ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 675 del 01/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: CARLUCCI GABRIELLA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 01/08/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
ZINZI DOMENICO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
ADORNATO FERDINANDO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
BUTTIGLIONE ROCCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
CARRA ENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
CASINI PIER FERDINANDO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
CERA ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
CESA LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
LUSETTI RENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
MARCAZZAN PIETRO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
MEREU ANTONIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
MERLO RICARDO ANTONIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
MONDELLO GABRIELLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
RIA LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
RUGGERI SALVATORE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
TESTA NUNZIO FRANCESCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
BONCIANI ALESSIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012
LUONGO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 01/08/2012
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 01/08/2012
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 01/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 01/08/2012
Stato iter:
01/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/10/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/10/2012

CONCLUSO IL 01/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17195
presentata da
GABRIELLA CARLUCCI
mercoledì 1 agosto 2012, seduta n.675

CARLUCCI, GALLETTI, ZINZI, TASSONE, ADORNATO, BOSI, BUTTIGLIONE, CAPITANIO SANTOLINI, ENZO CARRA, CASINI, CERA, CESA, COMPAGNON, DE POLI, DELFINO, LIBÈ, LUSETTI, MANTINI, MARCAZZAN, MEREU, RICARDO ANTONIO MERLO, MONDELLO, OCCHIUTO, PEZZOTTA, POLI, RAO, RIA, RUGGERI, NUNZIO FRANCESCO TESTA, VOLONTÈ, BONCIANI, LUONGO, BORDO e NARO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:


nel nostro Paese sono 56 mila le famiglie che, nel 2011, sono state colpite da un provvedimento di sfratto per morosità, un dato in linea con l'andamento del 2010 che, negli ultimi cinque anni, è aumentato costantemente, con un balzo complessivo - dal 2006 alle rilevazioni attuali - del 64 per cento;



a pesare, inutile dirlo, è la crisi, che porta con sé la difficoltà ad arrivare a fine mese per un numero sempre maggiore di italiani;



degli oltre 63 mila provvedimenti di sfratto del 2011, l'87 per cento sono dovuti all'impossibilità di pagare degli inquilini. A guidare la triste classifica c'è Roma dove, nel 2011 sono state emesse 4678 nuove sentenze, seguono Torino (2523 sfratti), Napoli (1557) e Milano (1115). Il dato è in aumento su tutto il territorio nazionale, e le associazioni che si occupano dei diritti degli inquilini sono in allarme e denunciano una situazione che non potrà che peggiorare;



si tratta di una tendenza che non può che aggravarsi, stando agli allarmi lanciati dai sindacati degli inquilini, che denunciano la forte sofferenza sociale e auspicano, da parte delle istituzioni, adeguate misure di contrasto;



l'unione inquilini prevede 250 mila nuovi sfratti nei prossimi tre anni, di cui 225 mila per morosità incolpevole, ossia per la reale impossibilità di pagare il canone per via di cause sopraggiunte;



un intervento ordinato e coordinato per questo problema non c'è. Negli ultimi anni, le risorse per il sostegno agli affitti sono state tagliate dal Governo Berlusconi dell'85 per cento; la proroga sugli sfratti non comprende la morosità incolpevole, e le realtà locali si muovono un po' ciascuna a modo proprio (tramite fondi o mettendo a disposizione alloggi popolari);



oltre a mancare un coordinamento nazionale ed un progetto unico, si segnala che:



il fondo per la non autosufficienza è stato azzerato da anni;



il fondo nazionale per il contributo affitti è passato da 205 milioni di euro nel 2008 a 36 milioni di euro nel 2011, con una prospettiva di diminuzione del 70 per cento;



il fondo sociale è diminuito del 55 per cento;



il fondo contributo affitti non è stato solo tagliato dell'85 per cento dal Governo Berlusconi; il Governo Monti lo ha totalmente azzerato a partire dal 2012 per cui di 300 mila famiglie «borderline», che con questo contributo non andavano in morosità, un'alta parte sarà a rischio;



la fiscalità è un elemento fondamentale della locazione. L'attenuazione del carico fiscale sugli immobili locati attraverso la cedolare secca, che aveva dato un po' di respiro nel 2011, è stata quasi annullata dalla manovra di fine anno -:



quali siano gli intendimenti del Governo rispetto a tale vicenda e quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di evitare serie conseguenze e difficoltà alle famiglie interessate e realmente bisognose.(4-17195)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 1 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 694
All'Interrogazione 4-17195 presentata da
GABRIELLA CARLUCCI

Risposta. - Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è ben consapevole della problematica relativa al disagio abitativo, particolarmente grave in alcune aree metropolitane e che nel corso degli ultimi anni ha riguardato nuove categorie di cittadini non tradizionalmente interessati da tale fenomeno sociale.
In particolare, l'incremento del numero dei procedimenti di rilascio soprattutto per morosità incolpevole, dovuto essenzialmente alla riduzione del reddito per perdita del posto di lavoro, quale conseguenza anche della attuale congiuntura economica non favorevole, sta assumendo dimensioni, in effetti, preoccupanti.
Altro aspetto rilevante riguarda gli sfratti per finita locazione che interessano quei nuclei familiari che si trovano nelle condizioni di particolare disagio abitativo previste dalla legge 8 febbraio 2007, n. 9 (circa 1.700 famiglie), attualmente sospesi fino al 31 dicembre 2012.
Al riguardo, è intenzione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti attivare un programma di recupero di alloggi di proprietà degli ex Iacp, che risultano privi di assegnatari, da destinare ai soggetti beneficiari della citata sospensione.
Per garantire la dotazione finanziaria di tale programma, per il quale si prevedeva di utilizzare risorse per circa 70 milioni di euro provenienti da economie realizzate su precedenti programmi edilizi non completati, è stato presentato, in sede di conversione del decreto legge 22 giugno n. 83, apposito emendamento con il quale veniva prevista la creazione di un fondo ad hoc. Tuttavia, tale emendamento non ha trovato favorevole accoglimento in quella sede ma verrà valutata la possibilità di inserirlo nel primo strumento normativo utile.
Vanno, inoltre, evidenziate le recenti iniziative assunte dal Ministero che possono concorrere a dare soluzione, seppure parziale, al disagio abitativo delle categorie sociali deboli sottoposte a procedura esecutive di rilascio.
Si fa riferimento, essenzialmente, alle linee di attività contenute nel Piano nazionale di edilizia abitativa approvato con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009.
In primo luogo si fa presente che, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera f), del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono stati attivati n. 480 interventi, per i quali sono state assegnate risorse pari a circa 200 milioni di euro, distribuiti sull'intero territorio nazionale e destinati ad incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei Comuni o degli ex Iacp comunque denominati. Verranno così realizzati 5.059 alloggi di cui 4.220 oggetto di recupero, 209 di nuova costruzione e 146 acquisiti.
Per quanto concerne, poi, le attività del Fondo nazionale (Fondo investimenti per l'abitare) gestiti da CDP Investimenti sgr (società di gestione del risparmio) in attuazione del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 luglio 2009, si segnala che le prime iniziative deliberate svilupperanno oltre 1.500 alloggi a fronte di un investimento statale di 8 milioni di euro ed attiveranno investimenti per 311 milioni di euro. Inoltre, il Fondo ha già deliberato la partecipazione ad ulteriori iniziative grazie alle quali, fermo restando l'esito positivo dell'istruttoria tecnico-finanziaria, potranno attivarsi investimenti per oltre 1,1 miliardi di euro per un totale di 9 mila alloggi a fronte di una partecipazione statale di 31 milioni di euro.
Si evidenzia, inoltre, che con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 luglio 2012, attualmente in fase di registrazione e successiva pubblicazione, al fine di facilitare l'operatività degli investimenti, è stato eliminato il vincolo del limite massimo del 40 per cento previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009 per gli investimenti del Fondo nazionale ai fondi locali.
Inoltre, sulla base degli accordi sottoscritti in attuazione dell'articolo 4, comma 2, del più volte richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009 la linea di intervento del Piano nazionale di edilizia abitativa relativa agli accordi di programma consentirà la realizzazione, a livello nazionale, di 17.101 alloggi (di cui 13.737 di nuova costruzione, 3.168 da recupero/ristrutturazione e 196 da acquisto di immobili già esistenti). Del totale sopraindicato, 7.220 alloggi saranno destinati al mercato dell'affitto permanente o per almeno 25 anni; 6.587 a riscatto dopo 10 anni; 3.314 saranno destinati al libero mercato. Le risorse che complessivamente potranno essere investite sono pari a circa 2,9 miliardi.
Per completezza d'informazione, per quanto concerne gli altri dicasteri destinatari dell'interrogazione in esame, si fa presente che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha evidenziato che fra gli strumenti di sostegno all'abitare è attivo il programma carta acquisti. Si tratta di una carta di pagamento elettronico, introdotta con il decreto-legge n. 112 del 2008 e relativa legge di conversione, per offrire un sostegno alle persone meno abbienti, tra l'altro, anche per il pagamento delle bollette domestiche di luce e gas.
Con la carta acquisti le spese vengono addebitate entro i limiti stabiliti dal programma, direttamente allo Stato, alle Regioni e agli Enti territoriali che hanno erogato specifici contributi.
La carta acquisti ha un valore di 40 euro mensili e viene caricata ogni due mesi con 80 euro sulla base degli stanziamenti via via disponibili; viene concessa agli anziani di età superiore o uguale a 65 anni e ai bambini di età inferiore ai tre anni (in questo caso il titolare della carta è il genitore) che siano in possesso dei requisiti previsti.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.