CONTENTO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:
la Valcellina (Pordenone) è spesso interessata da fenomeni tellurici, a volte anche di forte intensità, che risvegliano sistematicamente antichi timori nella popolazione locale;
l'ultimo episodio risale a pochi giorni fa, conclusosi senza danni a cose o persone;
in particolare, la fascia che confina con l'Alpago (Belluno) è caratterizzata da vivace attività sismica, che si manifesta con varie scosse ogni anno;
dai comuni della Valcellina sono partiti appelli alla regione Friuli Venezia Giulia e al Governo per un impegno, anche di natura preventiva, atto ad affrontare per tempo eventuali situazioni di emergenza;
in particolare, viene chiesto l'inserimento delle due vallate nell'elenco delle realtà italiane a maggior rischio sismico in quanto, al momento, la stessa Protezione civile nazionale lo individua in fascia 2 anziché in fascia 1 (pare, addirittura, che fino al 1976 il territorio in questione fosse già stato indicato tra quelli di massima allerta ma che il riparto dei fondi per il sisma del Friuli abbia comportato una rideterminazione delle aree) -:
se sia a conoscenza del quadro di intensa attività sismica che da anni si constata tra la Valcellina (Pordenone) e l'Alpago (Belluno);
quali interventi, anche di natura preventiva, intenda porre in essere in un prossimo futuro per affrontare eventuali emergenze o, comunque, per monitorare l'evolversi della situazione;
quali risposte possa concretamente offrire alle piccole comunità locali che chiedono una maggiore attenzione sull'argomento anche da parte di questo Governo, nonché il reinserimento nell'elenco dei siti a massimo rischio. (4-16658)