ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17207

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 675 del 01/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: REGUZZONI MARCO GIOVANNI
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 01/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/08/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 15/10/2012
Stato iter:
15/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2012
DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 15/10/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/10/2012

CONCLUSO IL 15/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17207
presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI
mercoledì 1 agosto 2012, seduta n.675

REGUZZONI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

è in corso un'opera di revisione della spesa complessiva dello Stato;

dal primo gennaio 2010 - con la piena operatività del Trattato di Lisbona - si è rafforzato notevolmente il ruolo diplomatico della Commissione Europea, il cui rappresentante per la politica estera - Lady Ashton - rappresenta tutti i Paesi dell'Unione europea contando su un vero e proprio servizio diplomatico, aperto anche ai cittadini italiani -:

se e quali accorgimenti, riorganizzazioni, tagli, risparmi, adattamenti e rivisitazioni il Governo intenda attuare ai fini di meglio strutturare il nostro Ministero degli affari esteri alle mutate esigenze;

quale sia l'ammontare dei risparmi effettuati e delle economie ottenibili;

quale sia il maggior costo della diplomazia dell'Unione europea, con particolare riferimento agli oneri sostenuti indirettamente o direttamente dal nostro Paese;

quale sia di conseguenza il saldo e se detto saldo possa diventare maggiormente positivo in virtù della spending review di cui in premessa. (4-17207)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 15 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 703
All'Interrogazione 4-17207 presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI

Risposta. - In merito a quanto rappresentato dall'interrogante nel presente atto parlamentare, si forniscono i seguenti elementi di informazione.
Il servizio europeo di azione esterna (SEAE) è formato da funzionari diplomatici degli Stati membri e da funzionari delle istituzioni comunitarie, chiamati tutti a fare parte di una struttura dell'Unione europea, che le assegna un proprio bilancio nel quadro delle risorse a disposizione della stessa Unione europea.
Per favorire la presenza italiana, la Farnesina ha posto in essere un'intensa azione che ha consentito di collocare nel SEAE dieci funzionari diplomatici, un ufficiale del Ministero della difesa ed un esperto della Protezione civile a vari livelli di responsabilità, tra cui due capi delegazione (a Tirana e a Ginevra) e due posizioni apicali a Bruxelles. Si tratta di un risultato comparabile a quello ottenuto dai principali partners europei.
Sotto il profilo dei risparmi di spesa, preme rilevare come tali funzionari, per la durata del loro mandato per conto del SEAE, percepiscono un trattamento economico da parte di tale servizio e cessano - per la componente del trattamento economico che riguarda il servizio estero - di essere a carico dell'Amministrazione italiana, che tuttavia può contare sulla loro elevata professionalità inserita in un organismo europeo del quale l'Italia è uno dei Paesi fondatori.
Nel contesto della «spending review», il Ministero degli esteri è attivamente impegnato ad esaminare tutte le possibilità offerte da forme di sinergia organizzativa e logistica con il SEAE, in un'ottica di flessibilità d'impiego delle risorse umane e strumentali della Farnesina e per favorire la presenza in aree geografiche dove altrimenti l'Italia non sarebbe presente (ad esempio, tramite l'inserimento di funzionari nazionali all'interno delle delegazioni dell'Unione europea, ovvero mediante la condivisione di strutture immobiliari, con evidenti risparmi sui costi della nostra presenza). In particolare, utili prospettive di collaborazione fra i Paesi membri dell'Unione europea sono già in corso in teatri ad alto livello di rischio per il nostro personale, quali Damasco e Mogadiscio.
Proprio per cogliere i benefìci derivanti dalle sinergie organizzative e strumentali con il SEAE, è stata avviata una riflessione tra i rappresentanti dei segretari generali dei Ministeri degli esteri dei Paesi membri volta ad individuare forme di collaborazione mirate ad un utilizzo più razionale delle risorse umane e materiali all'estero. In particolare, sono in via di definizione progetti per edifici comuni e per l'utilizzo di spazi comuni in alcune sedi diplomatiche.
Il bilancio complessivo annuale del SEAE per il 2012 ammonta a circa 490 milioni di euro. Tali fondi sono previsti all'interno del capitolo 5 del quadro finanziario pluriennale dell'Unione europea dedicato alle spese per il funzionamento di tutta l'amministrazione dell'Unione europea. In base all'articolo 314 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ogni anno le istituzioni dell'Unione europea, tra cui il SEAE, presentano le proprie proposte di bilancio alla Commissione, che a sua volta le «consolida» in un unica proposta di bilancio da presentare al Consiglio e al Parlamento per l'approvazione. La procedura prevista per l'approvazione è quella della codecisione.
L'Italia contribuisce al bilancio annuale del SEAE indirettamente attraverso il proprio contributo obbligatorio al bilancio complessivo dell'Unione europea. A tal proposito si ricorda che il contributo italiano al bilancio dell'Unione europea costituisce in media circa il 13 per cento del totale.
Il SEAE si è impegnato ad effettuare nel 2013 risparmi pari all'1,3 per cento del bilancio 2012 (circa 6,3 milioni di euro) ma una serie di spese definite incomprimibili hanno comportato una richiesta di aumento per il bilancio 2013 pari al 5,7 per cento del bilancio 2012 (circa 28 milioni di euro).
Da parte italiana, sentita la ragioneria generale dello Stato e il dipartimento per le politiche europee, si è ritenuto di non accogliere del tutto le richieste del SEAE nell'ottica della linea di generale rigore nell'impostazione del bilancio (la posizione dovrà in ogni caso essere condivisa con gli altri Stati membri). Così facendo si intende stimolare una riflessione più approfondita del SEAE sulle ulteriori modalità di risparmio che potrebbero essere realizzate.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Marta Dassù.