GARAVINI, BORDO, BOSSA, BURTONE, GENOVESE, MARCHI, ANDREA ORLANDO, PICCOLO e VELTRONI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
l'assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna il 5 maggio 2011 ha approvato la legge recante «Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile»;
detta legge individua una cornice di cooperazione e collaborazione istituzionale che deve essere immediatamente attivata per impedire che si realizzino pericolose infiltrazioni mafiose nei lavori conseguenti ai gravi eventi sismici che hanno colpito quella regione;
a seguito di quell'iniziativa, il Ministero dell'interno ha provveduto, nei giorni scorsi, a rendere operativa in Bologna una sezione del centro DIA di Firenze, in modo da assicurare un punto di collegamento informativo ed investigativo in una regione che da tempo viene segnalata dagli organi competenti come a rischio di infiltrazione mafiosa;
a seguito degli accennati gravi eventi sismici, aree cospicue dell'Emilia Romagna saranno interessate da imponenti lavori nel settore delle costruzioni e dell'edilizia industriale e per civile abitazione;
proprio questi settori costituiscono, da sempre, i campi d'azione delle più agguerrite consorterie della 'ndrangheta e della camorra, non solo in quella regione, ma nell'intero Centro-nord, come hanno dimostrato anche le indagini svolte dalla procura della Repubblica de L'Aquila per la ricostruzione successiva al sisma del 2009;
la necessità di avviare immediatamente i lavori di ricostruzione delle abitazioni e degli stabilimenti danneggiati o distrutti dal sisma del mese di maggio 2012 sconsiglia di adottare soluzioni, come le white list, che varrebbero solo a ritardare le procedure amministrative, senza alcun reale beneficio per il controllo di legalità -:
se non ritenga assumere iniziative per assicurare - fin da questa fase e per coloro i quali vorranno accedere alle sovvenzioni pubbliche, statali o locali erogate per la ricostruzione - l'immediata tracciabilità dei pagamenti verso le imprese private interessate a tutti i lavori nell'area del sisma, secondo quanto già previsto per la ricostruzione «privata» in Abruzzo in ossequio alle ultime linee guida del comitato di alta sorveglianza sulle grandi opere (CASGO) e secondo quanto regolato dal decreto legislativo n. 159 del 2011 e successive modificazioni. (4-16649)