MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
con l'interrogazione a risposta scritta 4-09702 gli interroganti hanno chiesto chiarimenti in merito ai fatti che avevano coinvolto il caporal maggiore scelto Sinesio Sardelletto;
la terza sezione del Consiglio di Stato con il parere n. 2007/2009, deliberato nell'adunanza del 12 ottobre 2010 si è espressa favorevolmente all'accoglimento del ricorso mediante cui il Sardelletto aveva impugnato la sanzione disciplinare di tre giorni di consegna inflittagli dal comandante di corpo;
la risposta fornita agli interroganti appare fuori luogo nella parte in cui afferma che «dalla lettura del richiamato parere del Consiglio di Stato, la valutazione del provvedimento disciplinare impugnato risulta incentrata sulla riconducibilità o meno dell'incidente al ricorrente. Al contrario, la condotta censurata dal comandante di corpo concerne, piuttosto, la condotta di guida del graduato che ha configurato, per negligenza ed imprudenza, un'autonoma infrazione. Sanzionata, quindi, prescindendo dal suo eventuale apporto causale al verificarsi del sinistro; il procedimento disciplinare è stato condotto e definito in aderenza alle vigenti disposizioni normative, con l'osservanza delle garanzie sostanziali e procedurali previste in favore dell'incolpato; l'inchiesta amministrativa esperita ha rilevato profili di colpa grave a carico dei conduttori dei mezzi coinvolti nel sinistro; i provvedimenti adottati dal comandante di reggimento pro tempore caratterizzati da ampia autonomia e discrezionalità, risultano completi, esaustivi e aderenti alla normativa vigente». Infatti se l'amministrazione avesse ritenuto errato il parere del supremo Consesso, avrebbe potuto, e dovuto, resistervi nei modi previsti dalla vigente normativa;
in data 15 febbraio 2012, rilevando la sostanziale coincidenza del parere del Consiglio di Stato con le proprie motivazioni, la Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Lombardia, con la sentenza 73/2012, ha respinto la domanda di risarcimento avanzata dall'amministrazione militare nei confronti del caporal maggiore Sardelletto;
dalla semplice lettura delle decisioni degli organi giudicanti sopra richiamate si evince secondo l'interrogante l'erroneità e l'estrema superficialità dell'azione intrapresa dall'amministrazione militare nei confronti del caporal maggiore Sardelletto -:
quali immediate azioni intenderà adottare per ristorare il militare in premessa del danno che innegabilmente ha dovuto patire a causa dell'annullato procedimento disciplinare e dalla citazione in giudizio innanzi alla Corte dei conti.
(4-16755)