ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16708

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 654 del 21/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 21/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 21/06/2012
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 21/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16708
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
giovedì 21 giugno 2012, seduta n.654

DI PIETRO, PALADINI e ANIELLO FORMISANO. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:


in un articolo apparso sul sito www.altromolise.it il giorno 10 novembre 2010, con riferimento alle sorti della Geomeccanica s.r.l., con sede legale e stabilimento a Venafro (IS), il giornalista poneva alcune questioni e domande che non hanno ancora oggi avuto risposta;


l'autore dell'articolo si chiedeva, tra l'altro, perché un'azienda leader nel settore della costruzione di macchinari per grandi opere pubbliche (scavatori, perforatrici idrauliche, gru idrauliche cingolate e altri prodotti conosciuti in tutto il mondo) sia entrata in crisi nonostante un massiccio intervento della regione Molise, per mezzo della Finmolise, con Irrogazione della somma di 5,6 milioni di euro a fronte dell'acquisizione del 35 per cento del capitale sociale;


la situazione di crisi è iniziata nel 2007 e si è conclusa con la dichiarazione di fallimento della Geomeccanica s.r.l. Va evidenziato che solo nel 2007 la Geomeccanica s.r.l. aveva un fatturato di 25 milioni di euro per arrivare al gennaio 2011 con un debito di circa 40 milioni di euro di cui alcuni milioni riguardano i contributi dei lavoratori non pagati. Tutto ciò è avvenuto, ad avviso degli interroganti, senza che chi avrebbe dovuto esercitare il potere di controllo sulla gestione, anche dei soldi pubblici investiti in azienda, abbia segnalato l'anormale epilogo;


analizzando l'andamento finanziario della Geomeccanica s.r.l. sembrerebbe a parere degli interroganti, che sia stata «svuotata». Anche tutti i tentativi posti in campo dalle organizzazioni sindacali, che hanno favorito offerte di acquisto della società da parte di altre imprese solide e stabilmente inserite nel mercato, sono rovinosamente falliti senza un motivo specifico, determinando la perdita di 80 posti di lavoro e di un finanziamento pubblico di circa 6 milioni di euro;


tra il 2007 e l'inizio del 2011 però sono state costruite e commercializzate dal Brasile, macchine di proprietà della Geomeccanica s.r.l. senza che gli amministratori e i controllori designati dalla regione Molise, proprietaria di un terzo della società, facessero nulla per salvaguardare i diritti societari. Tali macchinari, come evidenziato precedentemente, erano identici a quelli progettati e costruiti dalla Geomeccanica s.r.l. e sono stati venduti agli stessi clienti;


in pratica, lo «svuotamento» della Geomeccanica s.r.l. ha coinciso con la gestione della società da parte dello stesso manager che ha curato e cura gli interessi della CMV Brasile, l'azienda brasiliana che costruisce e vende in tutto il mondo i macchinari progettati da Geomeccanica s.r.l. Va sottolineato che l'assemblaggio delle macchine commercializzate dall'azienda brasiliana è possibile solo con l'intervento delle maestranze della Geomeccanica s.r.l. che sono in parte andate a lavorare in Brasile dopo essersi licenziate dall'azienda di Venafro;


in un articolo del 28 gennaio 2011 apparso sul sito www.infiltrato.it: a firma di Andrea Succi, viene posta la domanda del perché i macchinari ed alcuni responsabili della Geomeccanica s.r.l. siano riapparsi in un'azienda a Pignataro Interamna avente lo stesso oggetto sociale della Geomeccanica s.r.l. e cioè la Dril Rental Service - DRS s.r.l., nella cui compagine sociale figurano l'ex direttore generale della Geomeccanica, Alessandro Bassani, e i familiari del proprietario dell'azienda (Comaia s.r.l.) che ha chiesto e ottenuto il pignoramento, appropriandosi dei macchinari e del magazzino della Geomeccanica nel frattempo fallita. Anche in questo caso, l'esecuzione mobiliare promossa dalla Comaia s.r.l. non è stata avversata in alcun modo dalla proprietà e dai rappresentanti della Geomeccanica s.r.l.;


Andrea Succi conclude l'articolo con la seguente considerazione: «stando così le cose, il sospetto di organi inquirenti e operai è che qualcuno abbia voluto fare il furbetto, mandando in malora una grande azienda per svuotarla e spostare il contenuto da un'altra parte»;


questa ipotesi, che resterà tale fino a quando non sarà dimostrata dagli organi competenti, presenta un dato di fatto inoppugnabile: mentre Geomeccanica fallisce e i suoi operai prendono freddo protestando sui tetti della fabbrica, ha inizio l'attività della Drill Rental Service Srl, una controfigura con i volti dirigenziali e i macchinari della defunta Geomeccanica. Tutto questo è avvenuto in quella che appare agli interroganti la più totale indifferenza della regione Molise, che si ricorda essere proprietaria del 35 per cento delle quote societarie di Geomeccanica s.r.l. e aver investito in questa azienda 5,6 milioni di euro di fondi pubblici;


gli interroganti hanno avuto modo di constatare il comune sentimento di scetticismo circa il motivo per cui una industria che esercitava la propria attività in una nicchia di mercato che non conosce crisi, sia stata dichiarata fallita, sentimento alimentato anche dalla certezza circa l'esistenza di commesse ingenti che non potevano essere evase a causa della sfiducia creata nei confronti dei fornitori, e non dei clienti, che non venivano pagati per le forniture effettuate -:


il 25 giugno 2011, è stato presentato un esposto alla procura della Repubblica presso il tribunale di Isernia, presso il tribunale di Campobasso, alla DIA presso la procura della Repubblica del Tribunale di Campobasso, questura e prefettura di Isernia dalla FIOM CGIL regionale del Molise;


se il Ministro sia a conoscenza dei motivi del fallimento di un'azienda anche in presenza di commesse che ne avrebbero certamente impedito il fallimento;


se siano state avviate indagini a seguito della presentazione dell'esposto di cui in premessa. (4-16708)