ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16753

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARMO ROBERTO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 27/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16753
presentata da
ROBERTO MARMO
mercoledì 27 giugno 2012, seduta n.657

MARMO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

stando ad alcune anticipazioni di stampa, un piano elaborato nel mese di marzo 2012 dal Ministero della salute e dal Ministero dell'economia e delle finanze prevederebbe il taglio di undicimila strutture sanitarie da operare entro il 31 dicembre 2012 nelle regioni sottoposte al piano di rientro della spesa sanitaria (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia);

stando a quanto indicato nel succitato documento, le strutture sanitarie complesse dovrebbero diventare 4.917 e quelle semplici 6.441, a fronte, rispettivamente, delle 15.793 e 6.738 attuali; si procederebbe, dunque, ad un'eliminazione nel territorio di circa 1.821 strutture complesse e 9.352 strutture semplici;

a giudizio dell'interrogante l'eliminazione delle strutture sanitarie rischia di tradursi in una riduzione dei servizi sanitari offerti ai cittadini, sia in termini di quantità che di qualità, in particolar modo nelle zone periferiche e con una scarsa densità abitativa che solitamente sono colpite dai tagli;

stando ai dati recentemente resi noti dall'assessore alla sanità della regione Piemonte, Paolo Monferino, sul settore sanità piemontese, al 2010 graverebbe un debito di 4,2 miliardi di euro costituito da debiti commerciali per 2,3 miliardi di euro, debiti per anticipazioni di tesoreria per 0,8 miliardi di euro e altri debiti non adeguatamente specificati per 1,03 miliardi di euro;

alla luce della suindicata situazione e del piano elaborato dal Ministero della salute, la regione Piemonte dovrà adottare una serie di provvedimenti orientati alla riduzione del debito maturato negli anni, che rischiano di produrre nuove difficoltà e ulteriori disagi ai cittadini piemontesi già particolarmente colpiti dalla crisi economica e dalla complessiva riduzione dei servizi che ne è scaturita;

a giudizio dell'interrogante i tagli rischiano di incidere negativamente proprio sull'assistenza territoriale piemontese, già impoverita di personale a causa del blocco del turnover, e della quale usufruiscono le persone più deboli, gli anziani, le famiglie con bambini, i disabili e chiunque non abbia la possibilità di spostarsi agevolmente con mezzi propri;

il Governo ha in cantiere di procedere ad una spending review dalla quale, pur prendendo atto delle rassicuranti dichiarazioni del Ministro interrogato rilasciate recentemente, conseguirà un taglio nel settore sanitario di circa 7 miliardi di euro di spesa in beni e servizi;

a giudizio dell'interrogante nel predisporre le riduzioni di spesa il Governo e la regione Piemonte devono procedere con ponderazione, consultando gli amministratori locali, le organizzazioni sindacali e le associazioni territoriali dei consumatori maggiormente rappresentative, al fine di evitare tagli lineari e indiscriminati che rischiano di penalizzare ulteriormente le fasce sociali più deboli;

a giudizio dell'interrogante, la rivisitazione complessiva della spesa deve essere colta come occasione per procedere ad una riqualificazione dei servizi sanitari, incidendo sui capitoli di spesa relativi alle consulenze, alle indennità di carica, alle nomine di inutili primari e dirigenti, e alla miriade di progetti superflui, necessari più ad accontentare gli appetiti politici che le reali esigenze dei cittadini -:

quali siano le strutture complesse e semplici che il suddetto piano ha individuato sul territorio piemontese oggetto di ipotetica soppressione e quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere al fine di evitare che gli ineludibili tagli di spesa al settore della sanità si trasformino in un ulteriore impoverimento dei servizi resi ai cittadini piemontesi, in particolare alle persone che appartengono alle fasce sociali più deboli, agli anziani, ai disabili, e a tutti coloro che si trovano nella condizione di non potersi spostare agevolmente per raggiungere le strutture sanitarie. (4-16753)