ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16574

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 649 del 13/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESI ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 13/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16574
presentata da
ANTONIO BORGHESI
mercoledì 13 giugno 2012, seduta n.649

BORGHESI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

la Guardia di finanza si è distinta in questi ultimi anni per straordinarie capacità investigative nei più moderni contesti in cui gli strumenti tecnologici sono il mezzo con cui compiere un reato o il contesto in cui le condotte criminali hanno luogo e trovano terreno fertile;

il merito è da attribuire alla progressiva affermazione del gruppo anticrimine tecnologico (GAT) divenuto poi nucleo speciale frodi telematiche, reparto resosi protagonista di successi operativi considerati vere e proprie pietre miliari nel contrasto ai reati informatici (tra questi risultati spicca la condanna in via definitiva degli hacker entrati abusivamente nei sistemi informatici del Pentagono, della NASA, di Governi stranieri, del Senato e di dicasteri ed enti italiani);

tra i più importanti traguardi raggiunti ci sono: l'Operazione «Macchianera», su delega della procura della Repubblica di Castrovillari, che ha portato già nel 2005 alla scoperta di centinaia di false posizioni previdenziali create attraverso l'uso fraudolento del sistema informatico dell'INPS (matrice investigativa complessa diventata uno standard riutilizzato in altre indagini anche recentemente); l'Operazione «Stamina RX», che ha coinvolto 10, procure della Repubblica sull'intero territorio, nel 2006 ha sgominato un'organizzazione che commercializzava via internet farmaci pericolosi per la salute; l'operazione «Pentathlon», su delega della procura di Napoli, che ha portato all'arresto del primo «ladro seriale» di identità, reo di aver rubato ed utilizzato illegalmente i dati di migliaia di avvocati; l'operazione «Carta da pacchi», su delega della procura di Roma, che ha smascherato una banda che offriva l'opportunità di pagare bollette e cartelle esattoriali con sconti significativi, provvedendo in realtà a migliaia di operazioni con carte di credito rubate o clonate; l'operazione «SIM è Napule», su delega della Procura della Repubblica (DDA) di Napoli, con decine di arresti, che ha consentito di individuare le dinamiche di attivazione di decine di migliaia di SIM telefoniche a nome di soggetti inesistenti o inconsapevoli (con vantaggi commerciali per gli operatori del settore), nonché di delineare lo spiccato interesse e di scoprire le pericolose infiltrazioni del crimine organizzato nel comparto delle telecomunicazioni; l'indagine (tutt'ora in corso per conto della procura della Repubblica di Roma) sulle procedure informatiche utilizzate dal comune di Roma per il trattamento delle pratiche di condono edilizio, accertando gravissime irregolarità da parte dell'ente pubblico e delle società incaricate in outsourcing con enorme pregiudizio erariale; l'indagine svolta su delega della Procura della Corte dei conti del Lazio e durata circa 3 anni, che ha portato all'individuazione di incredibili irregolarità nel contesto del cosiddetto «gioco legale» delle slot-machine installate negli esercizi pubblici di tutta Italia; all'originario addebito di diverse decine di miliardi di euro di penali contrattuali non applicate dai Monopoli di Stato; alla revisione normativa e ad altri interventi irrituali per la riduzione dell'importo dovuto dai responsabili (Monopoli e società concessionarie); alla condanna al pagamento di 2 miliardi e 500 milioni di euro, somma immediatamente messa a bilancio dello Stato; la scoperta di falle nel sistema telematico della borsa Italiana, l'individuazione del primo caso mondiale di furto di identità compiuto con tanto di firma digitale, l'identificazione dei responsabili di minacce ed estorsioni via internet a decine di personaggi politici o pubblici, e numerosi altri servizi che hanno meritato l'attenzione della carta stampata e dei mezzi di informazione radiotelevisiva;

l'ideazione, la progettazione, la creazione, la gestione, la crescita e l'attuale eccellenza del nucleo speciale è opera del colonnello Umberto Rapetto, ufficiale particolarmente versatile che ha consentito il soddisfacente percorso evolutivo offrendo con grande generosità e spirito di sacrificio la massima competenza e il più trascinante entusiasmo;

il colonnello Rapetto, negli anni, per la sua professionalità: si è guadagnato una posizione di spicco a livello internazionale come esperto di lotta al cyber crime e di sicurezza informatica, tematiche di estrema attualità ma soprattutto settori in cui le più importanti nazioni stanno investendo nella consapevolezza dei rischi correlati; è ritenuto interlocutore ideale di moltissime procure della Repubblica, che riconoscono in lui la persona cui affidare gli incarichi più delicati o con cui confrontarsi per le più difficili questioni metodologiche di investigazione (come recentemente dimostrato dalla assegnazione delle operazioni tecniche per l'esame della scatola nera e dei computer bordo della nave Costa Concordia);

in ragione degli ordinari criteri di rotazione del personale, e quindi senza tenere assolutamente conto della particolarità della situazione, il colonnello Rapetto - su cui poggia il brillante funzionamento del nucleo speciale - è stato trasferito (con decorrenza ancora da definirsi ma presumibile nel settembre 2012) alla frequenza di un corso di formazione al Centro alti studi difesa (realtà dove paradossalmente Rapetto da oltre 15 anni è invitato a tenere attività di docenza);

la sostituzione del colonnello Rapetto ha immediatamente reso necessaria l'assegnazione di ben 6 ufficiali, tra cui un colonnello, due tenenti colonnelli, due capitani prossimi ad indossare il nuovo grado di maggiore, un sottotenente, con evidenti oneri di trasferimento (spese di trasloco, licenze e conseguente mancato impiego per 20 giorni per ciascun ufficiale proveniente da fuori Roma, indennità biennale per il raggiungimento della nuova sede);

quattro dei sei nuovi ufficiali sono privi di specifica competenza professionale nel settore e la circostanza non può non riflettersi negativamente in un contesto di altissima specializzazione in cui gli stessi saranno chiamati a dare ordini ed impartire disposizioni anche dinanzi a fattispecie di estremo tecnicismo;

il colonnello Rapetto ha chiesto - nel rispetto delle disposizioni vigenti - di conferire con il comandante generale per motivi di servizio e la sua istanza è stata respinta dalla linea gerarchica intermedia in palese violazione dell'articolo 39 del regolamento di disciplina militare (di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1986, n. 545) che al comma 3 prevede che la richiesta sia «trasmessa con la massima sollecitudine» e al comma 4 precisa in maniera inequivoca che «Il superiore che la inoltra, nel caso si tratti di questioni di servizio, deve esprimere il proprio motivato parere in merito all'oggetto della richiesta» -:

se i Ministri siano conoscenza dei fatti sopra riportati;

quali risultino essere i motivi per cui il colonnello Rapetto sia stato destinato ad un incarico diverso senza prevedere la formazione di un altro ufficiale cui far acquisire competenze ed esperienze per la guida di un così delicato nucleo speciale;

se si sia tenuto conto che uno dei neo-assegnati capitani, che già ha lavorato al nucleo speciale, manca da tale reparto da sei anni, durante i quali si è occupato di logistica e non di indagini informatiche, arco di tempo in cui lo scenario tecnologico e il suo corrispondente investigativo sono stati caratterizzati da un'evoluzione che polverizza il know how di chi non ha continuato a lavorare nello specifico ambito;

se sia noto che uno dei due tenenti colonnello appena assegnato, ha passato un solo anno al nucleo speciale e non risulti abbia mai avuto né acquisito competenze tecnologiche adeguate;

per quali ragioni risulti che non sia stata presa in considerazione la proposta di promozione per meriti eccezionali di servizio formulata dal procuratore della Corte dei conti, dottor Ribaudo, che avrebbe premiato Rapetto e i suoi collaboratori per lo straordinario esito delle indagini svolte sulle slot machine;

per quale motivo l'ufficiale in questione sia definitivamente congedato nel grado di colonnello e continui ad esser valutato, in sede di avanzamento al grado superiore, in possesso di «buone» qualità intellettuali mentre lo stesso è unanimemente considerato un brillante comunicatore, un valido collaboratore di quotidiani e periodici, un apprezzato autore di decine di libri e manuali, un efficace docente e conferenziere. (4-16574)