ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16564

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 649 del 13/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: BITONCI MASSIMO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 13/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16564
presentata da
MASSIMO BITONCI
mercoledì 13 giugno 2012, seduta n.649

BITONCI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

con l'approvazionedel decreto-legge n. 201 del 2011, è stato anticipata al 2012 l'istituzione dell'imposta municipale propria (IMU), prevista dal decreto legislativo n. 23 del 2011 recante «Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale» e che rivede numerosi aspetti dell'imposta medesima, a partire dal fatto che il 50 per cento degli introiti provenienti dal gettito ICI (IMU) sulla seconda casa e sugli altri immobili non definibili come abitazione principale viene destinato allo Stato riconoscendo la possibilità per il comune di modificare, in aumento o in diminuzione ed entro un determinato intervallo, le aliquote base fissate dal decreto, sia per quanto riguarda la prima abitazione che sugli immobili diversi dalla prima abitazione, dal momento che viene previsto che vengano ridotte in misura proporzionale le risorse del fondo sperimentale di riequilibrio (Fsr) e destinate al singolo ente, qualora quest'ultimo incassi dall'applicazione dell'IMU un gettito maggiore rispetto a quanto introitato dall'ICI del 2010;

a seguito delle recenti modifiche apportate all'imposta e contenute all'interno del decreto-legge n. 16 del 2012, oggi i comuni, in fase di predisposizione dei bilanci previsionali per l'esercizio 2012, da approvarsi entro il 30 giugno, iscrivono a bilancio il gettito derivante dall'applicazione dell'IMU ad aliquote ordinarie sulla base dei valori stimati dal Ministero dell'interno;

in numerosissimi casi, la differenza tra il gettito atteso dallo Stato e quello stimato dai comuni che avevano già predisposto le proprie proiezioni, è estremamente elevato da apparire ingiustificato anche in considerazione del fatto che le previsioni di entrata imputabili all'IMU e stimate dalle amministrazioni comunali sono molto affidabili e concrete, così che sarebbe necessario conoscere con quali criteri e parametri il Ministero abbia elaborato i dati relativi all'IMU sui quali gli enti locali dovrebbero basare le proprie entrate a valere sul fondo sperimentale di riequilibrio (Fsr);

il portale web dell'IFEL, Istituto per la finanza e l'economia locale, ha pubblicato i primi dati sull'ammontare del Fsr che nel complesso ammonterà a 6,8 miliardi di euro, con una riduzione di 4,2 miliardi di euro rispetto all'ammontare del fondo nel 2011 a causa della compensazione dell'IMU definita dall'articolo 13, comma 17, del medesimo decreto-legge n. 201 del 2011;

la pubblicazione dei dati evidenzia come in numerosi casi le risorse del Fsr destinate a ciascun ente risultano significativamente ridotte rispetto all'anno precedente e tale diminuzione sarebbe dovuta principalmente proprio alla variazione compensativa dell'IMU e derivante dal gettito atteso dal Ministero dell'economia e delle finanze dall'applicazione dell'imposta municipale propria;

il rischio è pertanto che, di fronte di un taglio così incisivo al Fsr da parte dello Stato, i comuni non siano in grado di recuperare il gettito IMU previsto dal Ministero, con evidenti problemi di liquidità per gli enti locali e con la sola facoltà, al fine di garantire una maggiore attendibilità delle previsioni di bilancio ed ottenute sulla base del gettito effettivo di giugno, di rivedere le aliquote e le detrazioni dell'imposta entro il 30 settembre 2012;

gli stessi enti, proprio in ragione del fatto che il gettito IMU è incerto, non sono nelle condizioni di predisporre i bilanci preventivi 2012, anche a causa delle continue modifiche normative che mutano un quadro già complesso, e il fatto che la normativa vigente consenta agli enti locali di intervenire anche successivamente al 30 giugno per modificare le aliquote dell'imposta sulla base del gettito derivante dalla prima rata della medesima imposta, certifica chiaramente come anche il Governo dubiti delle proprie stime relative al gettito dell'IMU;

alla parte II del testo unico degli enti locali, all'articolo 162, viene previsto che gli enti locali deliberino annualmente il bilancio di previsione finanziario, osservando i principi di veridicità ed attendibilità, intendendo con il primo la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell'ente, mentre viene definito attendibile un dato contabile scevro da errori o distorsioni, così che le previsioni di bilancio devono essere sostenute da accurate analisi storiche o da idonei parametri di riferimento -:

quali siano, alla luce del fatto che in numerosi casi le stime di gettito IMU del Ministero appaiono all'interrogante eccessive e quindi quasi certamente errate, le responsabilità per il sindaco e i consiglieri comunali che approvano un bilancio previsionale le cui voci dell'IMU sono palesemente non attendibili e non veritiere. (4-16564)