ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16987

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 666 del 16/07/2012
Trasformazioni
Trasformato il 18/09/2012 in 5/07928
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 16/07/2012
Stato iter:
18/09/2012
Fasi iter:

TRASFORMA IL 18/09/2012

TRASFORMATO IL 18/09/2012

CONCLUSO IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16987
presentata da
RITA BERNARDINI
lunedì 16 luglio 2012, seduta n.666

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

nell'ottobre 2007 l'allora Ministro dell'interno Giuliano Amato ha diffuso la circolare n. 55 avente per oggetto «Matrimoni contratti all'estero tra persone dello stesso sesso. Estratti plurilingue di atti dello stato civile» (Protocollo n. 15100/397/0009861); la circolare è stata inviata in tutti i comuni italiani dando precise disposizioni sulla non trascrizione dei matrimoni effettuati all'estero dalle coppie dello stesso sesso;

ad avviso della prima firmataria del presente atto, la circolare ministeriale è in netto contrasto con il Trattato di Nizza sulla libera circolazione, con il Trattato di Lisbona sulla lotta ad ogni forma di discriminazione e con la direttiva europea 2004/38/CE, in particolare gli articoli 3, 9, 10 e 33;

l'articolo 2 del decreto-legge n. 30 del 6 febbraio 2007, che recepisce la direttiva europea 2004/38/CE, cita in modo chiaro il fatto che i «familiari» possono ricongiungersi e vengono definiti come tali anche i «coniugi», ed è fuor di dubbio che il termine si riferisca alla figura del coniuge così come essa è configurata nel Paese in cui il matrimonio tra persone dello stesso sesso è celebrato e che in base alla direttiva stessa deve essere riconosciuto come tale; tale interpretazione è stata sostenuta anche dalla Corte di cassazione (Cassazione Penale Sezione I Sentenza n. 1328 del 19 gennaio 2011), e, più recentemente, dal tribunale civile di Reggio Emilia con ordinanza 1401/2011 depositata il 13 febbraio 2012;

la circolare Amato del 2007 dal punto di vista del diritto antidiscriminatorio vìola l'articolo 43 del decreto legislativo n. 286 del 1998 (testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero);

diverse sentenze della Corte di cassazione, in particolare la più recente 4184/2012, hanno esplicitamente escluso che i matrimoni tra persone dello stesso sesso possano dirsi contrari all'ordine pubblico, tale indicazione si ricava anche dalla sentenza 138 della Corte costituzionale, invece la circolare Amato 2007/55 motiva proprio per ragioni di ordine pubblico l'indicazione riguardo la non trascrivibilità dei matrimoni contratti all'estero;

il Parlamento europeo ha recentemente approvato il rapporto Lechner sulla «giurisdizione, la legge, il riconoscimento e l'applicazione delle decisioni e degli strumenti relativi alla successione e la creazione di un Certificato Europeo di Successione» e del rapporto della deputata Sophie In't Veld sull'eguaglianza, che chiede alla Commissione ed agli Stati membri di «elaborare proposte per il mutuo riconoscimento delle unioni civili e delle famiglie dello stesso sesso»;

il 14 aprile 2012 l'associazione radicale Certi Diritti, che da anni si batte per il ritiro della circolare Amato, ha mandato una lettera ai membri del Governo, co-firmata oltre che dalla prima firmataria del presente atto anche da Anna Paola Concia, deputata del Pd, Yuri Guaiana, segretario associazione Radicale Certi Diritti, Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay, Paola Brandolini, presidente Arcilesbica, Luca Possenti, vice presidente famiglie Arcobaleno e Rita De Santis, presidente AGEDO, nella quale veniva chiesto ai destinatari di attivarsi per ritirare la circolare Amato 2007/55;

in risposta a quella lettera il Ministro per i rapporti con il Parlamento con lettera del 15 maggio 2012 (prot. 62-2012) scrisse che aveva ritenuto «di inoltrare la nota di trasmissione al Ministro dell'interno, competente per valutare la richiesta in merito alla circolare Amato n. 55 del 18 ottobre 2007»;

recentemente il Ministro dell'interno ha fatto sapere per le vie brevi ai rappresentanti della associazione radicale Certi Diritti che la sollecitavano a dare una risposta riguardo alla richiesta di ritiro della circolare Amato, che della questione era stato investito anche un altro Ministro -:

quali siano gli orientamenti dei Ministri interrogai riguardo alle questioni poste in premessa con particolare riguardo agli effetti prodotti dalla circolare Amato 2007 n. 55 rispetto alle leggi citate, alla direttiva europea citata, ai documenti votati dal Parlamento europeo, così come per le diverse sentenze del tribunale di Reggio Emilia e della Corte di cassazione;

se il Ministro dell'interno non ritenga urgente ritirare la circolare Amato 2007 n. 55 viste le evidenti diverse forme di discriminazione che determina;

se la questione sia all'attenzione del Ministro dell'interno o se, e in relazione a quali profili, sia trattata anche da altri Ministri;

se non ritengano che tale circolare Amato possa porsi in netto contrasto con la lotta alle discriminazioni nei confronti delle persone lesbiche e gay e in contrasto con le norme che prevedono la trascrizione dei matrimoni contratti all'estero da cittadini italiani nelle anagrafi dei Comuni. (4-16987)