ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16725

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 655 del 25/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: PES CATERINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/06/2012
Stato iter:
06/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2012
CATANIA MARIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/12/2012

CONCLUSO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16725
presentata da
CATERINA PES
lunedì 25 giugno 2012, seduta n.655

PES. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

si è appresa la notizia dagli organi di stampa (Unione Sarda, La Nuova Sardegna 20 giugno 2012, www.alguer.it) dell'autorizzazione da parte del Ministro interrogato al peschereccio toscano «I dieci Angelillo» per praticare la pesca con il cianciolo nei mari di Bosa (Or);

la pesca con il cianciolo consiste nel circuire i branchi e, con l'impiego di grandi reti, si ha la possibilità di salpare enormi quantità di pescato in tempi brevissimi;

tale tecnica provoca l'impoverimento del mare;

su internet sono reperibili diversi video che mostrano l'enorme danno che tale tecnica di pesca provoca all'ecosistema marino;

l'attività della pesca sta attraversando un periodo particolarmente delicato, e a Bosa il settore sta vivendo una condizione particolarmente critica anche a causa del limitato tratto di mare fruibile e del suo eccessivo sfruttamento;

i pescatori di Bosa, per cercare di salvaguardare e tutelare l'habitat marino hanno progettato, in collaborazione con l'università di Cagliari, un piano di gestione del territorio;

per raggiungere tale scopo, i pescatori si sono prefissati alcuni obiettivi, tra i quali ridurre lo sforzo di pesca diminuendo le attrezzature, nonché proponendo di aumentare le distanze dalla costa e i fondali per la pesca a strascico o simili metodi di pesca non selettivi, tra cui appunto la pesca a cianciolo;

è stata inoltre creata una prima zona per la raccolta e il ripopolamento dell'aragosta a cui si pensa di farne seguire altre per tutelare al meglio la fauna ittica del territorio;

i pescatori di Bosa in un documento, nel quale mostrano la loro contrarietà per le autorizzazioni concesse, denunciano che anche l'estate scorsa, gli stessi pescherecci che hanno fatto richiesta quest'anno hanno praticato tale attività, arrecando in breve tempo notevoli danni al territorio e rigettando in mare grandi quantità di pescato di scarso valore economico;

i pescatori di Bosa hanno organizzato una manifestazione popolare contro tale sistema;

risulta all'interrogante che in data 6 maggio 2012 il sindaco di Bosa ha chiesto un provvedimento sospensivo urgente degli effetti del nulla osta che autorizza il cambio ufficio d'iscrizione da porto Azzurro a Bosa della M/b «I Dieci Angiolillo», nonché l'utilizzo dei palangari in aggiunta alla rete a circuizione;

risulta, inoltre, che con nota 1o giugno 2012 il direttore generale del Ministero conferma la validità del provvedimento col quale autorizzava il cambio ufficio d'iscrizione della M/b di cui sopra e l'utilizzo dei palangari in aggiunta alla rete a circuizione -:

se quanto riportato in premessa corrisponda verità, ovvero se sono state rilasciate autorizzazioni per la pratica della pesca con il cianciolo nel territorio di Bosa;

se non ritenga che questo disastroso metodo di pesca non sia in evidente contrasto con la necessità di tutelare il territorio, anche in una prospettiva di sviluppo economico e di sfruttamento delle risorse di pesca in maniera sostenibile;

se non ritenga prioritario salvaguardare l'habitat marino ed evitare quindi che sia consentito esercitare la pesca con il cianciolo. (4-16725)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 6 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 730
All'Interrogazione 4-16725 presentata da
CATERINA PES

Risposta. - In merito all'interrogazione in oggetto, concernente la pesca con il cianciolo nelle acque di competenza dell'ufficio marittimo di Bosa (OR), premetto che la mia amministrazione ha sempre promosso una gestione delle risorse attraverso il controllo dello sforzo di pesca applicando, talvolta, misure più restrittive di quelle comunitarie. In particolare, nel perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di recupero degli stock ittici abbiamo privilegiato la gestione programmata delle licenze di pesca.
In tale ottica, l'articolo 1 del decreto ministeriale 31 luglio 1997 stabilisce che, in caso di trasferimento dell'iscrizione di un'imbarcazione da pesca nella circoscrizione di una capitaneria di porto di altra regione, ovvero nell'ipotesi di passaggio ad altro tipo di pesca professionale, il mantenimento degli attrezzi di pesca già autorizzati è subordinato al preventivo rilascio di un nulla osta da parte del Ministero.
Pertanto, avendo la ditta armatrice indicata nell'interrogazione (proveniente dal compartimento marittimo di Portoferraio) provveduto regolarmente in tal senso, nonché tenendo presente che i sistemi da pesca alla medesima autorizzati (circuizione e palangari) non sono soggetti a limitazioni, è stato concesso il nulla osta per il trasferimento al compartimento di Oristano (in particolare, all'ufficio marittimo di Bosa).
Peraltro, l'eventuale diniego al trasferimento intercompartimentale risulterebbe illegittimo in carenza di espressa preclusione, non rinvenibile nel codice della navigazione né in altra normativa.
Infatti, sebbene ritenga opportuno che un'impresa di pesca trasferitasi in altro ufficio marittimo rispetti anche le restrizioni imposte in ambito locale (ad esempio, sotto forma piani di gestione locali), non può non rilevarsi che, nella circoscrizione in parola, non vige alcuna disposizione che limiti le catture nelle acque di competenza.
Per tale motivo, non è stato possibile dare seguito alla richiesta di sospensione del predetto nulla osta, presentata dell'amministrazione comunale di Bosa in attesa della definizione di un piano di gestione locale.
In ogni caso, abbiamo invitato l'impresa di cui trattasi a rispettare, in applicazione del principio di leale collaborazione, il codice di comportamento e le regole strutturate dalla marineria locale, nonché le autorità marittime di zona ad accentuare i controlli ed il monitoraggio sul rispetto delle norme nelle zone di mare interessate.
Per completezza d'informazione segnalo che, fermo restando quanto sopra, il decreto della regione Sardegna del 26 giugno 2012 ha disposto la chiusura della pesca con il sistema circuizione (e, quindi, del cianciolo) nelle acque corrispondenti al circondario marittimo di Bosa.

Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Mario Catania.