ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16931

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 664 del 11/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: CECCACCI RUBINO FIORELLA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 11/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16931
presentata da
FIORELLA CECCACCI RUBINO
mercoledì 11 luglio 2012, seduta n.664

CECCACCI RUBINO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

nella bozza dello schema di regolamento recante «disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento», con particolare riferimento all'allegato B, fatta circolare nei giorni scorsi, si evince che il Ministero intende riunificare in un'unica classe di concorso (denominata A-17: filosofia, storia e scienze umane), le due pre-esistenti: 36/A (filosofia, psicologia e scienze dell'educazione) e 37/A (filosofia e storia);

dagli incontri che il Ministero ha avuto con i soggetti interessati sono emersi problemi relativi alla gestione della fase transitoria della riforma; infatti, sembra che si intenda stabilire, all'interno della nuova classe di concorso, due sottoclassi, nelle quali confluirebbero automaticamente i vecchi abilitati, secondo il proprio percorso di studi. Ciò nonostante, nell'indicare quali materie saranno insegnate da ciascuno degli abilitati in ognuna delle due sottoclassi, il Ministero intende assegnare ad una (denominata A-117) l'insegnamento della filosofia e della storia in tutti i licei, e all'altra (denominata A-217) l'insegnamento delle sole scienze umane, venendosi così a creare il paradosso che un laureato in filosofia, abilitato nella classe di concorso per «filosofia e scienze umane», non potrà più insegnare la filosofia;

questa grave incongruenza diventa ancor più paradossale se si pensa che: a) il numero minimo di esami di filosofia richiesti nei piani di studi per le due vecchie classi di concorso erano i medesimi; b) le prove di idoneità concorsuali per la filosofia erano identiche; c) la prova d'accesso e il percorso formativo SSIS negli scorsi dieci anni era eguale per quel che concerne le competenze filosofiche;

è evidente che gli abilitati nella classe di concorso 36/A (ridenominata A-217) hanno le stesse credenziali per insegnare la filosofia di quelli della 37/A (ora A-117);

la sola diffusione della bozza ha fatto scatenare forti reazioni da parte del mondo dell'insegnamento che denuncia problemi di carattere giuridico, in quanto chi è stato riconosciuto finora abilitato all'insegnamento della filosofia si vede improvvisamente privato di questo diritto, con la conseguenza di una valanga di ricorsi cui dovrà far fronte il Ministero;

lo stesso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, proprio nel 2012, aveva stabilito, nella nota n. 2320 del 29 marzo 2012, (in applicazione del decreto ministeriale n. 39 del 1998), l'equipollenza delle due classi di concorso in tutti i percorsi liceali, ad eccezione del classico e dello scientifico riservati, per tradizione idealistica, più che per logica, alla sola 37/A2 -:

se il Ministro interrogato non intenda rivedere tale posizione trovando una soluzione soddisfacente per le classi di concorso coinvolte nella riforma in grado di garantire sia alla classe A-217 (ex 36/A) sia alla classe A-117 (ex 37/A) il diritto legittimo di accedere all'insegnamento di filosofia. (4-16931)