ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16925

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 664 del 11/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: SBAI SOUAD
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 11/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 11/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16925
presentata da
SOUAD SBAI
mercoledì 11 luglio 2012, seduta n.664

SBAI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'interno, al Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione.
- Per sapere - premesso che:

in Italia manca un network delle competenze universitarie nel campo delle scienze umane e sociali per il Mediterraneo e il Mondo Islamico;

il clima storico e politico, in piena primavera araba, impone di prendere coscienza, anche a livello giuridico e culturale, dell'avvicinamento delle due sponde del Mediterraneo;

è importante che la politica italiana faccia una scelta di lungo periodo, immaginando l'evoluzione complessa dei rapporti con i paesi musulmani;

è decisivo fare rete, per integrare le competenze presenti attualmente nelle università italiane ponendole al servizio del sistema Paese al fine di recuperare strategicamente un ruolo centrale nelle relazioni euro-mediterranee e, più in generale, verso il mondo arabo e islamico;

la presentazione degli studi in memoria del professor Francesco Castro, organizzata presso la Camera dei deputati il 9 luglio 2012, è stata l'occasione per ribadire l'esigenza di una rete strategica di competenze orientalistiche e giuridico-comparatistiche;

manca, a tutti gli effetti, in Italia un team sia umano che strutturale di persone ed esperti che sappiano relazionare e relazionarsi con il mondo arabo e che non siano pericolosamente vicini ad ideologie estreme e radicali;

sussiste, in Italia, una poca e cattiva conoscenza del fenomeno Islam e di tutte le sue reali connotazioni, laddove informazione distorta e insegnamenti di imam fai da te, non fanno altro che deviare la conoscenza da ciò che davvero la cultura e sfera giuridica islamica sono;

tutto questo crea dei veri e propri disastri nelle comunità e altrettanti scontri con la società civile italiana;

non esiste al momento un polo unico di esperti e di professionisti a cui le istituzioni o il mondo della cooperazione (terzo settore) possano rivolgersi con speranza di neutralità;

il progetto di istituire il centro interdisciplinare di studi sul Mondo Islamico (oggi dedicato a Francesco Castro) presso l'università di Roma «Tor Vergata» si realizza intorno a queste prospettive;

tale Centro, vista la sua natura pubblica e senza la necessità di dovere creare nuove e costose strutture, potrebbe diventare facilmente e in tempi rapidi un punto di riferimento per esponenti dell'amministrazione dello Stato o della progettazione strategica delle linee politiche;

l'istituto per l'Oriente «C.A. Nallino», che già associa le migliori competenze orientalistiche italiane e continua ad esistere ininterrottamente dal 1921 come uno dei centri nevralgici per chi voglia per avvicinarsi al mondo islamico e comprenderne la complessità, sarebbe il primo candidato a collaborare;

le risorse per la realizzazione di questo progetto potrebbero essere estrapolate prevalentemente dalla partecipazione a progetti di ricerca promossi a livello locale, nazionale ed europeo, oltreché dall'offerta di corsi di alta formazione post-laurea aperti a soggetti pubblici e privati;

in coerenza con gli obiettivi generali dell'Agenda Europa 2020, il centro potrebbe poi dedicarsi a specifici approfondimenti delle tematiche connesse con il programma di integrazione europea, nell'ottica di una crescita comune, solidale e sostenibile dei paesi membri;

mantenendo un'attenzione specifica alle comunità islamiche e alle istanze dei musulmani e delle musulmane presenti sui nostri territori, si potranno affrontare questioni connesse con: cittadinanza, giustizia e legalità - dialogo tra culture e identità presenti in Europa - protezione e integrazione sociale -:

se il Governo intenda prendere in considerazione tale prospettiva e opportunità;

se il Governo intenda porre in essere delle analisi di fattibilità e di sostenibilità del progetto in questione, lavorando per unire più realtà accademiche e creare quindi un sapere condiviso e utile alla collettività;

se il Governo intende studiare eventualmente una formula alternativa a quella presentata per venire incontro alle necessità, di vario genere, che insistono in relazione all'arrivo dei migranti di origine arabo-islamica in Italia, la cui presenza sul territorio va valutata e gestita al meglio. (4-16925)