetto delle norme di ordine pubblico da parte degli esercizi di cui in premessa sollecitando gli uffici amministrativi dei commissari e della questura di Roma a vigilare maggiormente prestando altresì grande attenzione alle segnalazioni - anche raccolte in modo informale - degli abitanti della zona in cui insistono tali realtà;

se non ritenga opportuno sollecitare l'applicazione di misure che possano fungere da deterrenti, quali ad esempio la sistematica identificazione dei frequentatori di tali circoli a seguito di occasionali interventi nell'ambito di un maggiore controllo del territorio;

se non ritenga necessario che le famiglie, che ormai da anni segnalano la situazione di degrado determinata dall'apertura ed esistenza di tale realtà, ricevano pronte risposte dagli uffici di polizia interessati. (4-17245)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 marzo 2013
nell'allegato B della seduta n. 1
Interrogazione a risposta scritta 4-17245
presentata da
SANTORI Angelo

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame viene posta all'attenzione di questa amministrazione la situazione di particolare degrado in cui versa la zona est della capitale.
  Le forze dell'ordine sono impegnate in prima linea nel combattere tale fenomeno che, come ricordato dall'interrogante, hanno conseguito importanti risultati nella lotta alla criminalità organizzata del luogo. Peraltro, nell'area urbana di Cinecittà est, sono presenti numerosi presidi (le stazioni del carabinieri di «Cinecittà», «Roma-Appia» e «Roma-Quarto Miglio» e i commissariati della polizia di Stato «Tuscolano» e «Romanina»).
  In relazione agli episodi di criminalità ai quali si fa riferimento nell'interrogazione, si ricorda che l'Arma dei carabinieri, il 3 maggio 2011, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 38 soggetti, indagati per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e sequestro di persona. Nello specifico, i provvedimenti restrittivi hanno colpito una consorteria criminale radicata nella capitale, già collegata allo storico sodalizio facente capo a Michele Senese, affermatosi nel panorama della criminalità romana anche grazie a consolidati rapporti con gruppi camorristici napoletani.
  Nelle successive fasi investigative sono stati rilevati anche i legami tra alcuni esponenti del sodalizio e la famiglia dei Casamonica. Le indagini hanno fatto emergere l'operatività di un'organizzazione particolarmente attiva nel traffico di sostanze stupefacenti, portando al sequestro di quantitativi ingenti di cocaina,
marijuana e hashish.
  Sul fronte del reimpiego dei narcoproventi, sono stati anche riscontrati interessi nella gestione di esercizi pubblici, sale scommesse e solarium della capitale. I conseguenti approfondimenti patrimoniali hanno consentito, inoltre, di individuare il complessivo patrimonio mobiliare e immobiliare illecitamente acquisito dal sodalizio, ottenendo dall'autorità giudiziaria, in applicazione della normativa antiriciclaggio, un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di beni mobili e immobili per un valore di circa cinque milioni di euro.
  Il 24 gennaio 2012 nel quartiere Romanina – al termine di una complessa e articolata attività di indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Roma, attraverso un'operazione congiunta di carabinieri e polizia di Stato – sono stati eseguiti 39 ordini di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di altrettanti soggetti facenti parte del cosiddetto «clan Casamonica». I guadagni illeciti, frutto dello smercio degli stupefacenti, sono stati reinvestiti soprattutto nell'acquisto di immobili e autovetture di grossa cilindrata, nonché per finanziare attività usuraie. Nel contesto dell'operazione, è stato disposto il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa cinque milioni di euro.
  In merito al circolo privato di via Pietro Marchisio, non risulta alle forze dell'ordine che siano state presentate denunce o esposti per episodi di violenza avvenuti presso il suddetto locale. A seguito di segnalazioni da parte dei residenti del quartiere per schiamazzi e assembramenti all'esterno del circolo, personale dell'Arma dei carabinieri è intervenuto in più occasioni, identificando nel complesso venti persone, nessuna delle quali gravata da pregiudizi penali. Anche il commissariato di pubblica sicurezza «Romanina» ha effettuato dei controlli presso lo stesso locale il 7 e il 12 settembre 2012, a seguito dei quali sono stati denunciati in concorso il presidente e il vicepresidente dell'associazione culturale «Doroty Club» e contestate violazioni amministrative per esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa e mancata esposizione in luogo visibile della tabella dei giochi proibiti.
Si rappresenta, infine, che le forze di polizia territorialmente competenti hanno assicurato, per il futuro, l'intensificazione dell'attività di prevenzione e controllo nei pressi dell'esercizio commerciale.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoCarlo De Stefano.