ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16671

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 653 del 20/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: CARLUCCI GABRIELLA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 20/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 20/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/06/2012
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 05/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16671
presentata da
GABRIELLA CARLUCCI
mercoledì 20 giugno 2012, seduta n.653

CARLUCCI e GALLETTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

il Nuovo IMAIE, nato per effetto dell'articolo 7 della legge 29 giugno 2010, n. 100, tutela i diritti degli artisti interpreti o esecutori, salvaguardando gli interessi mutualistici dell'intera categoria artistica, costituita per la maggior parte da comprimari del settore musicale e audiovisivo, ovvero da artisti commercialmente meno noti, rappresentati dall'Istituto indipendentemente dal conferimento di un mandato diretto;

per effetto del disposto normativo suddetto, e in linea con quanto previsto dagli ordinamenti degli Stati membri l'Istituto opera sotto la vigilanza congiunta della Presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento per l'informazione e l'editoria, del Ministero per i beni e le attività culturali e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che, nel settembre 2010, ne hanno approvato lo statuto e, a novembre 2011 i regolamenti di iscrizione e di ripartizione e che sono tenuti, altresì ad approvare il regolamento elettorale e il regolamento di attuazione dell'articolo 7 della legge n. 93 del 1992 e ogni eventuale successiva modifica;

il Nuovo IMAIE, in data 4 aprile 2012, è stato eretto ente morale con iscrizione nel registro delle persone giuridiche della prefettura di Roma ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 2000;

la legge attribuisce al Nuovo IMAIE un ruolo di stampo pubblicistico e mutualistico, di ampia tutela della categoria, a cominciare dalla protezione degli artisti meno fortunati, dalla determinazione dei compensi spettanti agli artisti in relazione alla diffusione di opere audiovisive (articolo 84 della legge n. 633 del 1941), alla gestione dei fondi destinati al sostegno della categoria (articolo 7 della legge n. 93 del 1992), nonché alla gestione collettiva dei compensi spettanti agli artisti per la copia privata (articolo 71-septies e seguenti della legge n. 633 del 1941);

in meno di due anni dalla sua costituzione, il Nuovo IMAIE ha finalizzato oltre 80 accordi con altrettanti enti utilizzatori di opere cinematografiche e assimilate, volti a determinare e riscuotere i compensi spettanti agli artisti del settore audiovisivo e ha stipulato accordi quadro con l'AFI (Associazione dei fonografici italiani) e con l'SCF (Società consortile fonografici), che regolano le modalità di erogazione al Nuovo IMAIE dei compensi spettanti agli artisti del settore musicale (pari al 50 per cento di quanto incassato dai produttori);

in ambito internazionale, il Nuovo IMAIE ha stipulato accordi di reciprocità con le principali società di collecting omologhe presenti in Europa e nel mondo (AISGE Spagna, ADAMI Francia, VDFS Austria, GVL Germania, STOART Polonia, NORMA Inghilterra, RAAP Irlanda, SAMI Svezia, ABRAMUS Brasile, CPRA Giappone, ARTISTI Canada) che consentono agli artisti aventi diritto italiani di ricevere i compensi da essi maturati all'estero e viceversa;

il Nuovo IMAIE ha pubblicato sul proprio sito web, il repertorio video (pari a oltre 850.000 opere cinematografiche e assimilate) e audio (circa 7.000.000 di registrazioni musicali) oggetto di tutela, al fine di garantire la massima trasparenza, consentendo a tutti gli artisti interessati di poter conoscere la propria posizione (se di artista primario o comprimario), di verificare i passaggi e gli utilizzi delle opere cui hanno preso parte e di chiedere la correzione di eventuali dati errati od incompleti;

tenuto conto della difficoltà a disporre dei dati di utilizzo delle opere e del volume delle verifiche da effettuare su ogni opera, i tempi dell'attività di ripartizione attuata dal Nuovo IMAIE sono decisamente significativi oltre che considerevolmente più brevi rispetto al passato (settore audiovisivo: ripartiti i compensi maturati nel secondo semestre 2009 e in corso di ripartizione i compensi del 2010; settore musicale: in corso di ripartizione le quote dei compensi maturati nel secondo semestre 2009);

grazie ad una riduzione dei costi di gestione, il Nuovo IMAIE, in piena osservanza del proprio ruolo mutualistico, ha destinato una quota dell'avanzo di gestione dell'anno 2011 all'istituzione di un fondo di solidarietà destinato agli artisti, interpreti ed esecutori indigenti;

con il decreto-legge n. 1 del 2012 articolo 39, commi 2 e 3, l'attività di amministrazione e intermediazione dei diritti connessi degli artisti è libera; il decreto-legge n. 1 del 2012 prevede entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto-legge l'adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, per stabilire «nell'interesse dei titolari aventi diritto, i requisiti minimi necessari ad un razionale e corretto sviluppo del mercato degli intermediari di tali diritti connessi»;

risulta evidente che l'intervento normativo sui diritti connessi non incide sulle funzioni di legge riguardo al ruolo pubblicistico del Nuovo IMAIE, che esula dall'obiettivo della nuova disciplina e che non potrebbe mai essere posto in un regime di libera concorrenza; le finalità della riforma, e quindi oggetto di libera concorrenza, sono le attività riferibili ai diritti spettanti al singolo artista che avrà dato mandato ad una specifica società di collecting e quindi i costi, tempi e modalità di corresponsione dei diritti individuali;

siffatto intento riformatore è stato esplicitato, ad avviso degli interpellanti, nel corso dell'iter di conversione del decreto-legge n. 1 del 2012 al Senato in quanto si è soppressa la seguente disposizione: «Tutte le disposizioni incompatibili con il presente articolo sono abrogate», inducendo a ritenere il legislatore abbia appunto inteso far salve tutte le norme vigenti, non incompatibili con il principio liberalizzatore, e volte a garantire le funzioni mutualistiche e pubblicistiche previste dal decreto-legge n. 64 del 2010;

in ossequio al Nuovo scenario giuridico, introdotto dal decreto-legge n. 1 del 2012, risulta giocoforza necessario, a tutela degli artisti interpreti esecutori, definire nell'emanando decreto del Presidente del Consiglio dei ministri un quadro regolamentare certo ed esaustivo al fine di ingenerare incertezza normativa presso la categoria, penalizzare l'azione di riscossione e distribuzione dei compensi per gli aventi diritto e penalizzare gli artisti che non conferiranno mandato ad alcun intermediario;

risulta infine agli interpellanti che i sindacati confederali abbiano sottoscritto all'unanimità un documento per evidenziare i requisiti prioritari del decreto attuativo a tutela della categoria, vale a dire la salvaguardia delle prerogative riconosciute per legge al Nuovo IMAIE in ordine all'attività mutualistica, la garanzia per tutte le collecting di competere sul mercato su basi eque e trasparenti, la tutela dei diritti legittimamente acquisti sino all'entrata in vigore del Nuovo regime -:

se nella fase di istruttoria dell'atteso decreto del Presidente del Consiglio siano stati opportunamente valutati gli elementi tratteggiati in premessa e condivisi da tutte le organizzazioni sindacali;

quali siano le linee guida che il Governo sta seguendo per adottare il Nuovo quadro regolatorio in materia di diritti connessi e se la Presidenza del Consiglio dei ministri abbia opportunamente diviso i piani - pubblicistico e privatistico in capo a Nuovo Imaie - per garantire il funzionamento del sistema mutualistico e le attività solidaristiche a sostegno delle fasce più deboli della categoria;

per quali motivi il decreto di riordino dell'intera materia del diritto connesso, previsto dall'articolo 7 del decreto-legge n. 64 del 2010 è ancora in attesa di essere adottato con grave pregiudizio dell'assetto organizzativo posto a tutela degli artisti interpreti esecutori. (4-16671)