DIMA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi, Trenitalia ha presentato la nuova offerta ferroviaria per l'estate 2012 i cui punti di forza dovrebbero essere rappresentati da un aumento dei collegamenti ferroviari, da una migliore qualità del materiale rotabile e da tariffe estremamente concorrenziali;
al di là di quanto evidenziato dalla campagna promozionale, in cui si parla addirittura di 354 nuovi collegamenti in Italia, emergerebbe, però, come il grosso della nuova offerta estiva sia concentrato soprattutto nel Nord e Centro Italia e solo in minima parte nel Sud, con Napoli come terminale finale della stessa;
la risposta di Trenitalia ai bisogni ed alle esigenze della Calabria, anche in questo caso, è stata enormemente parziale tanto da confermare, ancora una volta, soprattutto a seguito della soppressione della lunga percorrenza e dei treni notturni, ben 21, decretata con l'entrata in vigore dell'orario invernale, la più assoluta disattenzione della società pubblica nei confronti di una regione che sotto l'aspetto dei collegamenti ferroviari continua ad essere estremamente penalizzata;
il gruppo Ferrovie dello Stato, nonostante le proteste e le richieste provenienti dal mondo delle organizzazioni sindacali, delle associazioni e delle stesse istituzioni locali, ha ribadito nei fatti la volontà di non investire in Calabria per concentrarsi nel Nord Italia dove gli interessi del gruppo sono attratti dall'alta velocità e dalla competizione con altri operatori;
la situazione di abbandono è ancora più evidente nella fascia ionica calabrese che continua a subire la soppressione di collegamenti ferroviari, a scontare ritardi clamorosi nell'ammodernamento e nella messa in sicurezza della linea ed a non garantire alcun tipo di servizio ai tanti utenti che aumentano nella stagione estiva -:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda porre in essere per colmare una lacuna evidente e dare risposte chiare in merito al necessario ripristino di collegamenti ferroviari a lunga percorrenza sulla linea ionica calabrese che non può essere completamente e definitivamente abbandonata a sé stessa. (4-16585)