ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16815

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 659 del 03/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: CALEARO CIMAN MASSIMO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 03/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 03/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16815
presentata da
MASSIMO CALEARO CIMAN
martedì 3 luglio 2012, seduta n.659

CALEARO CIMAN. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

in questo periodo dell'anno, come è noto, il Governo sta predisponendo il bilancio dello Stato per il 2013;

a tutt'oggi, non si ravvisa alcun segnale positivo riguardo al mantenimento dei contributi alle scuole paritarie nella stessa misura di quella del 2012, e ciò è motivato ovviamente facendo appello alla grave situazione economica del Paese;

da 12 anni (dalla entrata in vigore della legge n. 62 del 2000 sulla parità scolastica) la questione del finanziamento delle scuole paritarie, pilastro del sistema pubblico nazionale dell'istruzione, è irrisolto. Negli ultimi anni, si è consolidata la prassi del «doppio binario»: in sede di bilancio annuale dello Stato viene previsto un contributo ordinario di importo «ridotto»; con la legge finanziaria (ora di stabilità), il Parlamento provvede ad una integrazione, spesso dopo le numerose e frequenti proteste degli operatori del settore;

il contributo pubblico per le scuole paritarie, facendo una breve analisi a ritroso nel tempo, appare praticamente analogo da dieci anni, con una tendenza al ribasso;

di questo irrisolto grave problema soffrono, in particolare, le scuole dell'infanzia. In Italia sono 650 mila i bambini dai 3 ai 6 anni che le frequentano (il 40 per cento della popolazione scolastica di quella età);

nel Veneto tale percentuale sale al 67 per cento (prima in Italia): cioè due bambini su tre frequentano le scuole materne paritarie, in gran parte gestite da parrocchie, associazioni genitori, congregazioni ed enti no profit;

esse sono, come unanimemente viene riconosciuto, un unico, straordinario patrimonio civile, sociale ed economico di valore incommensurabile della regione e non sostenerle limitandone vieppiù il finanziamento, come sembra stia avvenendo, significa provocarne il declino e la chiusura;

tale politica appare oltretutto priva di razionalità dal momento che, solo nel Veneto, le scuole materne parificate consentono un risparmio per la finanza pubblica di oltre 520 milioni di euro l'anno -:

quali siano le intenzioni del Governo in relazione alla definizione dei contributi pubblici spettanti per il 2013 alle scuole paritarie. (4-16815)