PALOMBA. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
in data lunedì 25 giugno 2012, alle ore 7:00, presso lo stabilimento della Portovesme srl, localizzato nella zona industriale di Portovesme (CI), veniva rilevata, mediante l'apposito portale radiometrico posto all'ingresso del suddetto stabilimento, una fonte radioattiva proveniente dai contenitori (big bag), che contenevano i fumi di acciaieria (utilizzati quale materia prima nel processo produttivo). Detti materiali, venivano attinti, e trasportati all'interno dello stabilimento, da una nave cargo, proveniente dalla Grecia, ormeggiata nel porto industriale di Portovesme;
scattato l'allarme, grazie al portale radiometrico sopra citato, gli esperti della stessa società Portovesme srl, con l'utilizzo di due contatori «geiger» portatili, hanno riscontrato che alcuni sacchi di fumi, scaricati all'interno della fabbrica, erano contaminati dal Cesio 137;
nel frattempo, lo scarico dei fumi di acciaieria dal cargo greco è proseguito regolarmente, ma in altre due occasioni è scattato nuovamente l'allarme radioattività; a quel punto, i responsabili della Portovesme srl, hanno provveduto ad inviare un campione del materiale presso l'università di Cagliari. Anche l'università di Cagliari, dipartimento di fisica, ha confermato la presenza di Cesio 137 con una concentrazione di 3.7 becquerel/gr. Sabato 30 giugno 2012, la nave cargo con il suo carico di fumi di acciaieria, è stata rispedita al porto di provenienza (Grecia);
il Cesio 137 è un metallo alcalino molto solubile in acqua e chimicamente tossico in piccoli quantitativi. L'impropria manipolazione delle sorgenti di raggi gamma da Cesio 137 può portare al rilascio di questo radionuclide e a malattie o danni da radiazione;
esiste l'oggettiva suscettibilità degli scarti di acciaieria di essere contaminati da fonti radioattive;
la società Portovesme srl ha già dovuto far fronte ad emergenze connesse alla presenza di fonti radioattive presenti nei materiali di recupero acquistati dalle acciaierie -:
se i Ministri interrogati non ritengano opportuno assumere iniziative per prevedere un rilevatore di radioattività già nella fase di scarico dei materiali che vengono manipolati nel porto industriale di Portovesme (possibilmente installati negli apparati della gru con controllo remoto da parte dell'operatore);
se ritengano opportuno assumere iniziative per installare o, laddove già presente, attivare un portale radiometrico nei porti dove tali fumi di acciaieria (nella fattispecie i porti di Cagliari e Porto Torres), sempre destinati alla società Portovesme srl, transitano. (4-16981)