ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16578

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 650 del 14/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: BITONCI MASSIMO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 14/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 14/06/2012
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 14/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16578
presentata da
MASSIMO BITONCI
giovedì 14 giugno 2012, seduta n.650

BITONCI, MUNERATO e GRIMOLDI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

i passi carrai rientrano nella fattispecie degli «accessi e diramazioni» e consistono in interventi sull'infrastruttura viaria al fine di consentire l'immissione dei veicoli verso un'area privata esulando così dall'uso ordinario della strada, concretandone un uso eccezionale e che deve, pertanto, essere assentito dall'ente proprietario della strada interessata, che nel caso ci si riferisca alla rete stradale di interesse nazionale è Anas spa così come previsto dall'articolo 2 del decreto legislativo n. 143 del 1994, richiamato dall'articolo 7, comma 2, del decreto-legge n. 138 del 2002, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 178 del 2008;

le attività e i cittadini che si trovano fuori dal cartello di centro abitato sono perciò costretti a versare la tassa sui passi carrai, così che si trovano nella paradossale situazione di dover pagare le tasse sulle strade due volte, ovvero per la ordinaria manutenzione delle strade urbane e in via straordinaria per la manutenzione di strade regionali e statali;

la norma riguardante i passi carrai, ovvero l'articolo 55, comma 23, della legge n. 449 del 1997 stabilisce come: «Le entrate proprie dell'Ente nazionale per le strade, ente pubblico economico, derivanti dai canoni e dai corrispettivi dovuti per le concessioni e le autorizzazioni (...) sono aggiornate ogni anno e in sede di primo adeguamento, l'aumento richiesto a ciascun soggetto titolare di concessione o autorizzazione non può superare il 150 per cento del canone o corrispettivo attualmente dovuto»;

la norma sarebbe poi stata interpretata da Anas spa in modo discrezionale, prevedendo che il limite del 150 per cento era da ritenersi valido solo per il primo anno di applicazione, mentre per gli anni successivi il canone sarebbe dovuto essere calcolato sulla base di parametri individuati dall'Anas medesima;

a seguito di questo, a partire dal 2003, sulla base della legge n. 449 del 1997, sono iniziati, in base alle nuove tabelle e coefficienti di calcolo, gli aumenti unilaterali da parte dell'Anas del canone sui passi carrai che hanno determinato aumenti arrivati in Veneto a superare anche l'8.000 per cento, così che moltissimi cittadini con l'accesso della propria abitazione su strade Anas hanno ricevuto richieste di pagamento di canoni estremamente elevati, come nel caso degli accessi sulla via Romea tra le province di Padova, Venezia e Rovigo;

è notizia di questi giorni che i rappresentanti padovano e rodigino del Comitato «Vittime Passi Carrai» abbiano evidenziato il caso di una famiglia di Cavanella d'Adige che si è vista imporre dal tribunale di Roma una sentenza di pagamento all'ANAS di una somma pari ad oltre 28.000 euro per aver ricorso contro l'imposizione da parte dell'Ente di canoni pregressi, dal 1998 al 2005, calcolati in base alla legge n. 449 del 1997, articolo 55, comma 23, e che la famiglia F. era titolare di un passo carraio per accesso all'autofficina lungo la strada statale Romea 309 che ha chiuso l'attività nel 2004, anche a seguito dell'importo del canone richiesto allora -:

quali iniziative il Governo intenda adottare per chiarire definitivamente l'interpretazione della norma sopra citata e quali iniziative s'intendano adottare al fine di interrompere definitivamente le disparità di trattamento che subiscono e le imprese e i cittadini da parte di Anas sul pagamento dei canoni dei passi carrai.
(4-16578)