ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17146

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 673 del 26/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 03/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17146
presentata da
GIANLUCA BENAMATI
giovedì 26 luglio 2012, seduta n.673

BENAMATI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

l'ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, è vigilata dal Ministero dello sviluppo economico;

fra gli undici centri di ricerca ENEA diffusi sul territorio nazionale vi è il centro di ricerca di Brasimone, sito in provincia di Bologna a metà strada fra il capoluogo emiliano e Firenze;

il centro, di totale proprietà dell'ENEA, è la più grande area dell'Agenzia nel nord Italia con la ragguardevole superficie di circa 410 ettari di cui circa 100 urbanizzati;

il centro possiede 17 edifici principali di grandi dimensioni, 4 grandi aree sperimentali, 18.000 metri quadrati di superficie coperta, 31.000 metri quadrati di superficie utile di cui 18.550 per attività sperimentali e 12.550 per servizi e accessori;

in termini di collegamenti fisici e telematici il centro possiede tutti i collegamenti informatici interni ed i collegamenti esterni, ad alta velocità, necessari per un moderno centro ricerche ed è fisicamente collegato a Bologna e Firenze mediante l'autostrada A1 e la ferrovia Bologna-Firenze (stazione di San Benedetto Val di Sambro-Castiglione dei Pepoli);

il personale dipendente nel 2012, inclusi ricercatori, tecnici e amministrativi, ammonta a 90 unità ed era di 144 nel 2000 e di 237 nel 1987;

i costi di gestione del centro sono già stati ridotti dai circa 3,2 milioni di euro del 2005 ai poco meno di due milioni di euro del 2012 con numerosi tagli sulle attività di mantenimento e funzionalità sino ad arrivare ad un limite critico di sostenibilità;

è evidente che date le sue dimensioni la struttura del Brasimone ha capacità, ed è idonea ad accogliere un numero di ricercatori e di attività tecnico-scientifiche assai superiore all'attuale ed i suoi elevati costi fissi possono rendere anti economico uno sfruttamento parziale o marginale;

nel contempo l'ENEA ha subito e sta subendo numerosi tagli, ultimo del quali quello previsto nel decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 «Disposizioni urgenti per la revisione e della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini», per un valore di poco inferiore al quindici milioni e seicentomila euro nel triennio 2012-2014;

la somma dei tagli già apportati, e di quelli in via di definizione, ha già reso il contributo ordinarlo dello Stato all'Agenzia di molto inferiore alle sue spese di funzionamento e di mantenimento;

gli impegni assunti dal precedente Governo, fra cui l'ordine del giorno presentato dall'interrogante 9/4086/105, per iniziative normative tese a recuperare il taglio al contributo ordinario dello Stato ad ENEA già per il 2011 non hanno avuto riscontro;

ad oggi è assai plausibile che tagli ulteriori debbano essere affrontati dall'Agenzia con un ampio plano di ristrutturazione funzionale che limiti al massimo i costi anche in funzione di una focalizzazione dell'ENEA ormai non più rinviabile;

l'ENEA sta attraversando una fase commissariale -:

quale sia il piano tecnico economico dell'Agenzia per raggiungere gli obbiettivi delineati dalla nuova situazione finanziaria e, in questo quadro, quale siano nello specifico le iniziative in essere, o prospettiche, che riguardano il centro di Brasimone, al fine di avere garanzie non solo di sostenibilità ma anche di valorizzazione di questa importante realtà nell'ambito del sistema di ricerca industriale e tecnologica nazionale. (4-17146)