REALACCI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
alcuni recentissimi articoli apparsi sulla stampa nazionale, inchieste condotte dai principali radio e telegiornali hanno dato grande risalto alla questione degli incendi boschivi in Italia;
una nota ufficiale del nucleo investigativo antincendio boschivo in forza al Corpo forestale dello Stato sottolinea come si assista dal confronto con lo scorso anno ad un drammatica aumento di roghi: circa il 165 per cento in più di incendi rispetto al 2011, perlopiù dolosi. A questo si associa poi un significativo aumento del terreno colpito dalle fiamme; circa il 196 per cento in più, con un prevalente aumento di superficie boschiva pari a oltre il 200 per cento e un il massiccio impiego di aerei antincendio: la cui richiesta da parte delle regioni maggiormente colpite è aumentata esponenzialmente;
dal primo gennaio allo scorso 15 luglio 2012, anche in concomitanza ad un anno di grave siccità, sono circa 3900 i roghi che hanno interessato i boschi nazionali, appiccati per la stragrande maggioranza da criminali. Gli ettari di superficie devastata dal fuoco sono circa 19.000, suddivisa in 11.000 ettari di superficie boschiva e 8.000 ettari di superficie verde;
attualmente le maggiori criticità riguardano Sardegna, Campania, Calabria, Puglia, Toscana e Lazio. All'origine degli incendi boschivi sopraddetti le autorità hanno denunciato a piede libero per il reato di incendio boschivo 263 persone e ne ha arrestati 6 in flagranza di reato;
la legge 352 del 2000 «Legge quadro in materia di incendi boschivi», tuttora in vigore, prevede espressamente che le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all'incendio per almeno quindici anni e che si allestisca un efficace sistema di controllo satellitare delle aree boschive a rischio;
secondo quanto si apprende da agenzie di stampa è rarissimo il censimento ufficiale da parte dei comuni dell'area colpita dal fuoco, limitando de facto la validità della legge 353 e la conseguente tutela del paesaggio;
il patrimonio boschivo italiano costituisce oltre un terzo del territorio della penisola e rappresenta un'immensa ricchezza in termini di bellezza e biodiversità ed è tutelato anche dall'articolo 9 della Costituzione italiana -:
quali iniziative urgenti intendano mettere in campo i Ministri interrogati per assicurare, di concerto con le regioni, le adeguate risorse a tutela del patrimonio boschivo dagli incendi;
se il sistema satellitare di controllo dei roghi previsto dalla legge n. 353 del 2000 sia operativo e se non si ritenga opportuno istituire il «Censimento nazionale delle aree incendiate» per dare concreta effettività alla legge n. 353 che, come sopraddetto, prevede per molti anni l'inedificabilità e non permette il cambio d'uso dell'area, a patto che però essa sia censita;
se i Ministri interrogati non ritengano opportuno assumere iniziative normative vista l'emergenza, per inasprire ulteriormente le misure punitive per chi appicca incendi.(4-17224)