ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16629

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 651 del 18/06/2012
Trasformazioni
Trasformato il 13/07/2012 in 5/07352
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/06/2012
Stato iter:
13/07/2012
Fasi iter:

TRASFORMA IL 13/07/2012

TRASFORMATO IL 13/07/2012

CONCLUSO IL 13/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16629
presentata da
RITA BERNARDINI
lunedì 18 giugno 2012, seduta n.651

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa l'11 giugno 2012, Maurizio Foresi, 55 anni, si è tolto la vita nel carcere di Montacuto ad Ancona impiccandosi a un termosifone;

il detenuto era rinchiuso in una cella della «sezione filtro», insieme ad altri tre compagni: il corpo senza vita è stato ritrovato stamattina;

l'uomo, affetto da tempo da patologie psichiatriche, anche in carcere era seguito dal servizio psichiatrico dell'Asur -:

se e come, il giorno del suicidio, fosse garantita la sorveglianza all'interno dell'istituto di pena in questione e se, con riferimento al gesto del detenuto, non siano ravvisabili profili di responsabilità amministrativa o disciplinare, in capo al personale penitenziario;

quante siano le unità dell'équipe psico-pedagogica e se e come possano coprire o coprano le esigenze dei detenuti del carcere di Montacuto;

con chi dividesse la cella e di quanti metri quadrati disponesse il detenuto morto suicida;

se il detenuto morto suicida fosse alloggiato all'interno di una cella rispondente a requisiti di sanità e igiene;

se nel corso della detenzione il detenuto fosse stato identificato come potenziale suicida e, in questo caso, se fosse tenuto sotto un programma di osservazione speciale;

quali siano le condizioni umane e sociali del carcere di Ancona, in particolare se non ritenga di assumere sollecite, mirate ed efficaci iniziative, anche a seguito di immediate verifiche ispettive in loco, volte a garantire il rispetto della Costituzione, della legge e dei regolamenti, ampliando la dotazione del personale di polizia penitenziaria e di quello addetto ai servizi.(4-16629)