ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16731

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 656 del 26/06/2012
Trasformazioni
Trasformato il 13/07/2012 in 5/07337
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 26/06/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 26/06/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 26/06/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 26/06/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 26/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/06/2012
Stato iter:
13/07/2012
Fasi iter:

TRASFORMA IL 13/07/2012

TRASFORMATO IL 13/07/2012

CONCLUSO IL 13/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16731
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 26 giugno 2012, seduta n.656

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa AGI dello scorso 23 giugno, una detenuta madre di due figli in tenera età si è tolta la vita in carcere, precisamente nel reparto giudiziario della sezione femminile del carcere di Firenze Sollicciano dove la giovane si è impiccata alle sbarre della sua cella;

la notizia è stata resa nota da Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il quale ha detto: «È l'ennesima triste notizia che di troviamo a commentare. Il suicidio in carcere è sempre, oltre che una tragedia personale, una sconfitta per lo Stato» secondo il sito internet Firenze Today, «l'estremo gesto della 36enne, madre di due bimbi piccoli, tossicodipendente, è avvenuto mentre le altre detenute stavano seguendo una rassegna cinematografica»;

sempre secondo Firenze Today la donna «era in carcere dal gennaio scorso e ci sarebbe dovuta rimanere fino al gennaio 2013» -:

se il Governo non intenda urgentemente attuare iniziative di competenza per capire, anche attraverso l'avvio di un'indagine interna, se vi siano responsabilità nella morte della detenuta avvenuta nel carcere di Sollicciano;

in particolare, se non intenda verificare se ed in che misura la detenuta morta suicida disponesse di un adeguato supporto psicologico in considerazione della sua condizione di tossicodipendente; quali contatti avesse la donna morta suicida con i suoi figli minori;

se, in considerazione dei pochi mesi di pena da scontare, la donna avesse avanzato istanza ai sensi della legge n. 199 del 2010 e, in caso affermativo, da quanto tempo; oppure, se avendo avanzato l'istanza, questa fosse stata respinta dal magistrato di sorveglianza e con quali motivazioni;

se si ritenga necessaria e indifferibile, proprio per garantire i diritti fondamentali delle persone, la creazione di un «osservatorio» per il monitoraggio delle morti che avvengono in situazioni di privazione o limitazione della libertà personale, anche al di fuori del sistema penitenziario, osservatorio in cui siano presenti anche le associazioni per i diritti dei detenuti e degli immigrati. (4-16731)