ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16900

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 662 del 09/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: CARELLA RENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GASBARRA ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2012
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2012
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2012
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/07/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16900
presentata da
RENZO CARELLA
lunedì 9 luglio 2012, seduta n.662

CARELLA, GASBARRA, MORASSUT, META e BRATTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

l'emergenza ambientale del territorio ricadente all'interno del bacino del fiume Sacco, che scorre attraverso le province di Roma e Frosinone, è dovuta alla presenza d'isomeri di esaclorocicloesano che hanno contaminato l'argine fluviale e il suolo circostante;

la contaminazione sarebbe dovuta alla percolazione dei suddetti agenti chimici nell'area del comune di Colleferro che, fino a trenta anni fa, era occupata da un'industria chimica e dove sono stati rinvenuti fusti interrati illegalmente e scarti di lavorazioni;

con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 maggio 2005 è stato dichiarato, fino al 30 aprile 2006, lo stato di emergenza socio-economico-ambientale nel territorio del bacino del fiume Sacco e, con successiva ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 10 giugno 2005, n. 3441, sono stati previsti interventi urgenti finalizzati al superamento della fase dell'emergenza nel territorio dei comuni di Colleferro, Segni e Gavignano della provincia di Roma e dei comuni di Paliano, Anagni, Ferentino, Sgurgola, Morolo e Supino della provincia di Frosinone; l'intera area è stata inserita tra i siti d'interesse nazionale da bonificare di competenza del Ministero dell'ambiente; in data 2 dicembre 2005, in attuazione della disposizione introdotta all'articolo 11-quaterdecies, comma 15, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, è avvenuto tale inserimento;

le attività della struttura commissariale prevedono:

la perimetrazione provvisoria del sito che interessa i nove comuni citati;

l'individuazione ed attivazione delle prime misure di messa in sicurezza d'emergenza per rifiuti, suoli e acque contaminati;

l'individuazione e l'attivazione delle indagini di caratterizzazione delle aree, pubbliche e private, al fine di definire l'estensione e la gravità della contaminazione;

l'attivazione della sorveglianza sanitaria, epidemiologica e veterinaria;

la definizione del perimetro del nuovo sito da bonificare di interesse nazionale, in accordo con tutti i comuni interessati ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge n. 426 del 1998;

ad oggi la perimetrazione del sito risulta solo sulla carta e, nonostante le zone in prossimità del fiume dovrebbero essere interdette, il foraggio prodotto lungo le sponde del Sacco continua ad essere usato per l'alimentazione del bestiame e va a finire nella catena alimentare;

ci sono ritardi nella bonifica del sito denominato «ARPA 1», mentre per il secondo sito - ARPA 2 - non è ancora partita la gara d'appalto; infine si registrano ritardi ancora più gravi nell'intervento nell'area dov'era situata la fabbrica;

vi sono dubbi sull'efficacia dell'esperimento della coltivazione di piante in alcune parti degli argini del fiume e che dovrebbero servire per la bonifica, mentre ulteriori perplessità nascono dalle modalità di smaltimento delle biomasse utilizzate per assorbire la molecola inquinante;

appare preoccupante la posizione del commissario Di Palma a causa dei numerosi incarichi e consulenze che lo hanno visto legato con molti dei soggetti coinvolti nelle vicende ambientali di cui è stata vittima la città di Colleferro e l'intera Valle del Sacco;

l'avvocato Di Palma, fino al mese di gennaio 2012 era consulente giuridico dell'Agenzia spaziale italiana, la quale, con Avio, ha formato la società Elv, responsabile del progetto del missile Vega, con sede operativa a Colleferro, a poche centinaia di metri dai siti contaminati; inoltre l'avvocato Di Palma era in stretti rapporti con Enrico Saggese, l'ex manager Finmeccanica finito nel 2008 alla presidenza dell'agenzia spaziale italiana, con un passato ai vertici della Avio spa, proprietaria dei terreni contaminati di Colleferro; infine, Di Palma e Saggese fanno entrambi parte del comitato scientifico della potente associazione Demetra, molto attiva nell'organizzare convegni e convention con una forte partecipazione -:

a che punto sia lo stato attuale della bonifica nelle aree ex BPD e lungo le aree perimetrate del fiume Sacco;

se vi siano dati sulla situazione epidemiologica della popolazione e quali misure siano state messe in atto per le persone contaminate;

se non si ravvisi la presenza di un palese conflitto di interessi nella persona del commissario della bonifica, avvocato Di Palma, e se si intenda valutare con la massima attenzione, anche alla luce della lentezza con cui stanno procedendo gli interventi, l'opportunità di mantenere l'affidamento di un così delicato incarico. (4-16900)