ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17009

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 668 del 18/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MISEROTTI LINO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 18/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/07/2012
Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2012
FORNERO ELSA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17009
presentata da
LINO MISEROTTI
mercoledì 18 luglio 2012, seduta n.668

MISEROTTI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

nei giorni scorsi alcuni quotidiani hanno segnalato all'attenzione dell'opinione pubblica un allarme legato alla sostenibilità del sistema pensionistico pubblico, derivante dall'assunzione da parte dell'INPS del deficit dell'INPDAP e dell'ex ENPALS, confluiti nel «SuperInps» con il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito, con modificazioni, dalla legge di conversione 22 dicembre 2011, n. 214 (cosiddetto decreto Salva Italia);

secondo la stima contenuta nella prima nota di variazione del bilancio preventivo 2012 dell'INPS, approvato dal Civ (Consiglio di indirizzo e vigilanza) dell'ente, infatti, la gestione finanziaria vedrà un disavanzo di quasi 6 miliardi di euro nel 2012, legato dal «buco» che l'Inpdap porta con sé e che è destinato a sfiorare i 7 miliardi di euro nel 2013 e nel 2014;

è indispensabile far luce su tutti i conti relativi al «SuperInps», per dare certezza ai pensionati ed evitare allarmismi che creano sfiducia anche sui mercati internazionali -:

se il Ministro interrogato non ritenga opportuno adottare iniziative volte ad apportare adeguati interventi correttivi per sanare il disavanzo economico e patrimoniale della gestione ex Inpdap in modo da garantire la sostenibilità della spesa pensionistica ed anche al fine di evitare allarmismi che inciderebbero negativamente sulla popolazione e, di riflesso, sui mercati internazionali. (4-17009)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 13 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 734
All'Interrogazione 4-17009 presentata da
LINO MISEROTTI

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, concernente la sostenibilità del sistema pensionistico in seguito all'incorporazione dell'Inpdap e dell'Enpals nell'Inps, si rappresenta quanto segue.
In linea generale, occorre premettere che l'articolo 21 del decreto-legge n. 201 del 2011 cosiddetto «salva Italia» ha previsto la fusione per incorporazione dell'Inpdap e dell'Enpals nell'Inps allo scopo di migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa nel settore previdenziale tramite un processo di razionalizzazione e riordino degli assetti organizzativi e funzionali degli enti pubblici a ciò preposti.
L'intervento di unificazione dei tre enti previdenziali e la creazione di un unico polo previdenziale pubblico consentirà di conseguire risparmi strutturali di gestione e nel contempo di garantire elevati ed omogenei livelli di servizio a tutti gli utenti.
L'interrogante richiama l'attenzione sugli effetti negativi che tale incorporazione potrebbe determinare sul bilancio dell'Inps al punto da compromettere la sostenibilità dell'intero sistema pensionistico.
Sulla questione evidenziata, i Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze, al fine di evitare allarmismi e possibili strumentalizzazioni, il 1° ottobre 2012, sono intervenuti con un comunicato stampa congiunto, chiarendo, nei termini di seguito illustrati, che il sistema previdenziale italiano non presenta rischi di sostenibilità.
Il disavanzo dell'ente previdenziale dei pubblici dipendenti, infatti, era noto e dipende da alcuni fattori strutturali quali il blocco del turn over negli enti pubblici che ha determinato uno sbilanciamento tra le entrate contributive e le uscite per prestazioni.
In proposito, si precisa che gli effetti negativi di tale disavanzo sul bilancio dell'Inps riguardano una rappresentazione esclusivamente contabile che era stata ampiamente prevista al momento dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011.
Per effetto dell'operazione di accorpamento, dal punto di vista meramente contabile, il nuovo polo previdenziale costituito dall'Inps assorbe il disavanzo dell'Inpdap. Si evidenzia, tuttavia, che nel nuovo Inps affluiscono anche tutti i trasferimenti effettuati a differente titolo dal bilancio dello Stato all'ex Inpdap.
Pertanto, dal punto di vista della finanza pubblica, l'accorpamento non produce alcun effetto negativo, in quanto interviene sulla regolazione dei trasferimenti tra enti della pubblica amministrazione con effetti di neutralità sulle singole voci (contributi/prestazioni previdenziali) del conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche, non venendo modificate le norme sostanziali che le regolano.
In tal modo, viene assicurata la stabilità di tutte le gestioni pensionistiche comprese quelle degli enti soppressi e confluiti nell'Inps.
In definitiva, l'operazione di accorpamento non comporta alcun effetto né sulle prestazioni previdenziali dovute ai lavoratori né sulla sostenibilità del sistema previdenziale nel suo complesso, la quale resta ampiamente confermata soprattutto in seguito alle modifiche ai diversi regimi pensionistici introdotte dalle riforme degli ultimi anni.
L'operazione di incorporazione, inoltre, comporta sicuri effetti positivi per la finanza pubblica realizzando una notevole riduzione, crescente nel tempo, delle spese di funzionamento attraverso l'eliminazione di duplicazioni e sovrapposizioni nelle strutture, nella logistica e nelle dotazioni strumentali.

Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Elsa Fornero.