ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16969

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 666 del 16/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 16/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 16/07/2012
TOTO DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 16/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16969
presentata da
ALDO DI BIAGIO
lunedì 16 luglio 2012, seduta n.666

DI BIAGIO, GRANATA e TOTO. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

la tragedia della Costa Concordia, avvenuta nella notte del 13 gennaio 2012 presso l'isola del Giglio in Toscana si configura come uno degli eventi più drammatici della storia italiana recente in virtù del numero di vittime coinvolto, delle opacità procedurali che sottendono l'incidente e per i riflessi economici e ambientali che siffatto incidente sta determinando nel Paese e segnatamente nell'area direttamente coinvolta;

un'associazione temporanea di imprese - comprendente le società piombinesi Bertocci, Siderpiombino, Gb e Comip - aveva provveduto a sottoporre alla Costa Crociere, un progetto per la realizzazione della piattaforma marina di sostegno per la messa in sicurezza della nave Concordia per un valore di circa un milione di euro: il progetto prevede la costruzione di cinque piattaforme per il sostegno dello scafo della nave durante le operazioni di raddrizzamento;

dalle informazioni diramate a mezzo stampa, risulta che la Loc - Assicurazione della società americana che detiene la Costa Crociere -, abbia optato per l'affidamento del suddetto incarico alla Fincantieri s.p.a. azienda pubblica italia, controllata da Fintecna, società finanziaria italiana a sua volta controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze;

l'affidamento dell'intero appalto a Fincantieri, di cui gli interroganti al momento ignorano le ragioni, rischia di escludere dalla dinamiche di partecipazione e di messa in sicurezza dell'area quelle società che sono operative nella stessa e che - conoscendo il territorio e avendo adeguati strumenti per operare - avrebbero di certo garantito maggiore efficienza in una condizione di trasparenza ed efficacia;

sebbene i referenti istituzionali della regione siano favorevoli all'appalto unico alla società di Stato, hanno ventilato l'ipotesi di considerare Fincantieri come capo-commessa dell'appalto non negando l'ipotesi di un coinvolgimento di altre aziende toscane nelle varie fasi di intervento;

non sussistendo al momento alcun tipo di vincolo in capo a Fincantieri di procedere con subappalti di parte di lavori alle aziende toscane, in primis quelle di Piombino, emerge in capo agli interroganti il dubbio che la società di Stato possa procedere con i lavori in forma autonoma e discrezionale coinvolgendo magari altre società ed escludendo di fatto quelle imprese del territorio che in più occasioni hanno manifestato l'intenzione di contribuire al risanamento dell'area;

sebbene non si intenda mettere in discussione il coinvolgimento di Fincantieri, si intende piuttosto esorcizzare l'ipotesi che con il contratto unico di affidamento la società di Stato si senta libera di gestire i lavori in piena discrezionalità eventualmente rimettendo gli stessi e i relativi subappalti ad altre società, anche in considerazione delle attuali criticità che sembrano condizionare la società di Stato sul versante dei tempi di consegne e modalità di esecuzione dei lavori;

il capo della protezione civile Gabrielli in data 4 luglio 2012 ha evidenziato che i lavori di messa in sicurezza della Nave Concordia, in particolare le procedure di raddrizzamento della struttura, - attività che originariamente avrebbero coinvolto le società piombinesi - inizieranno a partire dal 31 agosto;

appare opportuno evidenziare che l'esclusione delle imprese toscane dalle dinamiche di affidamento dei lavori rischia di creare un ulteriore elemento di criticità economiche e operative per le tante imprese che già vivono un'impasse economica, segnatamente sul versante siderurgico;

sarebbe auspicabile garantire il coinvolgimento delle aziende toscane nelle attività di messa in sicurezza della nave almeno attraverso la formula operativa del subappalto da parte di Fincantieri, al fine di consentire alle aziende del territorio di essere parte attiva del risanamento e della rinascita e per contribuire al rinvigorimento del tessuto economico di un'area pesantemente vessata dalla tragedia di gennaio e dalla congiuntura economica non semplice -:

quali iniziative di competenza si intendano intraprendere al fine di garantire il coinvolgimento delle aziende toscane nel progetto di recupero della nave Concordia, anche attraverso dinamiche di subappalto da parte di Fincantieri.(4-16969)