ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16601

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 650 del 14/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: SCANDROGLIO MICHELE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 14/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE CORATO RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
DEL TENNO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
MILANESE MARCO MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
DELL'ELCE GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
FORMICHELLA NICOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
PICCHI GUGLIELMO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
BRUNETTA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
PESCANTE MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
VITALI LUIGI POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
NASTRI GAETANO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012
BIANCOFIORE MICHAELA POPOLO DELLA LIBERTA' 14/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 14/06/2012
Stato iter:
15/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013

CONCLUSO IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16601
presentata da
MICHELE SCANDROGLIO
giovedì 14 giugno 2012, seduta n.650

SCANDROGLIO, DE CORATO, DEL TENNO, MILANESE, BECCALOSSI, BELLOTTI, DELL'ELCE, FORMICHELLA, FUCCI, PICCHI, BRUNETTA, PIANETTA, PESCANTE, VITALI, NASTRI e BIANCOFIORE. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:


il signor Enrico «Chico» Forti, imprenditore e produttore cinematografico italiano, è detenuto dal 2000 in un carcere di massima sicurezza della Florida, negli Stati Uniti d'America, in seguito a una condanna all'ergastolo senza condizionale «per aver personalmente e/o con altra persona o persone allo Stato ancora ignote, agendo come istigatore e in compartecipazione, ciascuno per la propria condotta partecipata, e/o in esecuzione di un comune progetto delittuoso, provocato, dolosamente e preordinatamente, la morte di Dale Pike», come si legge nella sentenza emessa dal tribunale di Miami;


il processo che ha portato alla condanna del signor Forti è durato 25 giorni, ed è terminato in data 15 giugno 2000;


nel pronunciamento, il giudice ha affermato quanto segue: «La Corte non ha le prove che lei, signor Forti, abbia premuto materialmente il grilletto, ma ho la sensazione, al di là di ogni dubbio, che lei sia stato l'istigatore del delitto. I suoi complici non sono stati trovati ma lo saranno un giorno e seguiranno il suo destino. Portate quest'uomo al penitenziario di Stato. Lo condanno all'ergastolo senza condizionale!»;


sono stati posti cinque appelli per la revisione del processo, ma tutti sono stati rifiutati dalle varie Corti, senza motivazione né opinione;


attorno al caso del signor Enrico «Chico» Forti si è creato in Italia un vasto movimento d'opinione, testimoniato dall'attenzione mediatica ad esso riservata da giornali e televisioni del nostro Paese, dalla mobilitazione di centinaia di migliaia di cittadini italiani sui social network Facebook e Twitter, dagli appelli pubblici di personaggi dello spettacolo, da libri e dossier curati da criminologi ed esperti di diritto;


il signor Forti, come si può leggere sul sito internet www.chicoforti.com, «non chiede pietà, non chiede nessuna grazia, chiede solo di poter essere giudicato sulla base dei fatti, sulla base di prove, in poche parole vuole solo avere un processo giusto»;


la richiesta della revisione del processo a carico del signor Forti è basata su un'ampia documentazione probatoria, dalla quale pare emergono lacune e contraddizioni in ordine alle indagini che hanno portato alla condanna;



come per ogni italiano condannato all'estero gli interroganti credono sia giusto porre attenzione e attivare le giuste azioni tese a dare adeguata assistenza, nella consapevolezza che ognuno risponde comunque di fronte alla giustizia -:


se e quali iniziative siano state poste in essere dal Governo, per quanto di competenza, in ordine alla vicenda del signor Enrico «Chico» Forti;


se e quali iniziative intenda assumere il Governo per intervenire in via diplomatica presso le autorità degli Stati Uniti d'America in merito alla vicenda del signor Forti. (4-16601)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 marzo 2013
nell'allegato B della seduta n. 1
Interrogazione a risposta scritta 4-16601
presentata da
SCANDROGLIO Michele

  Risposta. — La Farnesina, attraverso l'ambasciata a Washington ed il Consolato generale a Miami, ha seguito fin dall'inizio il caso del signor Forti con la massima attenzione. Durante il lungo iter processuale vissuto dal connazionale, il Consolato generale gli ha fornito assistenza, ha mantenuto stretti contatti con i suoi familiari ed i suoi legali, ed ha effettuato passi presso le competenti autorità dello Stato della Florida per sensibilizzarle sulla vicenda. Passi sono stati effettuati quindi, a livello federale, dall'ambasciata a Washington.
  Sotto il profilo dell'assistenza consolare, oltre a seguire la vicenda giudiziaria, il Consolato generale a Miami ha effettuato frequenti visite in carcere, al fine di monitorare le condizioni di salute e detenzione del signor Forti.
  I familiari di Enrico Forti di recente hanno manifestato l'intenzione di presentare, presso il competente foro statunitense, un'istanza di revisione del processo. A conferma dell'estrema attenzione con la quale viene seguita la vicenda nel suo complesso, e per approfondire la questione specifica sollevata, il Ministro Terzi ha dato istruzioni di organizzare presso l'ambasciata a Washington una
conference call fra funzionari della nostra Rappresentanza diplomatica ed il rappresentante della famiglia. La famiglia del nostro connazionale ha vivamente ringraziato il Ministro Terzi per l'organizzazione della conference call.
  La Farnesina – per il tramite dell'ambasciata a Washington e del Consolato generale a Miami – continuerà a seguire la vicenda con il massimo impegno in stretto contatto con la famiglia Forti e con lo studio legale che assiste il connazionale. Nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, l'amministrazione degli affari esteri sensibilizzerà le autorità statunitensi in ogni utile occasione per accompagnare l'azione che lo studio legale sta intraprendendo per giungere alla revisione del processo.
  Per completezza di informazione, si segnala che il Ministro della giustizia, Paola Severino, nel corso di una sua visita a Washington, ha incontrato l'Attorney General, Eric Holder, ed ha attirato l'attenzione del suo interlocutore sul caso del nostro connazionale citando l'auspicio della famiglia di una revisione del processo in base a nuovi elementi. Questi ultimi dovranno essere presentati dallo studio legale del signor Forti presso il competente foro statunitense.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteriStaffan de Mistura.