ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17122

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 672 del 25/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORI RICCARDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 25/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 25/07/2012
Stato iter:
27/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2012
DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/11/2012

CONCLUSO IL 27/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17122
presentata da
RICCARDO MIGLIORI
mercoledì 25 luglio 2012, seduta n.672

MIGLIORI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

è deceduto in circostanze misteriose Osvaldo Payà, storico dissidente cubano, leader del Movimento cristiano di liberazione, più volte condannato ai lavori forzati;

insignito dal Parlamento europeo nel 2002 del premio Sakharov, più volte candidato al Nobel per la pace, Osvaldo Payà è stato guida morale della resistenza pacifica al regime castrista, combattendo, in duri decenni di persecuzione, per la libertà e i diritti civili;

nello stesso incidente automobilistico ha trovato la morte anche Harold Cepero altro dissidente cubano e sono rimasti feriti gravemente due giovani dirigenti del partito popolare europeo;

non sono chiari i motivi e la dinamica dell'incidente tanto che sia il Governo spagnolo che il segretario generale del partito popolare europeo Antonio Lopez hanno chiesto al Governo cubano una indagine per chiarire esattamente le ragioni dell'incidente stesso -:

se non si ritenga opportuno chiedere ufficialmente al Governo cubano di fare chiarezza sui motivi dell'incidente automobilistico onde appurare definitivamente se la morte dei dissidenti cubani sia stata effettivamente accidentale. (4-17122)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 27 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 724
All'Interrogazione 4-17122 presentata da
RICCARDO MIGLIORI

Risposta. - Come noto, nel pomeriggio del 22 luglio 2012, il leader del movimento cristiano di liberazione, Oswaldo Payà - figura storica dell'opposizione al regime castrista nel 2002 insignito del premio Sakharov per la libertà di pensiero per la proposta di riforma delle istituzioni nota come progetto Varela - è deceduto a seguito di un incidente stradale avvenuto nelle vicinanze della città di Bayamo. Payà si trovava a bordo di un veicolo in compagnia di Harold Cepero, dissidente della provincia di Ciego de Avila - anch'egli deceduto nell'impatto - Àngel Carromero Barrios, esponente dell'organizzazione giovanile del Partido popular spagnolo, e Jens Aron Modig, rappresentante del Partito cristiano democratico svedese, questi due ultimi sopravvissuti.
Le notizie in un primo momento raccolte dai mezzi di informazione italiani (provenienti per lo più dai media di Miami, città a forte presenza di esuli cubani) mettevano in luce l'ipotesi che il regime castrista fosse direttamente coinvolto nell'incidente, anche sulla base delle dichiarazioni rilasciate dalla figlia di Payà, che a seguito della morte del padre attribuiva la responsabilità dell'accaduto alle autorità governative. In realtà, le informazioni raccolte dalla nostra Ambasciata a L'Avana e le affermazioni del Presidente della commissione cubana per i diritti umani, Elizardo Sànchez (altro autorevole membro della dissidenza cubana), non avvalorano tale ipotesi. L'assenza di un coinvolgimento del regime sarebbe stata confermata anche dalle dichiarazioni dello spagnolo Carromero Barrios, giovane esponente del Partido popular, che si trovava alla guida del veicolo al momento dell'incidente: l'ambasciatore spagnolo a Cuba ha infatti riferito che il suo connazionale avrebbe reso alle autorità cubane una dichiarazione in cui riconosce la sua responsabilità nell'incidente, causato da una guida troppo veloce su una strada in cattive condizioni.
L'ambasciatore di Spagna, anche in ragione del fatto che Payà è in possesso della cittadinanza spagnola, ha chiesto alle autorità cubane di effettuare un'esaustiva indagine sulle circostanze dell'incidente, registrandone la disponibilità.
Alla luce di quanto finora esposto, non si ritiene opportuno, in questa occasione, sollevare una protesta formale contro il Governo cubano, verso il quale non sono rilevabili né comprovabili responsabilità dirette in base alle informazioni di cui al momento si dispone. Su tale linea hanno concordato tutti gli ambasciatori dei Paesi membri dell'Unione europea accreditati a L'Avana, in un'apposita riunione dei rispettivi Capi missione tenutasi il 25 luglio 2012.
Ciò detto, è imperativo che l'attenzione verso il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali a Cuba rimanga elevata sia a livello nazionale che internazionale.
Tra l'altro, il Governo italiano ha sollecitato nelle settimane scorse - ma senza esito - la concessione del visto di uscita della vedova di Osvaldo Payà. Anche per questa ragione, il recente annuncio cubano riguardo all'eliminazione del permesso per l'espatrio dei suoi cittadini costituisce un importante passo avanti che va verso la direzione auspicata dal Governo italiano.
Il nostro Paese non manca quindi, sia attraverso i contatti dell'ambasciata d'Italia a L'Avana sia negli incontri con l'ambasciata cubana a Roma, di richiamare l'attenzione del Governo cubano sull'importanza del rispetto dei principi dello stato di diritto, sempre avvalendosi della consolidata linea di politica estera, del constructive engagement, incentrata sul mantenimento di un dialogo continuo, critico ma costruttivo con il regime.
Forte di questa linea-guida, che ha peraltro prodotto risultati positivi sul fronte delle relazioni bilaterali, il Ministro Terzi si è fatto fra l'altro promotore, in ambito Ue, dell'organizzazione di un seminario che commemori l'importanza della figura e dell'opera di Payà. Tale iniziativa è attualmente allo studio presso il Servizio europeo per l'azione esterna dell'Unione europea e sarà probabilmente realizzata con il patrocinio del Parlamento europeo, sede ritenuta più idonea per lo speciale legame esistente tra l'istituzione e Oswaldo Payà, da essa insignito nel 2002 del premio Sakharov per la libertà di pensiero.
Infine, su istruzione del Ministro Terzi, l'ambasciata a L'Avana, in rappresentanza del nostro Paese, ha partecipato in maniera sentita al lutto della famiglia ed alle esequie di Oswaldo Payà, riaffermando in maniera palese quei principi cardine del patrimonio civile italiano ed europeo, opportunamente richiamati da vari parlamentari.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Marta Dassù.