ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16594

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 650 del 14/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 14/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/06/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/06/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16594
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 14 giugno 2012, seduta n.650

DI STANISLAO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

Amnesty International e Human rights watch in una dichiarazione congiunta dichiarano che i leader mondiali hanno la possibilità di creare un legame significativo tra lo sviluppo sostenibile e i diritti umani;

i capi di Stato, funzionari governativi, e le organizzazioni non governative si riuniranno dal 20 al 22 giugno 2012, a Rio de Janeiro per la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile Rio +20;

il vice direttore esecutivo di Human rights watch ha dichiarato che i leader mondiali a Rio dovrebbero garantire che lo sviluppo sostenibile si fondi su diritti umani e che è incoraggiante che il nuovo progetto per il documento finale fa esplicito riferimento ai diritti umani, ma non è sufficiente a garantire che tali diritti siano tutelati;

iniziative di sviluppo economico che non incorporano obblighi relativi ai diritti umani possono incentivare l'emarginazione, la discriminazione e l'ingiustizia;

Amnesty International e Human rights watch hanno documentato violazioni dei diritti umani nel contesto di progetti infrastrutturali perseguiti in nome dello sviluppo, il funzionamento delle industrie estrattive che hanno spinto le popolazioni indigene lontano dalle loro terre tradizionali, e le politiche di sviluppo che hanno portato a sgomberi forzati delle fasce più povere;

Human rights watch ha documentato violazioni dei diritti alla salute dei gruppi vulnerabili, compresi i bambini, quando sono stati esposti a sostanze chimiche tossiche nel contesto di estrazione, produzione industriale e agricoltura;

Amnesty International e Human rights watch hanno fatto appello ai Paesi in tutto il mondo al fine di: riaffermare obblighi di legge tutti gli Stati; di rispettare, proteggere e realizzare i diritti umani, che sono essenziali per lo sviluppo sostenibile; riaffermare che le politiche di sviluppo, i progetti, e le pratiche devono rispettare gli obblighi degli Stati in tema di diritti umani e che l'assistenza tecnica e finanziaria deve essere coerente con gli obblighi sui diritti umani; assicurarsi che le istituzioni finanziarie internazionali, come la Banca Mondiale, che siano approvati progetti che sono stati sottoposti alla valutazione efficace dei potenziali impatti sui diritti umani e sono progettati per ridurre eventuali rischi per i diritti umani che potrebbero essere stati identificati da tali valutazioni; riaffermare il diritto di accesso alle informazioni; impegnarsi per consentire l'effettiva partecipazione attraverso processi trasparenti e della tutela dei diritti alla libertà di espressione, di associazione e di riunione; riaffermare il principio di non discriminazione sulla base della razza, colore, sesso, età, lingua, religione, opinione politica, origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione impegnandosi a lavorare con rinnovato vigore per garantire che gli aiuti allo sviluppo sostenibile raggiunga i membri più emarginati della società; promuovere attivamente i diritti delle donne e della parità di genere attraverso politiche di sviluppo sostenibile, che comprendono politiche che garantiscano l'accesso ai servizi di salute riproduttiva e adeguate informazioni; riaffermare i diritti umani delle popolazioni indigene; riaffermare che le imprese hanno la responsabilità di rispettare i diritti umani, ovunque essi operano, di esercitare la diligenza dovuta per valutare, prevenire e mitigare il loro impatto sui diritti umani e l'ambiente, e per fornire un rimedio accessibile se si verificano abusi;

recentemente sei associazioni ambientaliste (Legambiente, Kyoto Club, Greenpeace, Fondazione Symbola, Fondazione Sviluppo Sostenibile, WWF) hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Monti sottolineando il ruolo positivo della green economy, intesa nella sua accezione più larga, come sistema economico low carbon in grado di migliorare il benessere e l'equità sociale, riducendo in modo significativo i rischi ambientali;

nella lettera vengono illustrate una serie di valutazioni e proposte che le associazioni auspicano possano trovare ampio riscontro, anche in vista dell'annunciata presenza del Presidente del Consiglio a Rio -:

se il Governo sia a conoscenza dei rapporti elaborati da Human rights watch e Amnesty International che mettono in evidenza lo stretto legame tra sviluppo sostenibile e tutela dei diritti umani e se e come intenda raccogliere l'appello lanciato dalle due organizzazioni;

se e come il Governo intenda sostenere le richieste delle sei associazioni ambientaliste italiane che puntano l'attenzione sull'importanza della green economy e giungere all'appuntamento di Rio + 20 in linea con i principi e gli obiettivi che lo caratterizzano e con un programma concreto ed efficace. (4-16594)