ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16677

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 653 del 20/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 20/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 20/06/2012
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 20/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 20/06/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 03/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 03/10/2012

SOLLECITO IL 11/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16677
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
mercoledì 20 giugno 2012, seduta n.653

DI PIETRO, ZAZZERA e CIMADORO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

i terreni e gli immobili di Cinecittà, complesso di teatri di posa di eccellenza e rilievo internazionale, sono di proprietà di Cinecittà Luce;

con la privatizzazione risalente al 1997 è stata costituita la Cinecittà Servizi s.p.a, divenuta successivamente Cinecittà Studios s.p.a. i cui soci sono Luigi Abete, Diego e Andrea della Valle, Aurelio De Laurentis e la famiglia Haggiag, e di cui il 20 per cento del pacchetto azionario è detenuto dallo Stato;

nell'anno 2008 è avvenuta la scissione da Cinecittà Studios dell'area post-produzione con la nascita di Cinecittà Digital Factory s.r.l. di cui l'85 per cento del capitale appartiene a Cinecittà Studios, mentre il restante 15 per cento appartiene a Medusa;

nell'anno 2010 è stato presentato un piano immobiliare su un'area di 7 ettari, mentre degli investimenti in Cinecittà Studios annunciati in precedenza non si hanno più notizie, nonostante l'utile conseguito di oltre 7 milioni di euro;

il piano immobiliare prevede un albergo con 200 stanze, parcheggi, piscina, centro fitness, palestra di 6.000 metri quadri;

nell'anno 2012 Cinecittà Studios ha presentato un piano di scissione societaria, con cessioni di ramo d'azienda e relativo trasferimento di tutti i lavoratori dell'area produzione, confermando il piano immobiliare di 400.000 mila metri cubi di cemento;

è grave l'incertezza occupazionale per i lavoratori coinvolti nei progetti aziendali ed in accordi interaziendali; infatti, oltre al progetto della costruzione di un albergo all'interno di Cinecittà, secondo i lavoratori, ce ne sarebbe un altro, «una seconda parte», secondo il quale tutta la post-produzione, 90 dipendenti sarebbero, affittati a Deluxe; 50 unità trasferite sulla Pontina; 6 lavoratori ceduti a Panalight; 45 «in attesa di giudizio» nel sito storico e 20 dipendenti licenziati;

il 5 giugno 2012 dalle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL di Roma e del Lazio, hanno avanzato la richiesta di incontro urgente al sindaco di Roma in merito al progetto industriale più volte verbalmente annunciato dal presidente del gruppo I.E.G. dottor Luigi Abete, riguardante il sito e le attività riconducibili alla società Cinecittà Studios s.p.a. ed alle sue controllate, che implicano notevoli ricadute sociali;

il piano industriale presentato assume, ad avviso degli interroganti, le caratteristiche della rinuncia alla vocazione produttiva, per identificarne una legata alla rendita immobiliare; inoltre risultano ineludibili la riduzione del lavoro e delle attività, la tendenziale privatizzazione e la presumibile speculazione edilizia sui terreni, tenendo conto che il «piano casa» del Lazio consente la trasformazione in residenziale delle aree produttive dismesse;

desta ulteriori preoccupazioni il decreto sulla vendita del patrimonio immobiliare pubblico presentato pochi giorni fa dal Governo, infatti sembra che in tale decreto, la società madre che ha il portafoglio di Cinecittà e Istituto luce, la Fintecna, venga dismessa;

il 21 giugno 2012 i lavoratori di Cinecittà protesteranno con una grande manifestazione, organizzata da Sic Cgil di Roma e del Lazio, Fistel Cisl di Roma e del Lazio e Uilcom Uil di Roma e del Lazio;

è divenuto ormai improrogabile per l'insieme delle istituzioni pubbliche l'investimento di risorse per rilanciare l'industria cinematografica nel nostro Paese, investita da un declino derivante da scelte politiche penalizzanti per l'intero settore, con conseguenze nefaste per l'occupazione e risvolti negativi sul piano socio-culturale;

Cinecittà rappresenta un patrimonio cinematografico, storico, culturale e finanche economico da preservarci -:

se i Ministri interrogati non ritengano urgente assumere ogni iniziativa di competenza al fine di garantire il mantenimento della destinazione d'uso originale di Cinecittà studios, valutando anche la possibilità che esso sia soggetto a vincolo di natura culturale, nonché di individuare una soluzione condivisa, con comune e provincia di Roma, affinché gli Studios di Cinecittà tornino in mani pubbliche per realizzarne esclusivamente un luogo di produzione e formazione cinematografica;

se non ritengano necessario operare, per quanto di competenza, affinché si impedisca la delocalizzazione all'estero di produzioni cinematografiche ed audiovisivi, che nelle diverse forme previste dalla legge sono sostenute da risorse pubbliche. (4-16677)