DIMA. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
le abbondanti nevicate dello scorso inverno hanno causato danni evidenti al patrimonio boschivo di molti comuni della provincia di Cosenza, traducendosi nella caduta, a causa del peso della neve accumulata sugli alberi, di un'enorme quantità di rami e fronde;
nell'immediato, gli enti preposti, comuni, azienda forestale, protezione civile, hanno provveduto a porre in essere iniziative dirette a ripristinare la viabilità interrotta, a riattivare la regolare fornitura di energia elettrica e gas, a soccorrere gli abitanti delle zone montane rimaste isolate, a porre in salvo numerosi capi di bestiame;
dopo questi interventi, si sarebbe dovuto procedere alla raccolta degli arbusti, alla messa in sicurezza degli alberi più danneggiati e soprattutto alla pulizia del sottobosco per ridurre il rischio di incendi nella stagione estiva;
nonostante le sollecitazioni in tal senso, poco o nulla è stato fatto in termini di salvaguardia e tutela del boschi dal pericolo di incendi tanto è vero che ancora oggi fanno mostra di sé al bordi delle strade enormi quantità di legname ormai secco e mai smaltito;
com'era ampiamente prevedibile, con l'arrivo della stagione estiva, si stanno già registrando i primi incendi, alcuni dei quali, molto gravi per ampiezza ed intensità, hanno provocato il ricorso agli aerei della protezione civile;
in particolar modo, nei comuni di Corigliano e Rossano, proprio in questi giorni, si sono verificati alcuni incendi che hanno distrutto oltre 30 ettari di querceto e di sughero e che sono stati spenti solo grazie all'intervento di un elicottero ed un aereo della protezione civile ed all'opera encomiabile del personale dei vigili del fuoco di Rossano che ha lavorato per più di 12 ore -:
quali iniziative il Ministro intenda porre in essere per sollecitare l'adozione di interventi più puntuali da parte delle strutture competenti al fine di evitare il verificarsi di pericolosi incendi, che alimentati dalla presenza di materiale legnoso mai smaltito, potrebbero tradursi in un concreto pericolo per l'incolumità dei cittadini. (4-16771)