EVANGELISTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:
il 12 giugno 2012 all'hotel Ergife di Roma erano fissate le prove scritte del concorso per procuratore nell'Avvocatura dello Stato;
è noto che l'Avvocatura dello Stato ai sensi del regio decreto n. 1611 del 1933 provvede alla tutela legale dei diritti e degli interessi dello Stato; alle consultazioni legali richieste dalle amministrazioni ed inoltre a consigliarle e dirigerle quando si tratti di promuovere, contestare o abbandonare giudizi: esamina progetti di legge, di regolamenti, di capitolati redatti dalle Amministrazioni, qualora ne sia richiesta; predispone transazioni d'accordo con le amministrazioni interessate o esprime parere sugli atti di transazione redatti dalle amministrazioni: prepara contratti o suggerisce provvedimenti intorno a reclami o questioni mossi amministrativamente che possano dar materia di litigio;
in pratica l'Avvocatura dello Stato è un'istituzione preziosa e prestigiosa, composta di persone in massima parte molto valide e dedite alla tutela degli interessi della collettività;
nondimeno, risulta dagli organi di stampa che nella mattinata del 12 giugno si siano verificati fatti incredibili: la commissione esaminatrice ha consentito l'accesso di codici commentati, vietati dalla legge; ha consentito che i candidati fossero identificati con il loro nome incollato sul banco, laddove la regola è che tale identificazione di posto dovrebbe risultare solo da un codice a barre; ha consentito copiature e irregolarità varie;
tutto ciò, evidentemente, costituisce una seria minaccia per il principio del concorso pubblico, giacché potrebbe ingenerare nell'opinione pubblica l'idea - certamente esagerata - che i concorsi pubblici siano non più un veicolo di meritocrazia ma tutti truccati e, in definitiva, un paravento per raccomandazioni e clientele;
a conclusione della giornata, il concorso è stato dapprima sospeso e poi annullato -:
quali informazioni abbia assunto al riguardo;
che cosa risulti circa l'intervento sul luogo delle forze dell'ordine;
se risulti che vi fossero, tra i candidati, persone legate a personale in servizio dell'Avvocatura dello Stato da parentela o affinità.(4-16707)