ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 668 del 18/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: VERINI WALTER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 18/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 18/07/2012
Stato iter:
23/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/10/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/10/2012

CONCLUSO IL 23/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17016
presentata da
WALTER VERINI
mercoledì 18 luglio 2012, seduta n.668

VERINI e TRAPPOLINO. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

in base alle informazioni in possesso dell'interrogante, il Ministero della difesa risulta, per l'anno 2012, in obbligo di assunzione per la provincia di Terni, di 25 persone disabili e di 4 persone appartenenti alle categorie protette: tale inadempienza si protrae ormai da alcuni anni;

la legge 12 marzo 1999, n. 68 «Norme per il diritto al lavoro dei disabili», ha come finalità la promozione dell'inserimento e dell'integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato;

il comma 1 dell'articolo 3 di tale legge, «Assunzioni obbligatorie. Quote di riserva», stabilisce che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie protette con quote di riserva proporzionali al numero totale dei dipendenti dell'azienda;

le amministrazioni provinciali, attraverso i centri per l'impiego, giocano un ruolo fondamentale, nell'attività di orientamento, tutoraggio e ricerca occupazionale dedicate specificamente alle persone disabili;

esse svolgono altresì attività di sensibilizzazione dei soggetti pubblici e privati al rispetto e all'ottemperanza dei doveri prescritti dalla legge n. 68 del 1999 in merito all'assunzione di personale con disabilità;

nel caso di specie, dopo lunghi e infruttuosi tentativi di stipula di una convenzione tra il Ministero della difesa e la provincia di Terni per favorire l'inserimento mirato dei disabili e programmare nel tempo l'assolvimento degli obblighi di assunzione (la regione Umbria prevede accordi di durata massima di tre anni con il consenso dei sindacati), il 12 febbraio 2009 l'assessorato alla formazione dell'amministrazione provinciale ha proceduto all'avviamento numerico sui presenti per 14 disabili (tale era allora l'obbligo di assunzione);

il Ministero della difesa non ha dato seguito a tale avviamento, nonostante i ripetuti solleciti della provincia e, in data 21 ottobre 2009 con missiva, ha invocato il blocco delle assunzioni, inserendo nel blocco, contrariamente a quanto previsto dalle legge, anche le assunzioni dei disabili;

la motivazione addotta dal Ministero della difesa per tale blocco, è stata formalmente contestata dalla provincia secondo la quale essa è frutto di una errata interpretazione della normativa. Ciò nonostante il Ministero della difesa non ha modificato la propria decisione;

al fine di superare positivamente tale situazione di stallo, che riguarderebbe anche altre pubbliche amministrazioni del territorio, su espressa richiesta della provincia di Terni, in data 19 luglio 2010 si è svolto un incontro con il prefetto di Terni, gli enti pubblici inadempienti e la direzione provinciale del lavoro;

in tale occasione, vista la disponibilità degli enti inadempienti che, pur lamentando la difficoltà di applicazione della normativa, avevano ribadito la disponibilità a sensibilizzare le amministrazioni centrali, si stabilì la formazione di un gruppo di lavoro tra direzione provinciale del lavoro e provincia di Terni per dare seguito alle assunzioni dovute, secondo un calendario di incontri con le amministrazioni interessate a partire dal settembre 2010;

nulla però è scaturito dall'incontro avvenuto il 10 settembre 2010 tra la provincia e il Ministero della difesa, tanto che l'assessorato alla formazione nel gennaio 2011 ha informato il dipartimento della funzione pubblica sul perdurare dell'atteggiamento di inadempienza da parte di determinati enti pubblici nei confronti delle assunzioni di disabili e in particolar modo della situazione del Ministero della difesa, per il quale la stessa funzione pubblica aveva già chiesto chiarimenti a seguito della segnalazione da parte del padre di un soggetto disabile, che aveva partecipato all'avviamento numerico del 12 febbraio 2009;

in un parere espresso in data 25 gennaio 2011 dal dipartimento della funzione pubblica - in risposta ad una lettera inviata dal centro per l'impiego di Terni nella quale si denunciava l'inottemperanza degli uffici periferici delle amministrazioni riguardo agli obblighi di assunzione dei disabili e delle categorie protette - si legge: «la circolare n. 6/09 del 14 dicembre 2009 del Ministro per la funzione pubblica e l'innovazione che ha espressamente specificato, tra l'altro, che le assunzioni dei soggetti appartenenti alle categorie protette sono escluse dal blocco di cui alla legge n. 102/2009, nel limite del completamento della quota d'obbligo, in quanto trattasi di una categoria meritevole di tutela alla quale si deve assicurare in maniera permanente l'inserimento e l'integrazione lavorativa». Nella medesima circolare viene evidenziato, altresì, che la mancata copertura della quota d'obbligo riservata alle categorie protette è espressamente sanzionata sul piano penale, amministrativo e disciplinare secondo quanto previsto dall'articolo 15, comma 3, della legge 12 marzo 1999, n. 68;

in data 13 giugno 2012, il Ministero della difesa, direzione generale per il personale civile, in risposta ad una lettera della provincia di Terni circa gli obblighi di assunzione di tale amministrazione, ha scritto: «Questa A.D., è interessata da vari anni da un processo di riorganizzazione che ha portato alla chiusura ovvero al ridimensionamento di numerosi centri periferici. Tali interventi riduttivi hanno reso necessario reimpiegare sul territorio o presso altri enti della Difesa o presso altre Amministrazioni il personale degli enti in chiusura o in ridimensionamento. Quanto sopra ha di fatto impedito e impedisce di assumere presso quegli enti ulteriore personale a qualsiasi titolo»;

ad oggi la situazione resta immutata: a quanto consta agli interroganti, continua persistere in provincia di Terni una situazione di palese violazione degli obblighi previsti per i datori di lavoro pubblici contenuti nella legge n. 68 del 1999;

gli iscritti ai sensi della legge n. 68 in provincia di Terni sono circa 2.368 al 31 dicembre 2011 e in una situazione di profondo disagio sociale come quella che si sta vivendo, queste mancate assunzioni, specie dopo aver fatto regolari selezioni, pesano come un macigno sul territorio -:

se il Ministro interrogato non ritenga utile intervenire per verificare e prendere atto della situazione sopra esposta, chiarendo quali siano le motivazioni ostative che di fatto impediscono al Ministero della difesa di ottemperare all'obbligo di assunzione di personale disabile, in particolare nella provincia di Terni, così come stabilito dalla legge n. 68 del 1999. (4-17016)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 23 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 707
All'Interrogazione 4-17016 presentata da
WALTER VERINI

Risposta. - Si osserva, in linea generale, che la legge 12 marzo 1999, n. 68 - recante «norme per il diritto al lavoro dei disabili» - prevede, all'articolo 3, comma 1, lettera a), che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle proprie dipendenze lavoratori disabili nella misura del 7 per cento dei laboratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti.
Le assunzioni avvengono per chiamata numerica dagli elenchi - tenuti dai servizi per l'impiego - degli iscritti nelle liste di collocamento.
Ai fini dell'adempimento di tale obbligo, ogni anno l'amministrazione deve trasmettere ai centri per l'impiego di ogni provincia un prospetto informativo (seguendo una apposita procedura on-line) relativo ai lavoratori occupati appartenenti alla menzionata categoria.
La richiesta di avviamento al lavoro, da parte delle amministrazioni, s'intende presentata attraverso l'invio agli uffici competenti dei prospetti informativi.
L'articolo 11 della richiamata legge n. 68 del 1999 prevede, altresì, che i competenti uffici «al fine di favorire l'inserimento lavorativo dei disabili» possano stipulare convenzioni programmando le assunzioni nell'arco di un tempo predeterminato (ad esempio, nell'arco di un triennio o di un biennio).
Ciò premesso, per quanto attiene questa amministrazione occorre evidenziare che sussistono alcune criticità connesse alla particolare struttura organizzativa.
La difesa, infatti, è interessata da vari anni da un processo di riorganizzazione che ha portato alla chiusura o al ridimensionamento di numerosi enti periferici.
Tali interventi riduttivi hanno reso necessario reimpiegare sul territorio - presso altri enti della difesa o presso altre amministrazioni - il personale degli enti in chiusura o in ridimensionamento.
Ciò ha comportato - in assenza, il più delle volte, del consenso da parte delle amministrazioni coinvolte a riassorbire il personale in mobilità - l'assegnazione dei dipendenti coinvolti presso altri enti della difesa, con conseguenti gravi difficoltà di effettivo impiego, impedendo, di fatto, di assumere presso quegli enti ulteriore personale, a qualsiasi titolo.
Si osserva, inoltre, che la procedura informatizzata volta a verificare il rispetto della normativa in materia di collocamento mirato (che inizia - come già detto - con l'invio on line dei prospetti informativi), non consente di poter accertare, in via preventiva, le situazioni locali di esubero o meno: ne consegue, da ciò, che il dato riferito alla quota da riservare alle assunzioni obbligatorie a livello provinciale risulta necessariamente impreciso.
Da tener presente, ancora, che:

le categorie disabili vengono inquadrate nella seconda area, fascia retributiva F1, in quanto le loro assunzioni avvengono per qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo;

la dotazione organica già presenta, in tale Area, funzionale, squilibri rispetto alle effettive esigenze;

l'organico complessivo del personale civile della difesa - in virtù delle normative succedutesi nel tempo che hanno imposto e impongono alle pubbliche amministrazioni di ridurre gli assetti organizzativi e le dotazioni organiche di personale - è ormai pari al numero dei presenti.
Allo stato attuale, pertanto, l'amministrazione si trova nell'impossibilità di porre in atto quanto richiesto dall'interrogante, anche in relazione agli adempimenti delle recenti disposizioni in materia di spending review.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.