ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16927

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 664 del 11/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MANCUSO GIANNI
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 11/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CROLLA SIMONE ANDREA POPOLO DELLA LIBERTA' 11/07/2012
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/07/2012
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 11/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16927
presentata da
GIANNI MANCUSO
mercoledì 11 luglio 2012, seduta n.664

MANCUSO, CROLLA, CICCIOLI e BARANI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

il decreto legge «disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati» (spending review), varato dal Consiglio dei ministri del 5 luglio 2012 prevede il blocco, per tre anni, dal 2012 al 2014, degli adeguamenti ISTAT per i canoni degli immobili in affitto alla pubblica amministrazione;

il decreto stabilisce che i canoni degli immobili presi in affitto dalla pubblica amministrazione siano tutti rinegoziati, con l'obiettivo di una riduzione degli affitti di almeno il 15 per cento;

viene prevista, per la pubblica amministrazione, la possibilità di recedere dai contratti, anche quelli in essere;
saranno ridotti gli spazi a uso ufficio a disposizione delle amministrazioni statali: i nuovi uffici saranno tarati su una dimensione pari a 12/20 metri quadro per addetto, mentre precedentemente il criterio era di 20/25 metri quadri per addetto;

viene poi prevista la riduzione degli spazi destinati agli archivi delle amministrazioni dello Stato;

alcune casse di previdenza privatizzate (come Inarcassa, Cassa ragionieri e INPGI) hanno parte del loro patrimonio immobiliare sotto contratto d'affitto a enti pubblici;
secondo le nuove norme, parte di questo patrimonio verrà lasciato sfitto dagli enti occupanti;

la destinazione d'uso di tali immobili, però, prevede che essi possano essere affittati solo a enti pubblici;

AdEPP, l'associazione di tutte le Casse, sta raccogliendo i dati relativi per chiedere al Governo di intervenire -:

se il Governo intenda un'iniziativa urgente che permetta ai comuni di cambiare la destinazione d'uso degli immobili affittati a enti pubblici, perché essi possano essere riaffittati e reimmessi sul mercato. (4-16927)