SBAI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione.
- Per sapere - premesso che:
l'articolo 3 della Costituzione cita espressamente: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali»;
«è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese»;
si apprende dai media un episodio scandaloso e discriminatorio nei confronti di una donna;
un dipendente egiziano dell'hotel Danieli di Venezia, non volendo prendere ordini da una superiore donna, si sarebbe prima licenziato per poi tornare e venire riammesso con la garanzia che prenderà direttive da un uomo;
se accertata, la decisione dell'hotel sarebbe gravissima, perché lede il diritto di una donna e dà spazio ad una concezione estremista dell'Islam;
questa decisione, sempre se accertata, aprirebbe la via, ad avviso dell'interrogante, ad una violazione dell'articolo 3 della Costituzione, che prevede libertà ed eguale dignità e trattamento di fronte alla legge;
questo comportamento del lavoratore egiziano è sintomo di un estremismo salafita che avanza a passo spedito, umiliando e discriminando le donne, prima col burqa e poi con la discriminazione sul lavoro -:
di quali elementi disponga il Governo in merito a questa vicenda;
come intenda il Governo agire per tutelare le donne e le ragazze vittime di discriminazione, nella vita e sul lavoro.
(4-17098)