ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17187

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 674 del 31/07/2012
Trasformazioni
Trasformato il 18/09/2012 in 5/07919
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 31/07/2012
Stato iter:
18/09/2012
Fasi iter:

TRASFORMA IL 18/09/2012

TRASFORMATO IL 18/09/2012

CONCLUSO IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17187
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 31 luglio 2012, seduta n.674

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato dal Quotidiano di Puglia il 29 luglio 2012, Antonio Giustino, 52enne, napoletano, si è impiccato nel carcere di Lecce all'interno della sua cella;
secondo le prime ricostruzioni, il detenuto ha deciso di restare in cella, durante l'ora d'aria, che inizia alle 14 e termina alle 16, in modo da avere la cella sgombra. A quel punto, s'è letteralmente barricato, usando alcune brandine dei letti a castello, per poi mettere in atto l'insano gesto che l'ha portato alla morte;

sulla vicenda il vicesegretario generale dell'Osapp, Domenico Mastrulli, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Le carceri di Puglia, con quello di Lecce in primo piano, rappresentano un problema serio. Solo quindici giorni addietro un detenuto di Borgo San Nicola ha tentato la fuga e quello di oggi non è certo il primo episodio di suicidio»;
Antonio Giustino è il 33esimo detenuto che si toglie la vita dall'inizio dell'anno -:

se e come il 29 luglio 2012 fosse garantita la sorveglianza all'interno dell'istituto di pena in questione e se con riferimento al suicidio dell'uomo non siano ravvisabili profili di responsabilità sul piano amministrativo e disciplinare in capo al personale penitenziario; con chi dividesse la cella e di quanti metri quadrati disponesse il detenuto morto suicida;

se il detenuto morto suicida fosse alloggiato all'interno di una cella rispondente a requisiti di sanità e igiene;

se nel corso della detenzione il detenuto fosse stato identificato come potenziale suicida e, in questo caso, se fosse tenuto sotto un programma di osservazione speciale;

quante siano le unità dell'équipe psico-pedagogica e se e come possano coprire o coprano le esigenze dei detenuti del carcere di Lecce;

quali siano le condizioni umane e sociali del carcere di Lecce, in particolare se non ritenga di assumere sollecite, mirate ed efficaci iniziative, anche a seguito di immediate verifiche ispettive in loco, volte a ripristinare condizioni di legalità all'interno della struttura penitenziaria in questione, ampliando la dotazione del personale di polizia penitenziaria e contrastando l'elevato tasso di sovraffollamento ivi presente. (4-17187)