ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17243

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 675 del 01/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: MURER DELIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/08/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17243
presentata da
DELIA MURER
mercoledì 1 agosto 2012, seduta n.675

MURER. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

appare sempre più allarmante il quadro relativo al mancato riconoscimento dei diritti per gli invalidi civili; sale in modo costante la voce legata esito negativo dell'accertamento sanitario, dal 35,3 per cento del 2010 al 37,8 per cento del 2011 fino al 38,1 per cento nei primi 6 mesi del 2012 (1o gennaio-30 giugno);

il dato preoccupante riguarda anche la rivedibilità: dal 9,3 per cento del 2011 fino al 11,5 per cento nei primi mesi del 2012;

il 66,2 per cento dei cittadini che ne fanno richiesta non si vede riconosciuto il diritto alla non rivedibilità (come invece previsto dal decreto 2 agosto 2007); e continua ad essere sottoposto ad umilianti e faticose rivalutazioni;

al 20,8 per cento dei cittadini è stato tolto l'assegno di accompagnamento rispetto al 12,5 per cento del 2011, ed al 13 per cento degli invalidi parziali è stato tolto l'assegno di invalidità rispetto al 9,5 per cento nello scorso anno;

sempre più cittadini, quindi, fanno domanda per la prima volta e non si vedono riconosciuta la loro richiesta; inoltre, molti di quelli sottoposti a rivedibilità subiscono sistematicamente un ridimensionamento della percentuale e dei diritti in precedenza assegnati;

pesa anche, in termini di disagio e disservizio, la lentezza delle procedure burocratiche; grandi attese vengono segnalate per l'ottenimento del verbale definitivo ma anche per i tempi per l'erogazione dei benefici, in particolare dell'assegno di accompagnamento;

i dati hanno sollevato grandi perplessità nelle associazioni che si occupano, da decenni, di invalidità e sostegno ai cittadini con disabilità; si parla di drastico e cieco taglio delle provvidenze economiche a spese dei più deboli;

i ritardi e le lentezze burocratiche bruciano milioni di euro per interessi passivi (circa 86 milioni di euro tra 2009 e 2010) e rappresentano un danno per le finanze pubbliche;

gran parte dei disagi sono correlati alla comunicazione interna del direttore generale INPS e alle «linee guida operative» del 20 settembre 2010, fonte di innumerevoli ricorsi legali dei cittadini, che nel 60 per cento dei casi, vedono l'INPS soccombere, con costi in termini di interessi, spese legali e intasamento del sistema giustizia;

in data 21 luglio 2011 veniva approvata dalla Camera dei deputati la mozione 1-00626, a prima firma Miotto; tale mozione si concentrava sul tema della nuova procedura per l'accertamento dell'invalidità civile ed evidenziava che con essa, invece di portare chiarezza e celerità, si sono registrate gravissime inefficienze, che hanno provocato disagi a persone già drammaticamente colpite, costrette ad aspettare mesi e mesi prima di vedere riconosciuto il loro diritto;

la mozione sopra menzionata ha impegnato il Governo ad assumere le necessarie iniziative dirette a rivedere e modificare la procedura ed a predisporre «con la massima sollecitudine e comunque non oltre entro 30 giorni dall'approvazione dell'atto» una relazione esaustiva sulla situazione relativa all'applicazione della nuova procedura -:

se sia a conoscenza di quanto sopra riportato, e se non ritenga di assumere iniziative, per quanto di competenza, per avviare una semplificazione di procedure lente, farraginose, disagevoli per i cittadini e costose per lo Stato; se non si ritenga di valutare la possibilità di creare un unico momento per l'accertamento dei requisiti sanitari per il riconoscimento dell'invalidità civile e relative indennità, eliminando l'attuale possibilità di doppia visita prima da parte dell'ASL e poi da parte dell'INPS, realizzando così un risparmio che sarebbe utile indirizzare verso il finanziamento di iniziative sociali. (4-17243)