ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17230

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 675 del 01/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: SBROLLINI DANIELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 01/08/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17230
presentata da
DANIELA SBROLLINI
mercoledì 1 agosto 2012, seduta n.675

SBROLLINI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

dalle recenti cronache risulta che Poste Italiane sia in procinto di sopprimere oltre mille uffici postali collocati in piccoli centri abitati, poiché considerati anti-economici sulla base di un'analisi sul rapporto costi/ricavi;

gli uffici postali rappresentano un servizio indispensabile per i cittadini;

il taglio di queste strutture nel piccoli centri italiani rappresenterebbe un sicuro e forte disservizio, soprattutto per gli anziani e per le persone non autosufficienti, ed in particolare nei piccoli comuni delle zone montane o periferiche;

tra gli uffici postali a rischio di chiusura c'è quello della frazione di Crosara del comune di Marostica (Vicenza);

l'ufficio in questione si trova a circa 7,00 chilometri dall'ufficio postale più vicino, è situato lungo la strada provinciale 71 «del Rameston» percorsa in ambo i sensi da lavoratori e operatori economici che si servono dello stesso ufficio;

nella frazione sono presenti altri servizi importanti per la vita sociale quali la farmacia, il medico di base, la scuola dell'infanzia, le scuole primarie di I e II grado;

i sindaci dei territori interessati dalla chiusura degli uffici postali, i cittadini a mezzo di raccolta di firme, e l'Anci nazionale invitano il Governo a non creare disagi nei territori periferici e alle persone anziane e non autosufficienti attraverso la soppressione di un servizio primario quale è l'ufficio postale -:

se siano a conoscenza di quanto sopra esposto e se non ritengano di assumere le iniziative di competenza affinché Poste Italiane non proceda alla chiusura degli uffici postali dei piccoli centri, dando il via ad un confronto con le amministrazioni locali in cui si valutino i disagi effettivi che verrebbero causati e mediando così tra la necessità di razionalizzazione economica e i bisogni dei cittadini, al fine di considerare soluzioni che garantiscano la sopravvivenza di questi servizi primari. (4-17230)